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martedì 27 novembre 2012

Società da tenere d'occhio : EASYCLOUD.IT

English: Diagram showing three main types of c...
English: Diagram showing three main types of cloud computing (public/external, hybrid, private/internal) (Photo credit: Wikipedia)

Alzi la mano chi non ha sentito parlare di cloud, ed alzi la mano chi lo sta effettivamente usando….. come chi lei cosa?
Oggi si fa un gran parlare di cloud service , nuvole e via dicendo, ma ad oggi l’introduzione in azienda di reali servizi clou latita nonostante le interessanti promesse che il clou porta con sé: risparmi a medio lungo termine, mobilità, minor impiego di risorse locali, maggiore resilienza ed efficienza.
Uno dei motivi che ostacolano la introduzione dei servizi cloud é che risulta difficile per un non “ADDETTO AI LAVORI” orientarsi nel mare Magnum della offerta attuale. Quale servizio cloud, da chi, con che livello di integrazione sono domande di non facile risposta.
Non bastano, infatti, neanche le tradizionali conoscenze informatiche ad indirizzarsi correttamente, tanto che il mercato registra un crescente interesse per figure con competenze specifiche.
Del resto il cloud introduce tutta una serie nuova di tematiche (chi AD ESEMPIO, si preoccupava prima del lock in e del Lock out?) e nuove possibilità che vanno esplorate con attenzione.
Vale più la pena avere solo uno storage cloud, o meglio un db? O andiamo sul cloud semplicemente comprando spazio e cpu o anche servizi? E come siamo messi in riferimento al rispetto di eventuali normative di legge? Amazon o Azure? E cosa vulnerabilità dire l’offerta cloud di telecom italia? Posso comprare un servizio qui ed uno la? E possono parlare tra loro? Office365 o googledoc? Software-as-a-service?…
Insomma ci sono tante cosa da tenere in conto e da capire per fare un investimento che abbia in senso, e implicazioni che spesso non sono considerate di primo acchito, anche in positivo , nel senso di ricadute dei servizi cloud che migliorano l’esperienza lavorativa prima semplicemente non pensabile, dal home working al mobile working.
Il rischio e di lasciarsi trascinare e prendere qualcosa che poi non si usa (Tragico destino di molti crm, dlp, software di monitoraggio e così via).
In questa ottica mi sembra bello poter segnalare una realtà italiana innovativa a livello globale, una start-up la cui missione è proprio venire incontro alle esigenze di chi potrebbe adottare efficacemente soluzioni clou ma non dispone del know-how adatto.
EASYCLOUD come cloud broker, si propone di fornire quel knowledgeware che serve per dotarsi in maniera aziendalmente efficace ed efficiente di servizi cloud prendendo in considerazione tutti gli aspetti legati a questa introduzione, offrendo tool di integrazione e guidando l’azienda nella difficile scelta di chi è cosa comprare.
Il sito è http://EASYCLOUD.it andate a farci un giro se siete attratti dalla idea di introdurre nella vostra azienda un servizio cloud, né vale la pena.
Ciao
Antonio

giovedì 22 novembre 2012

referendum per abbassare la paga ai politici (sull’abrogazione parziale della Legge 31 maggio 1965, n. 1261)

Administrative divisions of Italy Regions (bla...
Administrative divisions of Italy Regions (black borders) Provinces (grey borders) Comuni (white borders) (Photo credit: Wikipedia)

lo so sono in ritardo, ma voglio scrivere comunque due parole su questo commento che ho ricevuto su un mio post.
Ancora una volta la stampa italiana da ampia dimostrazione di fregarsene altamente delle azioni della società civile e di “proteggere” il sistema politico che ha parole dice di criticare ma che nei fatti …
Mi sembra un giusto contrappasso che in cambio una classe politica di dubbia moralità ed etica (il riferimento è esclusivamente alle vicende giudiziare) pensi bene a porre ulteriori bavagli ad una realtà gia abbastanza asservita con la normativa sulla diffamazione a mezzo stampa.
Pur non entrando nel merito della proposta del comitato del sole, condivisibile o meno, siamo ancora una volta davanti ad un vergognoso silenzio che copre i tentativi di colpire le tasche dei nostri parlamentari.
a proposito voi avete sottoscritto il referendum?
rimane da capire se io da blogger rientro nel novero dei gironalisti o degli editori responsabili (non che faccia differenza, io non avrei i soldi per la multa e quindi mi sa andrei in carcere in ogni caso :P)
Submitted on 2012/11/19 at 10:54 pm

Salve sono cecilia carpanini referente del comitato del sole.
Alla fine di ottobre è ricominciata la raccolta delle firme per il referendum
sull’abrogazione parziale della Legge 31 maggio 1965, n. 1261 (Determinazione
delle indennità spettanti ai membri del Parlamento) di cui è stata data
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 96 del 24 aprile 2012, .

Il “Comitato del Sole” formato da semplici cittadini, è un’associazione
apartitica, senza scopo di lucro che, con mezzi propri e senza finanziamenti,
ha promosso la raccolta.
A differenza di altre iniziative sostenuta per esempio da partiti, il
“Comitato del Sole” chiede l’abrogazione di più voci oltre la diaria: spese
di segreteria e rappresentanza, diaria, cumuli d’indennità, aumenti stipendi,
avanzamento carriera, trattamento di quiescenza, previdenza, assistenza
sanitaria, assistenza previdenziale, indennità mensile, per un totale di
circa 12.000,00 euro mensili a politico.

Tutti i comuni italiani sopra i 10000 abitanti sono stati attivati, sul sito
 si possono trovare tutte le informazioni sui
comuni, gli orari e i referenti del comitato.

Purtroppo, NESSUNA testata giornalistica nazionale o regionale, nonostante i
tantissimi comunicati stampa, ha dato spazio a questa notizia che, ha potuto
contare solo sul passaparola dei cittadini e questo è stato il motivo
principale della lenta diffusione di ciò che stava accadendo.

Stiamo cercando di sensibilizzare i media; come si fa a farsi
ascoltare o a trovare qualcuno che scriva due righe (senza per questo
pretendere uno schieramento) su ciò che sta avvenendo?