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giovedì 25 aprile 2019

25 Aprile e democrazia

Ok OKsono vecchio lo so. premetto non sono Comunista (non che ci veda qualcosa di mostruoso) e non sono neanche cattolico (per la cronaca sono agnostico, per chi sa cosa significhi…) e neanche, per ovvi motivi, cattocomunista, quindi perchè trovo fastidioso che non si rispetti il significato del 25 Aprile?

Che cosa è questo 25 aprile? la festa della liberazione dal giogo nazifascista… cosa significa?

Beh cerchiamo di capirci forse qualcuno se lo è dimenticato ma l’italia del dopoguerra nasce da una dolorosa guerra civile tra chi difendeva un regime autoritario e dittatoriale, alleato con regimi altrettanto autoritari e dittatoriali, le cui costruzioni politiche molto ricordano i nazionalismi e destrismi “de noartri…” (scritto in finto romanesco per il beneficio di quei simpatici ultra laziali che in piazzale Loreto hanno dato ampia dimostrazione del loro livello intellettivo).

in una guerra civile tra due parti una ha vinto (quella che lottava per la demcrazia) l’altra ha perso.

Ebbene il 25 aprile non è una festa apolitica o neutra, è una festa in cui si festeggia festosamente la fine della dittatura fascista! Se non mettiamo questo puntino sulla “i” tutto viene messo in una luce non corretta. Ed in Italia il fascismo non è qualcosa astratto, ma un qualcosa esplicitamente indirizzato dalla nostra costituzione come cosa negativa, tanto e vero che non si puo ricostituire come partito e è reato la apologia del fascismo e via dicendo.

La questione non è secondaria, la nostra democrazia è fondata sulla nostra costituzione (siamo un repubblica costituzionale per la cronaca) che è stata scritta da antifascisti ed è intrinsecamente antifascista. Questo significa che non accettare lo spirito antifascista del 25 Aprile è di fatto intrinsecamente contrario alla essenza stessa della nostra repubblica.

Democrazia non significa che chiunque puo dire quello che vuole, ne che chi vince le elezioni ha diditto di fare, in nome del popolo, qualunque cosa. Nel momento preciso in cui si accetta e giura di servire a costituzione e la repubblica italiana, le sue istituzioni ed il suo popolo non si puo precidere dalla costituzione e dall’antifascismo. Per altro una veloce lettura per la comprensione ed il rispetto del dettato costituzionale sarebbe utile prima di partorire proposte come la flat tax che fanno a pugni con il dettato costituzionale che richiede la contribuzione non egualitaria ma proporzionale… vabbeh

Ma l’idea che vi sia il rispetto del dettato costituzionale in termini formali e sostanziali diventa difficile di fronte a certe esternazioni come quella pasquale del buon Luca Morisi

MI sembra corretto commentare il 25 aprile con queste osservazioni:

  1. capitano, inteso come colui che conduce, insomma duce? chiedo scusa ma la similitudine è troppo facile. se proprio devo scegliere un soprannome per il soggetto della foto direi che mi piace piu quella super eroistica di “cazzaro verde” (Copyright di Vauro se non ricordo male), quella di capitano mi inquieta per saperne di piu sui soprannomi del nostro vi consiglio
  2. il riferimento ad elemetto ed armi suona ancora vagamente preoccupante, probabilmente il buon Morisi si immagina una gioiosa marcia su Roma, aspetta la ho gia sentita da qualche parte questa…
  3. Certo che, mio caro Morisi, se vuoi difendere il tuo capitano alla guida del suo esercito con elmentto e armi e lo fai con questo commenti e queste immagini … non mi tranquillizzi certo.

Intendiamoci, tutti posso pensarla a proprio modo, farsi beffe di dati concreti, ma ci si aspetterebbe che almeno figure istituzionali avessero quel minimo livello di decenza di rispettare il loro ruolo e il 25 Aprile.

Insomma W l’Italia, W la nostra costituzione, W il 25 Aprile e W l’antifascismo.

OK poi mi si incazzano quelli che considrano il 25 una festa divisoria ma mi scappava di scrivere.

25 Aprile e democrazia

Ok OKsono vecchio lo so. premetto non sono Comunista (non che ci veda qualcosa di mostruoso) e non sono neanche cattolico (per la cronaca sono agnostico, per chi sa cosa significhi…) e neanche, per ovvi motivi, cattocomunista, quindi perchè trovo fastidioso che non si rispetti il significato del 25 Aprile?

Che cosa è questo 25 aprile? la festa della liberazione dal giogo nazifascista… cosa significa?

Beh cerchiamo di capirci forse qualcuno se lo è dimenticato ma l’italia del dopoguerra nasce da una dolorosa guerra civile tra chi difendeva un regime autoritario e dittatoriale, alleato con regimi altrettanto autoritari e dittatoriali, le cui costruzioni politiche molto ricordano i nazionalismi e destrismi “de noartri…” (scritto in finto romanesco per il beneficio di quei simpatici ultra laziali che in piazzale Loreto hanno dato ampia dimostrazione del loro livello intellettivo).

in una guerra civile tra due parti una ha vinto (quella che lottava per la demcrazia) l’altra ha perso.

Ebbene il 25 aprile non è una festa apolitica o neutra, è una festa in cui si festeggia festosamente la fine della dittatura fascista! Se non mettiamo questo puntino sulla “i” tutto viene messo in una luce non corretta. Ed in Italia il fascismo non è qualcosa astratto, ma un qualcosa esplicitamente indirizzato dalla nostra costituzione come cosa negativa, tanto e vero che non si puo ricostituire come partito e è reato la apologia del fascismo e via dicendo.

La questione non è secondaria, la nostra democrazia è fondata sulla nostra costituzione (siamo un repubblica costituzionale per la cronaca) che è stata scritta da antifascisti ed è intrinsecamente antifascista. Questo significa che non accettare lo spirito antifascista del 25 Aprile è di fatto intrinsecamente contrario alla essenza stessa della nostra repubblica.

Democrazia non significa che chiunque puo dire quello che vuole, ne che chi vince le elezioni ha diditto di fare, in nome del popolo, qualunque cosa. Nel momento preciso in cui si accetta e giura di servire a costituzione e la repubblica italiana, le sue istituzioni ed il suo popolo non si puo precidere dalla costituzione e dall’antifascismo. Per altro una veloce lettura per la comprensione ed il rispetto del dettato costituzionale sarebbe utile prima di partorire proposte come la flat tax che fanno a pugni con il dettato costituzionale che richiede la contribuzione non egualitaria ma proporzionale… vabbeh

Ma l’idea che vi sia il rispetto del dettato costituzionale in termini formali e sostanziali diventa difficile di fronte a certe esternazioni come quella pasquale del buon Luca Morisi

MI sembra corretto commentare il 25 aprile con queste osservazioni:

  1. capitano, inteso come colui che conduce, insomma duce? chiedo scusa ma la similitudine è troppo facile. se proprio devo scegliere un soprannome per il soggetto della foto direi che mi piace piu quella super eroistica di “cazzaro verde” (Copyright di Vauro se non ricordo male), quella di capitano mi inquieta per saperne di piu sui soprannomi del nostro vi consiglio
  2. il riferimento ad elemetto ed armi suona ancora vagamente preoccupante, probabilmente il buon Morisi si immagina una gioiosa marcia su Roma, aspetta la ho gia sentita da qualche parte questa…
  3. Certo che, mio caro Morisi, se vuoi difendere il tuo capitano alla guida del suo esercito con elmentto e armi e lo fai con questo commenti e queste immagini … non mi tranquillizzi certo.

Intendiamoci, tutti posso pensarla a proprio modo, farsi beffe di dati concreti, ma ci si aspetterebbe che almeno figure istituzionali avessero quel minimo livello di decenza di rispettare il loro ruolo e il 25 Aprile.

Insomma W l’Italia, W la nostra costituzione, W il 25 Aprile e W l’antifascismo.

OK poi mi si incazzano quelli che considrano il 25 una festa divisoria ma mi scappava di scrivere.

mercoledì 30 maggio 2018

Cosa conta e cosa no

  • Quelli che abbiamo vinto, perso, pareggiato le Elezioni,
  • Quelli che abbiamo e non abbiamo un Governo,
  • Quelli che ci salva Salvini,
  • Quelli che Di Maio lo sa,
  • Quelli della opposizione costruttiva
  • Quelli che siamo amici inseparabili ma fino a un certo punto
  • Quelli che comunicano la propria rabbia su twitter (non ho Facebook scusatemi),
  • Quelli del colpo di stato presidenziale,
  • Quelli che è tutta colpa dell dell’euro,
  • Quelli che sono i tedeschi che ci odiano,
  • Quelli della maledetta finanza globale,
  • Quelli che i figli dello spread,
  • Quelli che il debito pubblico puo crescere a dismisura,
  • Quelli che se taglio un euro di tasse ne ottengo 2,
  • Quelli che prima commento poi leggo l’articolo,
  • Quelli che prima è il presidente poi è un mascalzone poi torna ad essere il presidente,
  • Quelli che se non la pensate come noi non siete italiani e siete traditori,
  • Quelli che la colpa è dei comunisti,
  • Quelli che la colpa è dei fascisti
  • Quelli che …

… sarebbe un bellissimo momento per uno come me che di solito ama discutere su tutto.

  • potrei ricordare che il debito italiano è in mano solo al 30% agli stranieri e quindi noi muoviamo lo spread più dei tedeschi,
  • potrei ricordare che per dettato costituzionale spetta al presidente e solo a lui nominare il presidente del consiglio,
  • potrei ricordare che con un analfabetismo funzionale che supera il 50% chiedere alla gente di esprimersi sull’euro è come chiedergli di risolvere una equazione differenziale,
  • potrei ricordare cosa si sono detti dietro i vari politici dei vari fronti,
  • potrei ricordare che mentre abbiamo alla luna il mondo va avanti anche senza di noi indipendentemente da quello che pensiamo

potrei…

Ma confesso che il tutto al momento mi sembra abbastanza sterile e persino noioso. Sarà perché mia figlia e malata e venerdì la ricoverano che vedo le cose sotto una altra luce.

Non mi arrabbio e alzo gli occhi al cielo con rassegnata sufficienza quando sento bestiate sulla costituzione, attacchi a figure istituzionali, pirlate economiche ed idiozie politiche.

Non mi arrabbio neanche più quando devo confrontarmi con la PA rapace e vampira capace di comminare multe e balzelli superiori alla mia (e non solo) capacità reddituale (questo si alla faccia del dettato della costituzione sia dal punto di vista etico e morale, abbiamo una PA legata alla etica dello statuto albertino e continuiamo allegramente a occuparci di altro … vabbeh …)

In altri tempi mi sarei indignato di fronte a Di Maio, Salvini, Renzi, Berlusconi, Meloni e compagnia assortita. In altri tempi mi sarei indignato per il poco rispetto dei ruoli e delle figure istituzionali, in altri tempi mi sarei indignato per gente con titoli di studio e\o onorifici che dicono bestialità sul nostro ordinamento costituzionale.

Oggi ho altro per la testa, preferisco dire che tutto questo abbaiare alla luna mi sembra lavoro degno di chi abbaia.

e chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri in roulotte.

a presto

a

 

martedì 5 gennaio 2016

Apple, l'evasione fiscale e gli strani conti della Agenzia delle Entrate

52568c24e240b502dc9c33c846cdefde_XLProbabilmente non sono un genio della finanza, e mi mancano gli strumenti cognitivi base per capire certe finezze, ma mi sorge un dubbio:

Se una azienda come apple evade, secondo lo stato italiano, 880 miloni di euro in tasse, come mai puo sanare la cosa pagandone solo un terzo, 318 milioni?

Perchè invece a me le cartelle arrivano con gli importi almeno quintuplicati tra more, multe, penali e cose del genere?

Intendiamoci non sono un sostenitore della evasione, ma sostengo che chi non riesce a pagare, avendolo vissuto sulla mia pelle, e vivendolo tutt’ora, dovrebbe essere aiutato a coprire il suo debito nei confronti dello stato, prima che punito. L’aiuto deve essere contestuale: importi e tempi di rimborso devono essere fatti in funzione delle reali possibilità del soggetto.

Senza questo aproccio, che in Italia per i piccoli non è, nei fatti, previsto, notificare una cartella ad un disoccupato equivale a dirgli:

“fottiti o va da un cravattaro a me interessa solo che paghi”.

Il soggetto in questione, anche se in debito con l’erario, viene trattato come un criminale incallito, ne sia esempio il linguaggio delle cartelle. Tecnico certo, di quel tecnicismo che ti ricorda come tu non sia nulla e loro siano tutto….

Se invece se evadi milioni allora tutto cambia, certo in quel caso puoi permetterti avvocati e risorse cui un disoccupato o un dipendente non possono accedere.

La giustizia è uguale per tutti, ma diciamo che per alcuni è più uguale (o almeno con percorsi facilitati e con grossi sconti).

Provate ad intavolare questo discorso con un funzionario di equitalia o delle agenzie delle entrate e sentirete a quale alto uffizio si sentono chiamati….

Ma torniamo alla nostra amica mela e alla sua evasione….

Ora se veramente Apple ha evaso quei soldi, e l’accettare un compromesso mi fa pensare che sia cosi, non capisco perchè possa limitarsi a pagare un terzo del malloppo, è una certificazione che rubare in grande è consentito e lecito.

Sembra che l’agenzia delle entrate dica: se riesci a farla franca abbastanza per superare una certa cifra, allora ci spartiamo il bottino….

Per noi mortali invece c’è l’invio della pratica ai picchiatori di equitalia (volevo scrivere vampiri, ma non mi sento di insultare cosi la categoria dei figli di dracula).

A dire il vero esiste una seconda possibilità, che Apple non abbia evaso, e abbia acettato di pagare per evitare ricatti e ulteriori cause da parte della Agenzia delle Entrate, un comportamento in puro stile mafioso di cui, a dire il vero, si vocifera ogni tanto …

Oppure potrebbe essere un mix di entrambe le cose, ma in ogni caso non ci facciamo una grande figura come sistema paese.

Stiamo certificando che l’illegalità, se sufficientemente grande, viene gestita in maniera amichevole dal governo italiano e dalla sua amministrazione pubblica e, con una modica spartizione, tutto finisce a tarallucci e vino.

Magari è una strategia volta a invogliare gli investitori a venire nel nostro paese, venite che tanto qui se rubi abbastanza non ti fanno niente.

Purtroppo in questo senso l’accordo con il fisco non sana la posizione processuale dei manager che lo scorso marzo hanno ricevuto un avviso di garanzia emesso dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm Adriano Scudieri. Si tratta dell’ad di Apple Italia, Enzo Biagini, del direttore finanziario Mauro Cardaio e del numero uno di Apple Sales International Michael O’Sullivan. Secondo gli inquirenti, Apple Italia è “una struttura svincolata rispetto alle attività ausiliare svolte dalla società residente, che svolge una vera e propria attività di vendita sul territorio per conto di Apple Sales International”. Di conseguenza deve (dovrebbe) appunto pagare le tasse in Italia.

Aspettando la fine dei procedimenti verso i manager Apple, viene da chiedersi se verrà usato con loro lo stesso metro usato dal fisco, se colpevoli gli si darà una pacca sulle spalle ed un rimbrotto?

Resta l’amaro in bocca, quello che risulta evidente è come la Agenzia delle Entrate sia sempre forte coi deboli e debole con i forti, una tradizione nella amministrazione pubblica italiana inossidabile ed immarcescibile.

Nella migliore delle ipotesi siamo vigliaccamente proni a favorire i grandi evasori rifacendoci sulle fasce piu deboli della popolazione, nella peggiore siamo colpevoli di comportamenti mafiosi.

inizamo bene il 2016

A.

Apple, l'evasione fiscale e gli strani conti della Agenzia delle Entrate

52568c24e240b502dc9c33c846cdefde_XLProbabilmente non sono un genio della finanza, e mi mancano gli strumenti cognitivi base per capire certe finezze, ma mi sorge un dubbio:

Se una azienda come apple evade, secondo lo stato italiano, 880 miloni di euro in tasse, come mai puo sanare la cosa pagandone solo un terzo, 318 milioni?

Perchè invece a me le cartelle arrivano con gli importi almeno quintuplicati tra more, multe, penali e cose del genere?

Intendiamoci non sono un sostenitore della evasione, ma sostengo che chi non riesce a pagare, avendolo vissuto sulla mia pelle, e vivendolo tutt’ora, dovrebbe essere aiutato a coprire il suo debito nei confronti dello stato, prima che punito. L’aiuto deve essere contestuale: importi e tempi di rimborso devono essere fatti in funzione delle reali possibilità del soggetto.

Senza questo aproccio, che in Italia per i piccoli non è, nei fatti, previsto, notificare una cartella ad un disoccupato equivale a dirgli:

“fottiti o va da un cravattaro a me interessa solo che paghi”.

Il soggetto in questione, anche se in debito con l’erario, viene trattato come un criminale incallito, ne sia esempio il linguaggio delle cartelle. Tecnico certo, di quel tecnicismo che ti ricorda come tu non sia nulla e loro siano tutto….

Se invece se evadi milioni allora tutto cambia, certo in quel caso puoi permetterti avvocati e risorse cui un disoccupato o un dipendente non possono accedere.

La giustizia è uguale per tutti, ma diciamo che per alcuni è più uguale (o almeno con percorsi facilitati e con grossi sconti).

Provate ad intavolare questo discorso con un funzionario di equitalia o delle agenzie delle entrate e sentirete a quale alto uffizio si sentono chiamati….

Ma torniamo alla nostra amica mela e alla sua evasione….

Ora se veramente Apple ha evaso quei soldi, e l’accettare un compromesso mi fa pensare che sia cosi, non capisco perchè possa limitarsi a pagare un terzo del malloppo, è una certificazione che rubare in grande è consentito e lecito.

Sembra che l’agenzia delle entrate dica: se riesci a farla franca abbastanza per superare una certa cifra, allora ci spartiamo il bottino….

Per noi mortali invece c’è l’invio della pratica ai picchiatori di equitalia (volevo scrivere vampiri, ma non mi sento di insultare cosi la categoria dei figli di dracula).

A dire il vero esiste una seconda possibilità, che Apple non abbia evaso, e abbia acettato di pagare per evitare ricatti e ulteriori cause da parte della Agenzia delle Entrate, un comportamento in puro stile mafioso di cui, a dire il vero, si vocifera ogni tanto …

Oppure potrebbe essere un mix di entrambe le cose, ma in ogni caso non ci facciamo una grande figura come sistema paese.

Stiamo certificando che l’illegalità, se sufficientemente grande, viene gestita in maniera amichevole dal governo italiano e dalla sua amministrazione pubblica e, con una modica spartizione, tutto finisce a tarallucci e vino.

Magari è una strategia volta a invogliare gli investitori a venire nel nostro paese, venite che tanto qui se rubi abbastanza non ti fanno niente.

Purtroppo in questo senso l’accordo con il fisco non sana la posizione processuale dei manager che lo scorso marzo hanno ricevuto un avviso di garanzia emesso dal procuratore aggiunto Francesco Greco e dal pm Adriano Scudieri. Si tratta dell’ad di Apple Italia, Enzo Biagini, del direttore finanziario Mauro Cardaio e del numero uno di Apple Sales International Michael O’Sullivan. Secondo gli inquirenti, Apple Italia è “una struttura svincolata rispetto alle attività ausiliare svolte dalla società residente, che svolge una vera e propria attività di vendita sul territorio per conto di Apple Sales International”. Di conseguenza deve (dovrebbe) appunto pagare le tasse in Italia.

Aspettando la fine dei procedimenti verso i manager Apple, viene da chiedersi se verrà usato con loro lo stesso metro usato dal fisco, se colpevoli gli si darà una pacca sulle spalle ed un rimbrotto?

Resta l’amaro in bocca, quello che risulta evidente è come la Agenzia delle Entrate sia sempre forte coi deboli e debole con i forti, una tradizione nella amministrazione pubblica italiana inossidabile ed immarcescibile.

Nella migliore delle ipotesi siamo vigliaccamente proni a favorire i grandi evasori rifacendoci sulle fasce piu deboli della popolazione, nella peggiore siamo colpevoli di comportamenti mafiosi.

inizamo bene il 2016

A.

Canone RAI in bolletta, altra cavolata all'italiana?

canone-rai-in-bolletta-2Ok oramai è risaputo che non sono uso lodare le italiche virtù, sopratutto legate alla gestione ed amministrazione della “res Publica”. Fortunatamente non manca momento che il governo, di qualsiasi colore esso sia, e la amministrazione dello stato non diano ampio supporto a questo mio sconfortante senso di frustrazione.

Oserei dire che ha ragione Crozza quando presentava la Inc. Cool 8, sembra che sia questa infatti la origine di tutti i procedimenti, tasse, balzelli regole, leggi e leggine che vigono nel nostro paese.

Ultima in ordine temporale la geniale trovata secondo cui il canone RAi verrà pagato nella bolletta della corrente. La assunzione qui è, ovviamente, legata al fatto che secondo l’illuminata girisprudenza statale esiste un rapporto 1:1 tra possessori di un contratto sulla energia elettrica ed il possesso di un televisore.

Il canone deve pagarlo chiunque detiene un apparecchio atto od adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive. Fin qui nessun cambiamento. La novità, pessima, è che si presume la detenzione dell’apparecchio nel caso in cui esiste “un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica”.
Se non è vero, per superare questa presunzione, dovrete presentare un’autocertificazione all’Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino I – Sportello S.A.T. La dichiarazione ha validità per l’anno in cui è stata presentata. Ossia, ahimè, dovrete ripresentarla ogni anno

Anche ammettendo che sia vero che il soggetto possessore di un televisore coincide con l’intestatario del contratto, non posso fare a meno di avere alcune perplessità sul meccanismo e su come questo verrà implementato. La bolletta della elettricità è gia un coacervo di astrusi termii di difficle comprensione per un essere umano senziente normale, aggiungere un nuovo termine non fa che aumentarne la ridicola astrusità.

Mi vengono spontanei dubbi, ad esempio, la tassa sarà fuori comapo iva o verrà allegramente aggiunta l’iva alla tassa? (non mi stupirei ne sarebbe la prima volta). E se uno cambia gestore dell’energia elettrica? Si vedrà recapitare la richiesta di pagamento due volte? (non mi stupirei neanche di questo a dire il vero).

Senza contare i casi di chi ha un canone intestato ad un familiare e la elettricità ad un altro… A questo punto perchè non agiungere in bolletta anche un contributo SIAE come quello er i supporti digitali ed altre geniali tasse assortite?

Ma per tirarci su il morale, essendo il canone una Tassa, dobbiamo aspettarci che per ogni errore che verrà fatto ci saranno sforzi molteplici della ineffabile “Agenzia delle Entrate” e del suo subdolo braccio armato “equitalia” per rendere il tutto scivoloso,vischioso e pericoloso; ovviamente per noi non per loro. Cosi nel caso non siate possessori di un televisore non fate autocertificazioni anticipate, ossia prima che vi arrivi la richiesta indebita del pagamento del canone Rai. La dichiarazione di non detenere apparecchi, infatti, deve essere resa nelle forme previste dalla legge, con modalità da definirsi con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. Si spera che, con la bolletta, sia anche allegato un modellino apposito per l’autocertificazione che eviti al consumatore dichiarazioni incomplete. In ogni caso dovete aspettare, senza mettere le mani avanti, anche perché difficilmente la vostra letterina sortirebbe gli effetti desiderati, vista la mole di banche dati che già dovranno incrociare.

Come sempre fare lavori pasticciati complicando le cose, invece che semplificarle, è una costante classica della amministrazione pubblica italiana le cui nefandezze, mancanza di sensibilità, inefficenza e assenza di senso civico, non mi stupiscono mai.

Iniziamo bene il nuovo anno, complimenti.

ciao

A.

 

Canone RAI in bolletta, altra cavolata all'italiana?

canone-rai-in-bolletta-2Ok oramai è risaputo che non sono uso lodare le italiche virtù, sopratutto legate alla gestione ed amministrazione della “res Publica”. Fortunatamente non manca momento che il governo, di qualsiasi colore esso sia, e la amministrazione dello stato non diano ampio supporto a questo mio sconfortante senso di frustrazione.

Oserei dire che ha ragione Crozza quando presentava la Inc. Cool 8, sembra che sia questa infatti la origine di tutti i procedimenti, tasse, balzelli regole, leggi e leggine che vigono nel nostro paese.

Ultima in ordine temporale la geniale trovata secondo cui il canone RAi verrà pagato nella bolletta della corrente. La assunzione qui è, ovviamente, legata al fatto che secondo l’illuminata girisprudenza statale esiste un rapporto 1:1 tra possessori di un contratto sulla energia elettrica ed il possesso di un televisore.

Il canone deve pagarlo chiunque detiene un apparecchio atto od adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive. Fin qui nessun cambiamento. La novità, pessima, è che si presume la detenzione dell’apparecchio nel caso in cui esiste “un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica”.
Se non è vero, per superare questa presunzione, dovrete presentare un’autocertificazione all’Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino I – Sportello S.A.T. La dichiarazione ha validità per l’anno in cui è stata presentata. Ossia, ahimè, dovrete ripresentarla ogni anno

Anche ammettendo che sia vero che il soggetto possessore di un televisore coincide con l’intestatario del contratto, non posso fare a meno di avere alcune perplessità sul meccanismo e su come questo verrà implementato. La bolletta della elettricità è gia un coacervo di astrusi termii di difficle comprensione per un essere umano senziente normale, aggiungere un nuovo termine non fa che aumentarne la ridicola astrusità.

Mi vengono spontanei dubbi, ad esempio, la tassa sarà fuori comapo iva o verrà allegramente aggiunta l’iva alla tassa? (non mi stupirei ne sarebbe la prima volta). E se uno cambia gestore dell’energia elettrica? Si vedrà recapitare la richiesta di pagamento due volte? (non mi stupirei neanche di questo a dire il vero).

Senza contare i casi di chi ha un canone intestato ad un familiare e la elettricità ad un altro… A questo punto perchè non agiungere in bolletta anche un contributo SIAE come quello er i supporti digitali ed altre geniali tasse assortite?

Ma per tirarci su il morale, essendo il canone una Tassa, dobbiamo aspettarci che per ogni errore che verrà fatto ci saranno sforzi molteplici della ineffabile “Agenzia delle Entrate” e del suo subdolo braccio armato “equitalia” per rendere il tutto scivoloso,vischioso e pericoloso; ovviamente per noi non per loro. Cosi nel caso non siate possessori di un televisore non fate autocertificazioni anticipate, ossia prima che vi arrivi la richiesta indebita del pagamento del canone Rai. La dichiarazione di non detenere apparecchi, infatti, deve essere resa nelle forme previste dalla legge, con modalità da definirsi con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. Si spera che, con la bolletta, sia anche allegato un modellino apposito per l’autocertificazione che eviti al consumatore dichiarazioni incomplete. In ogni caso dovete aspettare, senza mettere le mani avanti, anche perché difficilmente la vostra letterina sortirebbe gli effetti desiderati, vista la mole di banche dati che già dovranno incrociare.

Come sempre fare lavori pasticciati complicando le cose, invece che semplificarle, è una costante classica della amministrazione pubblica italiana le cui nefandezze, mancanza di sensibilità, inefficenza e assenza di senso civico, non mi stupiscono mai.

Iniziamo bene il nuovo anno, complimenti.

ciao

A.

 

martedì 29 dicembre 2015

Update: Amazon Italia, più Italia che Amazon (anche grazie ad SDA)

Update (30 Dec 2015):

 

finalmente SDA si è degnata di venire a ritirare il collo e la presa è stata effettuata alle 3 (non come indicato da amazon la mattina, ma insomma non siamo troppo pignoli). Almeno questo è stato fatto.

th (5)Amazon o non Amazon?

Non avrei mai creduto di scrivere un post come questo, ma non averei mai creduto neanche di vivere una simile esperienza con Amazon Italia.

Sono un cliente Amazon da lunga data, e cliente amazon era mia moglie prima di conoscermi. Abbiamo sperimentato Amazon in tutte le sue forme, da piccola startup americana, alle prime branch in europa.

L’azienda si era sempre distinta per un impeccabile servizio alla clientela, una attenzione che la poneva a livelli impensabili in italia. Un po come IKEA aveva rotto un circolo vizioso che in questo paese porta a considerare il cliente un po come colpevole a prescidere.

Servizio clienti ed attenzione sono fondamentali nel mercato online, fanno parte della credibilità di una azienda.

Il mio rapporto con Amazon ha iniziato ad avere i primi scricchiolii con la apertura di Amazon Italia. Intendiamoci non si tratta di Amazon per se, all’inizio, ma alcuni sfortunati incidenti di consena che coinvlgevano i corrieri locali. casualmente i problme piu grossi avvenivano quando il corriere in questione era SDA. th (6)Un caso? Mah … In ogni caso il servizio clienti aveva sempre prontamente risolto spesso reinviando la merce quando spariva “misteriosamente”.

Arriviamo a quest’anno.

Si dice una volta, un caso, due volte una coincidenza, tre volte ….

 

come in ogni Natale Amazon è il nostro provider preferito, efficenti, ottimo rapporto qualità prezzo, e quindi ci affidiamo sempre volentieri, salvo che quest’anno non tutto è andato come pianificato.

 

Prima volta (un caso…): I piatti

capita talvolta di voler regalarsi un piccolo sfizio a tavola, noi lo volevamo fare un un simpatico set di piatti natalizi. una cosa carina da usare in casa al posto del solito servizio di tutto l’anno. Troviamo su amazon un economico servizio natalizio e lo ordiniamo.

peccato che questo arrivi in un imballo quantomeno fantasioso. la scatola originale viene messa in una scatola grande circa il doppio, come imballaggio protettivo interno un pezzo di carta da pacchi abbastanza aprossimativo. Il collo originale si trovava quindi a navigare allegramente all’interno della scatola, senza nessuna indicazione del tipo “fragile”.

Capisco che sotto natale non si voglia limitare la lbertà di movimento di alcuni poveri piatti, ma il prezzo di tale libertà è larrivo di un servizio di cocci al posto dei piatti. dal momento che sono piatti natalizi e li vorremmo sotto natale avvertiamo subito il servizio clienti.

Il servizio clienti amazon italia è gentile, tutti ti danno del tu (?) e ci concordano subito una nuova spedizione. Purtroppo i piatti non sono in quel momento disponibili, ma l’operatore ci dice che se ne occupa lui, termine il 21 se ci sono li manda se no ci avverte.

Tutto fantastico, amazon che servizio…. certo l’imballaggio faceva schifo, ma un errore ci stà…. comunque l’operatore ci dice che verrà fatto presente al dipetimento di competenza il problema di imballo.

In effetti un nuovo invio avviene prima del 21 … peccato che …

Seconda volta (una coincidenza) regali consegnati?

Fare i regali sotto natale è un lavoro a tempo pieno, sopratutto trovare quello corretto per i ragazzibimbi. andiamo natale deve essere anche il momento delle sorprese, e cosa c’è di megio di un regalo inaspettato e gradito? Caso vuole che troviamo anche un regalo per un nipote. Luogo di spedizione, Cinisello Balsamo, provincia di milano. Persona destinata al ritiro la mia mamma, ottantenne e depositaria dei regali per la nipotanza, dal momento che vive in un condominio con portineria.

Dal tracking risulta il realo consegnato, vettore SDA, ma guarda un po nessuna traccia del pacchetto in questione. Eppure il vettore dice che il pacchetto è stato ritirato con tanto di firma, peccato che il ritiro sembra avvenuto non a Cinisello…. Se fossi uno sospettoso direi che qualcuno ha pensato bene di fr sparire un pacchetto, nel enorme numero di pacchi natalizi che girano, chi si accorge di uno piu o in meno.

Peccato il pacchetto arrivasse da UK, e il servizio clienti amazon ci avverte che no ci sono i tempi tecnici per poter riordinare ed avere il pacco in tempo per natale.

vabbeh, incidenti….

vediamo se arriva in ritardo, ma arriva…

Terza volta (finite le coincidenze ed il caso rimane ….) il laptop

la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissmo

proprio sotto natale si rompe un laptop, che serve per lavoro. Occorre una sostituzione rapida, andiamo su Amazon facciamo una rapida ricerca come windows 10 e troviamo un modello di HP economico nell’elenco che sembra fare al caso nostro.

OK è nostro,click e compra….

arriva persino in anticipo, e li ci accorgiamo ….

che il laptop è dotato di freedos (dannazzione nella descrizione mi era sfuggito), e che dopo un giro rapido su internet non è nemmeno compatibile con windows10. Uff probabilmente un problema nei filtri di ricerca, capita che i prodotti in elenco non siano compatibili con quello che cerchi… avrei dovuto stare piu attento (?).

Ok nessun problema, basta chiamare il servizio clienti ed esercitare la opzione di recesso…. un diritto in fondo.

Chiamiamo e non ci venfgono fatte osservazioni, ma immediatamente organzzato il ritiro della merce.

All’arrivo in Amazon ci verrà restituito l’importo pagato.

Corriere indicato SDA.

Quarta volta (oramai sospetto ci sia del dolo …) i piatti 2 la vendetta

Arriva il nuovo pacco con i piatti, vettore SDA.

Il pacchetto è piu piccolo ed appare danneggiato, siccome non c’è scritto il contenuto lo ritiro. Dentro ci sono ancora i piatti, rotti…. l’imballo piu piccolo è stato fatto con la medesima cura del primo invio, ma in una scatola di dimensioni inferiori. cosi i piatti viaggiavano meno, ed in effetti non sono tutti rotti come nel primo caso. Incomincio a sospettare che si tratti di una cosa voluta, come i marron glaces in pezzi… forse l’idea è avere un puzzle di piatti da montare….

Non sto neanche a chiedere il rimborso o il cambio, mi limito a notificare ad Amazon Italia che non comprerò mai piu piatti o cose fragili da loro. altri negozi online sono in grado di fare imballaggi seri, evidentemente inAmazon Italia il corso di imballaggio di colli fragili non è ancora stato istituito.

Quinta volta (ma io imperterrito mi fido, non posso far altro …) Il ritiro del laptop…

io aspetto il ritiro, ma nessuno si fa vivo, ne avverte. passati i termini chiamo amazon per speigazioni …

ci scusi non abbiamo ricevuto notifica dal corriere, che faccio?

nessun problema rischedulimao la presa 

Sesta, settima, ottava volta e ancora aspetto ….

Ancora soo qui che aspetto, a distana di u mese, che venga SDA a ritirare il collo. si sempre SDA. Siamo a 5 tentativi (il prossimo è scedulato per il 30).

Ovviamente il fatto che si continui a reitare un meccanismo che non funziona appare del tutto normale ad Amazon Italia, che stolidamente continua a utilizzarlo, incurante dei risultati, ed io devo aspettare un corriere che non passa. Del resto cosa vuoi che sia, io vivo per aspettare SDA (sempre loro), e secondo le regole di Amazon per ogni presa devi aspettare il giorno concordato e, se non avviene, il girono successivo, doppo di che loro capiscono che il corriere non è passato.

SDA, del resto, evita accuratamente di dare false speranze dicendo che passa, semplicemente non chiamano, salvo poi vedere sul sito di Amazon che il ritiro è avvenuto …. (?). un po come le consegne fantasma … ci sono anche i ritiri fantasma….

Ogni richiesta di spiegazione o lamentela è stata abilmente rimbalzata da Amazon Italia, con i gentilissimi ma inutili operatori del servizio clienti, e la assoluta ed assordante assenza di presa di responsabilità da parte del management di Amazon Italia, che si dimostra veramente italiana nello spirito del servizio al cliente.

Non cito il servizio clienti SDA perchè non esiste, non c’era e se c’era dormiva….. del resto se dovessi scegliere un corriere mai userei SDA, data la qualità del servizio offerto.

io continuo ad aspettare che ritirino l’oggetto sperando di ottener eun rimborso che, in teoria, sarebbe nei miei diritti.

nel frattempo non posso non fare alcune considerazioni:

  1. Alla fine della esperienza devo dire che la mia opinione su Amazon è molto cambiata, e non in meglio
  2. Dopo un giro di chiacchiere con conoscenti, parenti ed amici devo riscontrare che l’esperienza Amazon + SDA è traumatica per molti, e quando SDA è coinvolta il numero di problemi si moltiplica
  3. un salto su forums, blog e cose del genere conferma questa “eccellenza” in negativo di SDA
  4. ancora aspetto che ritirono il laptop

Concludendo

Vediamo come finiranno le cose, ma devo dire che un mito mi si è sbriciolato sotto gli occhi. Spero che non tutti abbiano lo stessa esperienza che ho avuto io.

Continuerò a fare acquisti su Amazon, anche amazon Italia, ma il livello di fiducia si è notevolmente abbassato, e non so quanto tempo occorrerà per vederlo tornare ai livelli precedenti.

Continuerò a non usare SDA se mi serve un corriere, va bene tutto ma sarebbe autolesionistico fare altrimenti.

Mi spiace per il regalo che non è arrivato per tempo, un bimbo ha pagato una inefficienza altrui (per fortuna è abbastanza grande e non crede più a Babbo Natale)

Buon Natale e Buon anno anche a Amazon ed SDA

Antonio.

 

Update: Amazon Italia, più Italia che Amazon (anche grazie ad SDA)

Update (30 Dec 2015):

 

finalmente SDA si è degnata di venire a ritirare il collo e la presa è stata effettuata alle 3 (non come indicato da amazon la mattina, ma insomma non siamo troppo pignoli). Almeno questo è stato fatto.

th (5)Amazon o non Amazon?

Non avrei mai creduto di scrivere un post come questo, ma non averei mai creduto neanche di vivere una simile esperienza con Amazon Italia.

Sono un cliente Amazon da lunga data, e cliente amazon era mia moglie prima di conoscermi. Abbiamo sperimentato Amazon in tutte le sue forme, da piccola startup americana, alle prime branch in europa.

L’azienda si era sempre distinta per un impeccabile servizio alla clientela, una attenzione che la poneva a livelli impensabili in italia. Un po come IKEA aveva rotto un circolo vizioso che in questo paese porta a considerare il cliente un po come colpevole a prescidere.

Servizio clienti ed attenzione sono fondamentali nel mercato online, fanno parte della credibilità di una azienda.

Il mio rapporto con Amazon ha iniziato ad avere i primi scricchiolii con la apertura di Amazon Italia. Intendiamoci non si tratta di Amazon per se, all’inizio, ma alcuni sfortunati incidenti di consena che coinvlgevano i corrieri locali. casualmente i problme piu grossi avvenivano quando il corriere in questione era SDA. th (6)Un caso? Mah … In ogni caso il servizio clienti aveva sempre prontamente risolto spesso reinviando la merce quando spariva “misteriosamente”.

Arriviamo a quest’anno.

Si dice una volta, un caso, due volte una coincidenza, tre volte ….

 

come in ogni Natale Amazon è il nostro provider preferito, efficenti, ottimo rapporto qualità prezzo, e quindi ci affidiamo sempre volentieri, salvo che quest’anno non tutto è andato come pianificato.

 

Prima volta (un caso…): I piatti

capita talvolta di voler regalarsi un piccolo sfizio a tavola, noi lo volevamo fare un un simpatico set di piatti natalizi. una cosa carina da usare in casa al posto del solito servizio di tutto l’anno. Troviamo su amazon un economico servizio natalizio e lo ordiniamo.

peccato che questo arrivi in un imballo quantomeno fantasioso. la scatola originale viene messa in una scatola grande circa il doppio, come imballaggio protettivo interno un pezzo di carta da pacchi abbastanza aprossimativo. Il collo originale si trovava quindi a navigare allegramente all’interno della scatola, senza nessuna indicazione del tipo “fragile”.

Capisco che sotto natale non si voglia limitare la lbertà di movimento di alcuni poveri piatti, ma il prezzo di tale libertà è larrivo di un servizio di cocci al posto dei piatti. dal momento che sono piatti natalizi e li vorremmo sotto natale avvertiamo subito il servizio clienti.

Il servizio clienti amazon italia è gentile, tutti ti danno del tu (?) e ci concordano subito una nuova spedizione. Purtroppo i piatti non sono in quel momento disponibili, ma l’operatore ci dice che se ne occupa lui, termine il 21 se ci sono li manda se no ci avverte.

Tutto fantastico, amazon che servizio…. certo l’imballaggio faceva schifo, ma un errore ci stà…. comunque l’operatore ci dice che verrà fatto presente al dipetimento di competenza il problema di imballo.

In effetti un nuovo invio avviene prima del 21 … peccato che …

Seconda volta (una coincidenza) regali consegnati?

Fare i regali sotto natale è un lavoro a tempo pieno, sopratutto trovare quello corretto per i ragazzibimbi. andiamo natale deve essere anche il momento delle sorprese, e cosa c’è di megio di un regalo inaspettato e gradito? Caso vuole che troviamo anche un regalo per un nipote. Luogo di spedizione, Cinisello Balsamo, provincia di milano. Persona destinata al ritiro la mia mamma, ottantenne e depositaria dei regali per la nipotanza, dal momento che vive in un condominio con portineria.

Dal tracking risulta il realo consegnato, vettore SDA, ma guarda un po nessuna traccia del pacchetto in questione. Eppure il vettore dice che il pacchetto è stato ritirato con tanto di firma, peccato che il ritiro sembra avvenuto non a Cinisello…. Se fossi uno sospettoso direi che qualcuno ha pensato bene di fr sparire un pacchetto, nel enorme numero di pacchi natalizi che girano, chi si accorge di uno piu o in meno.

Peccato il pacchetto arrivasse da UK, e il servizio clienti amazon ci avverte che no ci sono i tempi tecnici per poter riordinare ed avere il pacco in tempo per natale.

vabbeh, incidenti….

vediamo se arriva in ritardo, ma arriva…

Terza volta (finite le coincidenze ed il caso rimane ….) il laptop

la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissmo

proprio sotto natale si rompe un laptop, che serve per lavoro. Occorre una sostituzione rapida, andiamo su Amazon facciamo una rapida ricerca come windows 10 e troviamo un modello di HP economico nell’elenco che sembra fare al caso nostro.

OK è nostro,click e compra….

arriva persino in anticipo, e li ci accorgiamo ….

che il laptop è dotato di freedos (dannazzione nella descrizione mi era sfuggito), e che dopo un giro rapido su internet non è nemmeno compatibile con windows10. Uff probabilmente un problema nei filtri di ricerca, capita che i prodotti in elenco non siano compatibili con quello che cerchi… avrei dovuto stare piu attento (?).

Ok nessun problema, basta chiamare il servizio clienti ed esercitare la opzione di recesso…. un diritto in fondo.

Chiamiamo e non ci venfgono fatte osservazioni, ma immediatamente organzzato il ritiro della merce.

All’arrivo in Amazon ci verrà restituito l’importo pagato.

Corriere indicato SDA.

Quarta volta (oramai sospetto ci sia del dolo …) i piatti 2 la vendetta

Arriva il nuovo pacco con i piatti, vettore SDA.

Il pacchetto è piu piccolo ed appare danneggiato, siccome non c’è scritto il contenuto lo ritiro. Dentro ci sono ancora i piatti, rotti…. l’imballo piu piccolo è stato fatto con la medesima cura del primo invio, ma in una scatola di dimensioni inferiori. cosi i piatti viaggiavano meno, ed in effetti non sono tutti rotti come nel primo caso. Incomincio a sospettare che si tratti di una cosa voluta, come i marron glaces in pezzi… forse l’idea è avere un puzzle di piatti da montare….

Non sto neanche a chiedere il rimborso o il cambio, mi limito a notificare ad Amazon Italia che non comprerò mai piu piatti o cose fragili da loro. altri negozi online sono in grado di fare imballaggi seri, evidentemente inAmazon Italia il corso di imballaggio di colli fragili non è ancora stato istituito.

Quinta volta (ma io imperterrito mi fido, non posso far altro …) Il ritiro del laptop…

io aspetto il ritiro, ma nessuno si fa vivo, ne avverte. passati i termini chiamo amazon per speigazioni …

ci scusi non abbiamo ricevuto notifica dal corriere, che faccio?

nessun problema rischedulimao la presa 

Sesta, settima, ottava volta e ancora aspetto ….

Ancora soo qui che aspetto, a distana di u mese, che venga SDA a ritirare il collo. si sempre SDA. Siamo a 5 tentativi (il prossimo è scedulato per il 30).

Ovviamente il fatto che si continui a reitare un meccanismo che non funziona appare del tutto normale ad Amazon Italia, che stolidamente continua a utilizzarlo, incurante dei risultati, ed io devo aspettare un corriere che non passa. Del resto cosa vuoi che sia, io vivo per aspettare SDA (sempre loro), e secondo le regole di Amazon per ogni presa devi aspettare il giorno concordato e, se non avviene, il girono successivo, doppo di che loro capiscono che il corriere non è passato.

SDA, del resto, evita accuratamente di dare false speranze dicendo che passa, semplicemente non chiamano, salvo poi vedere sul sito di Amazon che il ritiro è avvenuto …. (?). un po come le consegne fantasma … ci sono anche i ritiri fantasma….

Ogni richiesta di spiegazione o lamentela è stata abilmente rimbalzata da Amazon Italia, con i gentilissimi ma inutili operatori del servizio clienti, e la assoluta ed assordante assenza di presa di responsabilità da parte del management di Amazon Italia, che si dimostra veramente italiana nello spirito del servizio al cliente.

Non cito il servizio clienti SDA perchè non esiste, non c’era e se c’era dormiva….. del resto se dovessi scegliere un corriere mai userei SDA, data la qualità del servizio offerto.

io continuo ad aspettare che ritirino l’oggetto sperando di ottener eun rimborso che, in teoria, sarebbe nei miei diritti.

nel frattempo non posso non fare alcune considerazioni:

  1. Alla fine della esperienza devo dire che la mia opinione su Amazon è molto cambiata, e non in meglio
  2. Dopo un giro di chiacchiere con conoscenti, parenti ed amici devo riscontrare che l’esperienza Amazon + SDA è traumatica per molti, e quando SDA è coinvolta il numero di problemi si moltiplica
  3. un salto su forums, blog e cose del genere conferma questa “eccellenza” in negativo di SDA
  4. ancora aspetto che ritirono il laptop

Concludendo

Vediamo come finiranno le cose, ma devo dire che un mito mi si è sbriciolato sotto gli occhi. Spero che non tutti abbiano lo stessa esperienza che ho avuto io.

Continuerò a fare acquisti su Amazon, anche amazon Italia, ma il livello di fiducia si è notevolmente abbassato, e non so quanto tempo occorrerà per vederlo tornare ai livelli precedenti.

Continuerò a non usare SDA se mi serve un corriere, va bene tutto ma sarebbe autolesionistico fare altrimenti.

Mi spiace per il regalo che non è arrivato per tempo, un bimbo ha pagato una inefficienza altrui (per fortuna è abbastanza grande e non crede più a Babbo Natale)

Buon Natale e Buon anno anche a Amazon ed SDA

Antonio.

 

giovedì 20 novembre 2014

1830 morti in prescrizione

http://gty.im/94245984

Cancellata la pena di 18 anni per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, accusato di disastro ambientale, che dice: “Nel processo diritti violati, a Torino teoria del complotto”. Ma il pm Guariniello rilancia: “Non è un’assoluzione, adesso apriamo il capitolo omicidi”. In fumo tutte le provvisionali I familiari delle vittime in Aula gridano: “Vergogna”. Chiamparino: “Profonda indignazione”

Voglio andare controcorrente, la sentenza non mi scandalizza, al contrario la trovo coerente col disastrato impianto generale della giustizia in Italia.

Disastro ambientale, una accusa che meriterebbe un giudizio invero assai più rapido di quello che abbiamo avuto.

Lo scandalo è nel fatto che questa vicenda si trascina dal 1986 (siamo alla fine del 2014, parliamo di 28 anni) e il problema non è di mero abbruttimento di una zona, ma di contaminazione con una sostanza altamente cancerogena che, ad oggi, ha provocato solo a casale monferrato 1830 morti, per un totale di oltre 3000 nel nostro paese.

Non ho letto il dispositivo della sentenza, ne credo che lo leggerò, ma se le motivazioni date dalla cassazione sono legate, come sembra, al termine dei termini di prescrizione si tratta della ennesima sconfitta del nostro sistema giudiziario.

Personalmente trovo più corretto in questi casi dividere la attività giudiziaria in 2 tronconi: il disastro ambientale da un lato, e la strage dall’altro, perchè 3000 vittime non possono essere non considerate strage.

Ma trovo francamente ridicolo che nel 2014 si inizi a parlare di possibile causa per omicidio, non perchè non si debba fare, ma perchè andava fatto molto prima.

Ancora una volta non ci saranno colpevoli, ma solo vittime ( persino Stephan Schmidheiny si atteggia a vittima di un sistema giudiziario che lo ha, in realtà, salvato grazie alle sue inefficienze), ancora una volta non ci saranno responsabili ne dal punto di vista etico ne da quello morale, perchè i dirigenti legati alla vicenda eternit non credo si sentano in alcun modo responsabili, e Schmidheiny ha chiaramente espresso il suo pensiero in tal senso. Anzi secondo lui un risarcimento andrebbe dato alla sua società vittima di accanimento giudiziario.

Casale è una deliziosa cittadina, la conosco, mia figlia ci andava a studiare danza, una deliziosa cittadina che non ha finito di pagare il suo tributo di morti per questa vicenda, una vicenda che non ha visto ad oggi una degna conclusione ma solo il fomentare per l’ennesima volta dolore e costernazione di fronte ad un sistema Italia che continua a cadere a pezzi di fronte ai nostri occhi.

E non si tratta di rivedere i termini di prescrizione, si tratta del fatto che non si possono costringere delle persone ad aspettare 28 anni per avere una parvenza di giustizia per poi sentirsi dire: abbiamo scherzato, è passato troppo tempo e quindi non possiamo giudicare.

28 anni sono la vera cifra di questa vergogna, e anche se cosi non sarà, vorrei che nella sentenza della cassazione fosse spiegato perchè e per colpa di chi ci sono voluti 28 anni per arrivare ad un nulla di fatto, mentre la gente continua a morire.

Antonio

 

1830 morti in prescrizione

http://gty.im/94245984

Cancellata la pena di 18 anni per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, accusato di disastro ambientale, che dice: “Nel processo diritti violati, a Torino teoria del complotto”. Ma il pm Guariniello rilancia: “Non è un’assoluzione, adesso apriamo il capitolo omicidi”. In fumo tutte le provvisionali I familiari delle vittime in Aula gridano: “Vergogna”. Chiamparino: “Profonda indignazione”

Voglio andare controcorrente, la sentenza non mi scandalizza, al contrario la trovo coerente col disastrato impianto generale della giustizia in Italia.

Disastro ambientale, una accusa che meriterebbe un giudizio invero assai più rapido di quello che abbiamo avuto.

Lo scandalo è nel fatto che questa vicenda si trascina dal 1986 (siamo alla fine del 2014, parliamo di 28 anni) e il problema non è di mero abbruttimento di una zona, ma di contaminazione con una sostanza altamente cancerogena che, ad oggi, ha provocato solo a casale monferrato 1830 morti, per un totale di oltre 3000 nel nostro paese.

Non ho letto il dispositivo della sentenza, ne credo che lo leggerò, ma se le motivazioni date dalla cassazione sono legate, come sembra, al termine dei termini di prescrizione si tratta della ennesima sconfitta del nostro sistema giudiziario.

Personalmente trovo più corretto in questi casi dividere la attività giudiziaria in 2 tronconi: il disastro ambientale da un lato, e la strage dall’altro, perchè 3000 vittime non possono essere non considerate strage.

Ma trovo francamente ridicolo che nel 2014 si inizi a parlare di possibile causa per omicidio, non perchè non si debba fare, ma perchè andava fatto molto prima.

Ancora una volta non ci saranno colpevoli, ma solo vittime ( persino Stephan Schmidheiny si atteggia a vittima di un sistema giudiziario che lo ha, in realtà, salvato grazie alle sue inefficienze), ancora una volta non ci saranno responsabili ne dal punto di vista etico ne da quello morale, perchè i dirigenti legati alla vicenda eternit non credo si sentano in alcun modo responsabili, e Schmidheiny ha chiaramente espresso il suo pensiero in tal senso. Anzi secondo lui un risarcimento andrebbe dato alla sua società vittima di accanimento giudiziario.

Casale è una deliziosa cittadina, la conosco, mia figlia ci andava a studiare danza, una deliziosa cittadina che non ha finito di pagare il suo tributo di morti per questa vicenda, una vicenda che non ha visto ad oggi una degna conclusione ma solo il fomentare per l’ennesima volta dolore e costernazione di fronte ad un sistema Italia che continua a cadere a pezzi di fronte ai nostri occhi.

E non si tratta di rivedere i termini di prescrizione, si tratta del fatto che non si possono costringere delle persone ad aspettare 28 anni per avere una parvenza di giustizia per poi sentirsi dire: abbiamo scherzato, è passato troppo tempo e quindi non possiamo giudicare.

28 anni sono la vera cifra di questa vergogna, e anche se cosi non sarà, vorrei che nella sentenza della cassazione fosse spiegato perchè e per colpa di chi ci sono voluti 28 anni per arrivare ad un nulla di fatto, mentre la gente continua a morire.

Antonio

 

lunedì 17 novembre 2014

E se facessimo un condono fiscale?

L’italia è un condono continuo, basta che vi siano distorsioni varie e si fa un bel condono. Condoni edilizi e fiscali sono storicamente un fenomeno elettorale, ma mi sorge una domanda: cui prodest? A chi giova?

Non tutti i condoni sono uguali, e non tutti i condonati lo sono.

Condonare la chiusura di un terrazzino di servizio è diverso dal condonare una villa a 3 piani a ischia. e va da se che la esigenza di chi ha fatto il piccolo “abuso” è discutibile, non è certamente giustificabile quella del grande abuso.

Ma a chi serve un condono?

Questa è una buona domanda, il condono, a seconda di come lo si fa, può avere bersagli e risultati diversi. Recentemente un dirigente della agenzia delle entrate al tg di sky discuteva della moralità dei condoni, comprensibile visto che i suoi guadagni dipendono, o quanto meno dovrebbero dipendere,  dalla lotta alla evasione.

Se il condono è fatto per motivi elettorali, è sicuramente discutibile, ma può il condono venire incontro a situazioni difficili?

Mi sentirei di fare una proposta per venire incontro alle persone in difficoltà ad esempio in questo periodo di forte crisi economica, con forti pressioni anche legate agli eventi climatici recenti.

  1. Un condono fiscale organizzato nel seguente modo:
  2. Una sospensione totale dei pagamenti per chi è soggetto ad alluvioni, terremoti o disastri naturali.
  3. Una sospensione dei pagamenti arretrati per tutti coloro che hanno debiti effettivi con lo stato nell’ordine di somme inferiori ai 10000 euro (intendo il debito reale, al netto di balzelli, imposte, multe e interessi), con relativo annullamento (qui sta il condono) delle sanzioni anche per le operazioni già notificate, con la eventuale conversione dei versamenti delle sanzioni per coprire i debiti pregressi.
  4. La rateazione delle somme dovute per i soggetti di cui sopra in 2 anni minimo con decorrenza dalla ripresa della capacità reddituale del soggetto.
  5. Una modifica operativa per la agenzia delle entrate e concessionarie di riscossione associate con l’obbligo di effettuare il 70% delle attività di controllo, verifica e riscossione per cifre dovute all’erario superiori ai 50000 euro, e a scalare in fasce per cifre inferiori.

Lo scopo, ovviamente, è quello di dare fiato ai piccoli risparmiatori, famiglie, partite iva e piccoli esercenti ed artigiani che faticano a far quadrare i conti e spesso si trovano a subire il colpo di grazia da parte dello stato, dall’altro, attraverso la rimodulazione degli obblighi di equitalia, dare una sterzata decisa verso la grande e non la micro evasione.

Sarei curioso di sapere quali sarebbero le obiezioni ad un tale intervento, aiuterebbe molti piccoli. La copertura finanziaria? Sarebbe proprio il punto 5 a fornirla, facendo finalmente fare allo stato il lavoro che dovrebbe fare.

Lo so sono un utopista.

ciao

Antonio

 

 

 

 

sabato 1 novembre 2014

Expo 2015 MiIano: e se poi ce la facciamo?

Deutsch: Logo Expo 2015
Logo Expo 2015 (Photo credit: Wikipedia)

Si, si ce la facciamo. Riusciremo a finire tutto per l’expo 2015, tralasciando al massimo qualche piccolo ammenicolo o particolare.

Se si ce la facciamo sono sicuro, nonostante gli scandali, nonostante l’andrangheta, nonostante le ruberie e la corruttela.

Si si ce la facciamo, nonostante tutto.

Ma la cosa non è ragione di soddisfazione o di italico orgoglio, anzi, secondo me se alla fine ce la facciamo ci sarebbero ottimi motivi per essere seccati, per dirla in maniera elegante.

Perchè?

Proprio perchè si sono superate tutte le vergognose magagne di cui sopra, ed alla fine si è fatto tutto ancora una volta in emergenza, con costi non chiari e responsabilità che, a dire poco, danno perplessità.

l’Expo 2015 è l’ennesima dimostrazione dei disfunzionamenti del sistema italiano nel suo complesso., e la dimostrazione sarà ancora più stridente se si riuscirà a finire tutto per tempo, perchè significa che realmente buttiamo via capacità per la insulsa connivenza con malaffare, malapolitica e stolido menefreghismo.

Se davvero tutto sarà finito per tempo allora significa che tutto poteva essere fatto in tempi e modi  molto piu comodi e, probabilmente, con costi più bassi. Altro che esempio delle grandi capacità italiane, un esempio dello scempio che in Italia si fa del lavoro e delle professionalità pur esistenti, in nome di una vergognosa inettitudine gestionale e insensibilità colpevole della popolazione, cioè di tutti noi.

Rimangono aperte su Expo altre domande… finita la struttura sapremo gestirla? e cosa succederà alla fine di expo, l’ennesima cattedrale nel deserto? Milano saprà dare una immagine di se che non sia quella di una triste e grigia città industriale? E quanti episodi imbarazzanti dovremo contare, dai prezzi gonfiati a ristoranti e negozi, ai taxi che richiedono cifre esorbitanti…( andiamo tutte cose già viste in passato, e non solo in presenza di eventi, basta essere stranieri).

Nulla di positivo quindi? Spero di no, magari alla fine come la fenice risorge dalle ceneri riusciremo a imparare un poco della lezione ed iniziare a cambiare in meglio.

Comunque io come visitatore ci sarò, perchè come direbbe l’Onorevole Crozza-Razzi l’Expo è bello 🙂

Expo 2015 MiIano: e se poi ce la facciamo?

Deutsch: Logo Expo 2015
Logo Expo 2015 (Photo credit: Wikipedia)

Si, si ce la facciamo. Riusciremo a finire tutto per l’expo 2015, tralasciando al massimo qualche piccolo ammenicolo o particolare.

Se si ce la facciamo sono sicuro, nonostante gli scandali, nonostante l’andrangheta, nonostante le ruberie e la corruttela.

Si si ce la facciamo, nonostante tutto.

Ma la cosa non è ragione di soddisfazione o di italico orgoglio, anzi, secondo me se alla fine ce la facciamo ci sarebbero ottimi motivi per essere seccati, per dirla in maniera elegante.

Perchè?

Proprio perchè si sono superate tutte le vergognose magagne di cui sopra, ed alla fine si è fatto tutto ancora una volta in emergenza, con costi non chiari e responsabilità che, a dire poco, danno perplessità.

l’Expo 2015 è l’ennesima dimostrazione dei disfunzionamenti del sistema italiano nel suo complesso., e la dimostrazione sarà ancora più stridente se si riuscirà a finire tutto per tempo, perchè significa che realmente buttiamo via capacità per la insulsa connivenza con malaffare, malapolitica e stolido menefreghismo.

Se davvero tutto sarà finito per tempo allora significa che tutto poteva essere fatto in tempi e modi  molto piu comodi e, probabilmente, con costi più bassi. Altro che esempio delle grandi capacità italiane, un esempio dello scempio che in Italia si fa del lavoro e delle professionalità pur esistenti, in nome di una vergognosa inettitudine gestionale e insensibilità colpevole della popolazione, cioè di tutti noi.

Rimangono aperte su Expo altre domande… finita la struttura sapremo gestirla? e cosa succederà alla fine di expo, l’ennesima cattedrale nel deserto? Milano saprà dare una immagine di se che non sia quella di una triste e grigia città industriale? E quanti episodi imbarazzanti dovremo contare, dai prezzi gonfiati a ristoranti e negozi, ai taxi che richiedono cifre esorbitanti…( andiamo tutte cose già viste in passato, e non solo in presenza di eventi, basta essere stranieri).

Nulla di positivo quindi? Spero di no, magari alla fine come la fenice risorge dalle ceneri riusciremo a imparare un poco della lezione ed iniziare a cambiare in meglio.

Comunque io come visitatore ci sarò, perchè come direbbe l’Onorevole Crozza-Razzi l’Expo è bello 🙂

giovedì 30 ottobre 2014

E se i tedeschi non si fidassero di noi?

differenzeultimamente sembra che la germania sia la colpevole di tutti i mali, la ostinata caparbietà con cui si ostinano a perseguire il rigore in un momento di crisi sembra quasi ottuso.

Perchè i tedeschi non vogliono politiche economiche più flessibili?

Perchè questa ostinazione che rischia di piegare ulteriormente la nostra economia?

Non sono in grado di dare giustificazione economica, ne in un senso ne in un altro, ma ultimamente un sospetto me lo sono fatto: non è che l’opinione pubblica tedesca, e quindi i suoi governanti, non si fidano di noi?

se è vero che scelte economiche non espansive rischiano di comprimere ulteriormente i consumi e rendere piu faticosa, se non impossibile, la uscita dal tunnel della crisi economica, mi viene da pensare che i tedeschi temono di più che una maggiore apertura della esposizione finanziaria dei paesi come l’Italia porti non ad un miglioramento della economia ma un miglioramento della, scusatemi il termine, ruberia.

In effetti se guardiamo l’italia dagli occhi di un tedesco, non gli si può dare proprio torto: negli ultimi 20 anni la nostra economia è stata sempre in calo, mentre le spese dello stato sono aumentate esponenzialmente.

Ma a fronte di un aumento delle spese i servizi non sono aumentati ne in quantità ne in qualità, ou contraire vi è stato un continuo e costante degrado delle prestazioni dello stato.

In compenso sempre nello stesso lasso temporale la nostra immagine internazionale si è offuscata anche grazie ad una classe politica che faceva del gossip e delle brutte figure la bandiera. Del resto siamo noi ad avere in parlamento un soggettino come l’onorevole Antonio Razzi a capo della commissione esteri del senato.

E non si creda che la battuta sul Kapò di Silvio Berlusconi fatta nei confronti di Martin Schulz al parlamento europeo abbia migliorato la nostra immagine.

E che dire dei continui scandali, si veda la divertente epopea di Expo a Milano tanto per citarne una…

La cosa che agli occhi di un tedesco però risulta piu indigesta è il fatto che sembra che l’opinione pubblica italiana invece di stigmatizzare questi comportamenti li giustifichi e se ne compiaccia.

Non è che in germania, intendiamoci, non esista corruzione, stupidità o altre delizie. La differenza più grossa è che li se un politico ruba anche poco e viene scoperto, viene stigmatizzato dalla pubblica opinione e dal suo stesso partito, mentre da noi si grida al martirio e si cerca di giustificare l’ingiustificabile.

Non si tratta però di stolido bigottismo, come potrebbe affermare il buon Giuliano Ferrara durante una delle sue arringhe pro Berlusconi, ma di senso dello stato ed etica del medesimo.

Se la ci sono politici che si dimettono perchè hanno usato i punti della carta fedeltà della compagnia aerea maturati con i voli di stato, da noi non ci si dimette neanche davanti ad una condanna in primo grado. Questo per i nostri amici d’oltralpe è incomprensibile.

Come incomprensibile è come possiamo permettere ai nostri politici o dirigenti di dire cose imbarazzanti o comportarsi in maniera non consona. Insomma ce lo vedete il presidente della federazione calcio tedesca fare le stesse affermazioni di Carlo Tavecchio senza dimettersi?

Morale, etica, onestà, serietà. Sono questi gli elementi che sembrano mancare nel nostro rissoso, inconcludente, ferito paese.

Allora agli occhi di un tedesco, dare vincoli più laschi per l’indebitamento dello stato significherebbe, in Italia, dare il via a nuove ruberie e mal gestioni.

Questi soldi andrebbero, per loro, non a favorire la ripresa della economia, della occupazione e dei consumi, ma ad ingrassare i soliti noti che farebbero quello che hanno fatto negli ultimi decenni: asciugare le risorse dello stato per i propri interessi. E siccome il debito dello stato lo comprano gli stati esteri, ed il primo acquirente è la Germania…..

Insomma l’impressione è che il contribuente tedesco non voglia alimentare, con i suoi soldi, una classe dirigente (politica e non) corrotta e collusa con la criminalità o, nel caso migliore, inetta.

Ora prima di levare gli scudi ed iniziare a cercare i difetti tedeschi dovremmo osservare che, tutto sommato, il modello tedesco ha reso i tedeschi più ricchi di noi, con servizi migliori, con un costo della vita più basso (nonostante gli stipendi più alti), con un welfare migliore del nostro e un sistema di protezione dei lavoratori migliore.

Se vogliamo anche aggiungere che il tasso di criminalità è più basso, e che nel parlamento federale tedesco il numero di inquisiti è decisamente più basso del nostro, potremmo tirare conclusioni ovvie.

Quindi prima di offendersi, gridare allo scandalo e incitare all’odio per la mitteleuropa forse varrebbe la pena chiedersi: se noi fossimo in Germania, da tedeschi come vedremmo gli italiani?

Cosa diremmo agli italiani?

Probabilmente la prima cosa che diremmo è che siamo scandalizzati dall’atteggiamento accondiscendente che hanno gli italiani col malaffare, e gli suggeriremmo di iniziare a ricostruire una etica che premi l’onestà. Del resto non vorremmo certo dare i soldi a dei ladri o sostenitori di ladri, no?

Poi magari chiederemmo una rigorosa operazione di pulizia, che vada a togliere il marcio presente nella classe dirigenziale ed aspetteremmo di vedere se tali operazioni sono in grado di aumentare il livello di efficienza del sistema italia. Dove per efficienza si intende il rapporto tra i soldi impegnatirisultati ottenuti più che un calo delle spese.

Certo non siamo tedeschi, siamo italiani, per noi la fantasia conta di più, sappiamo cavarcela sempre, siamo furbi e ammiriamo i furbi, che cosa vogliono loro che mangiano solo krauti wurstel e patate….

Eppure, se fossimo onesti con noi stessi, alla fine non possiamo dargli torto è difficile fidarsi di chi continua a dare brutti esempi.

Non ci fidiamo di noi stessi:

  • diamo scontato che per expo ci saranno ruberie,
  • che quelli di equitalia e della agenzia delle entrate dono delle sanguisughe senza cuore,
  • che i politici sono tutti ladri,
  • che alla fine è tutto un “magna magna”

e quando il buon Antonio Razzi dice ripreso di nascosto che li, in parlamento, “tutti si fanno i cazzi loro” noi siamo concordi con un sorriso amaro.

Allora prima di lamentarsi del fatto che i tedeschi insistono sul rigore dei conti forse dovremmo chiederci perchè…