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giovedì 8 febbraio 2024

Garante & email: se 7 giorni vi sembran pochi

Non ce la posso farcela!

Ho appena finito di “elogiare” l’AGICOM per l’ennesima implementazione a mentula canis del “piracy shield de no artri”, che mi trovo a dover confrontarmi con la ennesima trovata italica, questa volta del GPDP.

Provvedimento del 21 dicembre 2023 – Documento di indirizzo “Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati” [9978728]

Intendiamoci io capisco che occorra imporre delle limitazioni per legge sull’uso distorto e non autorizzato di dati, e che queste non necessariamente siano coerenti con gli sviluppi tecnologici, ma ogni tanto metterci un po di cervello non guasterebbe. Qui il riferimento più che al garante va ai DPO e responsabili aziendali che, per mettersi in una “posizione sicura” interpretano certi indirizzi in maniera rigida e decontestualizzata.

Allora vediamo di cosa si tratta questa volta:

A seguito di alcune sentenze, e alle considerazioni che già il garante aveva espresso in passato, il garante stesso si è posto il problema dei cosiddetti “metadati” della posta elettronica.

I metadati

I metadati sono, fondamentalmente, tutto quello che concerne la descrizione di un messaggio di posta elettronica, fatta eccezione dei contenuti. Vengono ricavati durante la transazione SMTP (il protocollo che serve al trasferimento dei messaggi della posta elettronica), le intestazioni tecniche del messaggio di posta elettronica stesso (fate riferimento ai miei Email files per capirne di più), e i log dei nodi attraverso cui passa il messaggio fino al raggiungimento (o meno) della casella di posta dell’utente.

Questi dati, se non gestiti correttamente ed usati in maniera non legale, possono dare adito a processi che violano la riservatezza di mittente e destinatario, e possono consentire un monitoraggio non legittimo, ad esempio, delle attività dei lavoratori ai sensi dello statuto dei lavoratori.

I metadati quindi possono e devono essere oggetto di attenta considerazione.

Ma

Ma, ettepareva, c'è un ma.
io me

I metadati sono anche fondamentali per il funzionamento delle soluzioni che gestiscono la posta, e tra queste esigenze vi è una roba che, sempre per esigenze anche delle normicciuole sulla protezione dei dati, si chiama sicurezza.

Esiste quindi un esigenza di capire quanti metadati vanno tenuti per preservare le esigenze di riservatezza verso quanti servano per il corretto funzionamento dei sistemi.

Il garante ci da una prima risposta: 7 giorni

il garante

Infatti, il Garante ha analizzato (in precedenti provvedimenti) quale fosse il tempo di conservazione dei metadati compatibile con l’attività di raccolta e conservazione degli stessi metadati necessari ad assicurare il funzionamento delle infrastrutture del sistema della posta elettronica e che rispettasse il principio di accountability e il comma 2 dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori. La conclusione del Garante è stata – appunto –  in poche ore o ad alcuni giorni, in ogni caso non oltre sette giorni, estensibili, in presenza di comprovate e documentate esigenze che ne giustifichino il prolungamento, di ulteriori 48 ore.

Sarei curioso di capire quale sia la componente “tecnica” sottesa a tale valutazione. e metto le virgolette a ragion veduta.

Limitarsi a 7 giorni di metadati è, di per se, una stupidata galattica. Non me ne voglia il garante ed i suoi illuminati esperti, ma evidentemente non hanno mai avuto a che fare con la posta elettronica sia dal punto di vista gestionale che tecnico, e si vede.

Sono pronto a discutere della cosa con qualsiasi “esperto” che ritenga che i 7 giorni siano piu che sufficienti.

Vi sono ottime ragioni per considerare tale finestra temporale inadatta, facciamo qualche esempio:

  • Cosa succede se occorre fare ricerca di un messaggio, si pensi ad esempio a problematiche legali in cui le email possano essere oggetto della contesa, risalente a problemi anteriori ai 7 (+2) giorni?
  • Cosa succede se occorre fare troubleshooting di problematiche che si protraggono nel tempo e che richiedono, ad esempio, l’analisi di log di server e MTA?
  • Cosa succede se occorrono informazioni per monitorare i livelli di sicurezza del sistema?
  • Cosa succede se per motivi di sicurezza si cerca di capire quale sia la esposizione al rischio degli utenti in funzione delle metriche di attacco che avvengono sulla posta medesima?

Potrei continuare, ma sono sicuro che i più (voglio essere positivo) hanno capito la problematica.

Ma siccome sono duro di comprendonio mi chiedo:

Tali metadati hanno esigenze di vita diverse se si parla di un Mail Server o di un security gateway?  

Le due cose solo marginalmente coincidono (la condivisione, ad esempio, del protocollo SMTP e la modifica degli Header di posta)

Alcuni dei metadati citati sono, quantomeno, da meglio definire ad esempio:

Cosa si intende per mittente? il campo “from: ” nella intestazione tecnica o il campo “from: ” in quella visibile?

No signor tenente non coincidono.

e l’ip mittente si intende quello dell’ultimo HoP o quello indicato come iniziale?

E cosi il dominio di provenienza (HELO/EHLO) quale è?

Ovviamente se fossi un pessimo soggetto potrei ricordare che l’alterazione, o la costruzione malevola, di questi metadati è alla base di diversi attacchi perpetrati attraverso la posta elettronica, e siccome sono, fondamentalmente, un pessimo soggetto lo ricordo

I metadati della posta elettronica sono spesso modificati ed alterati da attori malevoli al fine di perpetrare attacchi attraverso tale canale di comunicazione

un cattivo soggetto

La conseguenza di questo piccolo punto è, quindi, che il monitoraggio di questi elementi è fondamentale per questioni di gestione della posta, troubleshooting di problematiche e analisi di sicurezza. Pensare che tali esigenze possano essere ricondotte a un 7+2 giorni significa non avere la benchè minima ne pallida idea della realtà tecnica e delle esigenze di sicurezza.

E quindi?

Li vedo i puristi della “privacy” già si ergono:

le questioni tecniche non devono prevalere sui legittimi diritti e protezione delle lavoratrici e dei lavoratori

i DPO duri e puri del GDPR e gli avvocati indefessi dello statuto dei lavoratori

In realtà il garante ha un problema: far si che i metadati siano usati in maniera legittima e consapevole da parte dei soggetti.

Il garante stesso da la soluzione al di la della delirante richiesta dei 7+2 giorni:

I datori di lavoro che per esigenze organizzative e produttive o di tutela del patrimonio anche informativo del titolare (in particolare, per la sicurezza dei sistemi) avessero necessità di trattare i metadati per un periodo di tempo più esteso (quindi tutti salvo rarissime eccezioni quali gli esperti del garante), dovranno espletare le procedure di garanzia previste dallo Statuto dei lavoratori (accordo sindacale o autorizzazione dell’ispettorato del lavoro).

L’estensione del periodo di conservazione oltre l’arco temporale fissato dal Garante può infatti comportare un indiretto controllo a distanza dell’attività del lavoratore ma non per il metadato in se, ma per l’uso illecito effettuato di dali dati.

Del resto se vogliamo estendere la vexata quaestio al piu generico mondo della posta elettronica, compreso, quindi, il messaggio intero, potremmo per estensione pensare di chiederci se è possibile tenere nella casella di posta dell’utente un messaggio per piu di 7+2 giorni.

Attenzione che in pancia a quel mail-server le informazioni sono, almeno negli assunti indicati dal garante per indicare il metadato, tutti presenti.

La eliminazione, quindi, dei metadati comporterebbe la necessaria eliminazione dei messaggi archiviati nel server nella casella dell’utente.

Certo possiamo fargli creare archivi locali, ma questa non è certo una soluzione che si accompagni alla sicurezza (e se volete ne possiamo parlare).

Spieghi il garante allora agli utenti il razionale di tale vincolo e limitazione 🙂

Insomma ad essere chiari le finalità primarie per tenere i metadati per oltre 7+2 giorni, ovviamente, restano troubleshooting di problemi e la sicurezza informatica e i necessari accertamenti da fare a seguito di data breach o comunque incidente sulla sicurezza informatica. Elementi più che validi per ritenere che le indicazioni date siano non sufficienti ne adatte al mantenimento e gestione dei sistemi di posta elettronica.

Ma, occorre dire, il garante stesso non indica un vincolo assoluto nei 7 giorni, ma richiede che retention più lunghe siano poste in essere con la garanzia del rispetto delle tutele previste dal GDPR e dallo statuto dei lavoratori.

Non provateci a dire che non ve lo avevo detto.

mercoledì 7 febbraio 2024

Ciao ciao AirVPN, grazie Piracy Shield

Friday rant del mercoledì:
#fridayrant #quellidelfascicolop #quellascemenzadellasera

io comprendo la esigenza di bloccare la pirateria dei contenuti legittimamente offerti dalle piattaforme che li hanno acquistati, ma talvolta la cura proposta è semplicemente aberrante.

Ogni riferimento al nostro Piracy Shield, creata dalla mai doma #AGICOM (ica) è dovuto: l’ennesimo esempio di come implementare male una pessima idea.

Non devo neanche scriverci, tutto è già stato scritto qui da #AirVPN annunciando che lascia il mercato italiano.

Il cosiddetto “Scudo Italiano Anti-Pirateria” è un quadro normativo con regolamento attuativo dell’AGCOM (Autorità Italiana per le Telecomunicazioni) che obbliga gli operatori che offrono servizi in Italia a bloccare l’accesso ai servizi finali attraverso il blocco IP e/o l’avvelenamento DNS. L’elenco degli indirizzi IP e dei nomi a dominio da bloccare viene stilato da organismi privati ​​autorizzati dall’AGCOM (attualmente, ad esempio, Sky e DAZN). Questi enti privati ​​inseriscono le blocking list in una piattaforma specifica. I blocchi devono essere imposti entro 30 minuti dalla loro prima comparsa da parte degli operatori che offrono qualsiasi servizio ai residenti in Italia.

Non esiste alcun controllo giurisdizionale e nessun controllo da parte dell’AGCOM. Il blocco deve essere eseguito inaudita altera parte e senza possibilità di reale rifiuto, anche in caso di errore manifesto. L’eventuale opposizione della parte lesa potrà essere proposta solo in una fase successiva, dopo l’imposizione del blocco.

Posted Last Monday at 6:45 PM

Hello!

We regret to inform you that we will be discontinuing the service to residents of Italy as of February the 19th, 2024.
From the above date, any user registering on the platform must declare that he/she is not a resident of Italy. The purchase page will have IP address-based geolocation and will not be served to IP addresses located in Italy. We will not interrupt the service to current subscribers until the natural expiry date and the refund policy will be granted as usual.
 

REASONS FOR DISCONTINUATION

The so-called “Italian Piracy Shield” is a legal framework with implementing regulation by AGCOM (Italian Telecommunications Authority) that forces operators offering services in Italy to block access to end services through IP blocking and/or DNS poisoning.  The list of IP addresses and domain names to be blocked is drawn up by private bodies authorised by AGCOM (currently, for example, Sky and DAZN). These private bodies enter the blocking lists in a specific platform. The blocks must be enforced within 30 minutes of their first appearance by operators offering any service to residents of Italy.

There is no judicial review and no review by AGCOM. The block must be enforced inaudita altera parte and without the possibility of real time refusal, even in the case of manifest error. Any objection by the aggrieved party can only be made at a later stage, after the block has been imposed. For further details:
https://www-wired-it.translate.goog/article/piracy-shield-agcom-piattaforma-streaming-pirata-calcio-segnalazioni/?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=en&_x_tr_hl=en-US&_x_tr_pto=wapp

The above requirements are too burdensome for AirVPN, both economically and technically. They are also incompatible with AirVPN’s mission and would negatively impact service performance. They pave the way for widespread blockages in all areas of human activity and possible interference with fundamental rights (whether accidental or deliberate). Whereas in the past each individual blockade was carefully evaluated either by the judiciary or by the authorities, now any review is completely lost. The power of those private entities authorized to compile the block lists becomes enormous as the blocks are not verified by any third party and the authorized entities are not subject to any specific fine or statutory damage for errors or over-blocking.

By withdrawing service availability from Italy, AirVPN will be able to stay outside the scope of the framework and maintain integrity and efficient operations.

We certainly sympathise with our fellow Italian citizens, and we will be happy to offer advice and alternatives. We would also like to remind them of our more than ten years of support for the Tor network, which is freely accessible even from Italy, and which is becoming increasingly reliable and fast thanks to a myriad of small contributions like ours.

Kind regards and datalove
AirVPN Staff

AirPN

Insomma neanche nato e piracy shield de no artri già miete successi.

Del resto cosa può andare male a fronte ti tanta genialità, abbiamo pure una safelist per evitare problemi.

  • certo uno potrebbe far notare che un IP può essere utilizzato da più di un servizio, e alcuni potrebbero essere assolutamente legittimi e quindi “bloccati” senza ragione
  • uno potrebbe osservare che senza un monitoraggio attento il rischio di avere in blocklist ip importanti per un “errore” o per attività malevola non è nullo (immaginatevi di bloccare 8.8.8.8 o qualche nodo BGP importante)
  • Uno potrebbe discutere sulla liceità di blocchi che non consentano una contestuale ed immediata opposizione

Ma perchè fermarsi di fronte a certe sciocchezze. La cosa certa che i successi arrivano e qui abbiamo la dimostrazione autoreferenziale indiscutibile ed indiscussa:

Che cosa significhi che hanno bloccato 65 DNS lo chiedo agli esperti 🙂

Per ulteriori indicazioni:

https://www.wired.it/article/piracy-shield-piattaforma-agcom-pezzotto-streaming-illegale/

https://www.wired.it/article/piracy-shield-agcom-piattaforma-streaming-pirata-calcio-segnalazioni/#due

Grazie Alfredo

mi si conceda un ricordo.

Oggi piango la morte di Alfredo Castelli. A lui devo ore di letture amene, non solo con Martin Mystère. Ma proprio al detective dell’impossibile devo una passione per la curiosità e lo “strano”.

Anche i fumetti, se ben fatti, sono letteratura, e possono aprire le strade alla voglia di imparare.

Il mio mondo oggi è un poco più triste.

Grazie Alfredo, buon viaggio

https://www.sergiobonelli.it/in-evidenza/2024/02/06/news/addio-ad-alfredo-castelli-1024248/

mercoledì 31 gennaio 2024

Complottismo a la carte: la terra è un Toroide non un Geoide

“Il miglior modo di combattere un complottista è presentare una teoria del complotto ancora più assurda”.

Su n’ Zu
Il problema che incontro è che quelle che mi vengono sono più credibili delle loro.

A seguito di un recente thread su X stimolato dai negazionisti dello sbarco sulla luna, tra cui alcuni terrapiattisti, ho deciso di fare chiarezza una volta per tutte sulla vera natura della forma del nostro pianeta. Ne è conseguito un thread su X che qui riporto per semplicità espositiva.

La teoria del “#Terraciambellismo” propone un concetto rivoluzionario della forma della Terra, ipotizzando che il nostro pianeta abbia la forma di una #ciambella (o #toroide) con un foro centrale e confutando le balzane ed astruse idee della #terrapiatta o #terrasferica. Queste ultime infatti mai sono state adatte a spiegare tutti i fenomeni che incontriamo nella esperienza mondana ma sono frutto di speculazioni non basate su solide basi scientifiche e oggetto di uso da parte dei poteri forti per ingannare le masse.

Immagine
La terra con il suo satellite

La #Terra è in realtà un toroide, una forma geometrica simile a una ciambella. Questo implica l’esistenza di un grande foro circolare al centro del pianeta, che ha implicazioni uniche per la gravità, il clima, e la navigazione. La forma permette di spiegare tutti i fenomeni noti in maniera chiara ed inequivocabile, ivi comprese le misurazioni effettuate dai #terrapiattisti.

Immagine
Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra.

Il clima su una Terra a forma di ciambella varia notevolmente. Le regioni intorno al foro centrale ricevono meno luce solare, portando a un clima artico, mentre le aree esterne hanno climi più caldi e temperati. i flussi di aria legati ai differenti gradienti di temperatura della atmosfera trovano qui una chiara spiegazione, cosi come i fenomeni relativi quali venti, tempeste, uragani e via dicendo.

Dal punto di vista scientifico occorre analizzare cosa può avere portato alla formazione di un pianeta toroidale.

La Terra toroidale potrebbe essere il risultato di processi cosmici anomali. Ad esempio, durante la formazione del sistema solare, un evento come l’interazione con un campo gravitazionale anomalo o una collisione con un altro corpo celeste potrebbe aver distorto il pianeta.

O in un lontano passato, un campo magnetico estremamente potente potrebbe aver influenzato la materia in formazione della Terra, dando origine alla sua struttura toroidale. Questo potrebbe, per altro, giustificare il forte campo magnetico terrestre.

Immagine
La terra toroidale, col buco in mezzo, nel contesto del sistema solare. si osservi in basso la via birrea, di cui si intravede la bianca schiuma

Questo campo potrebbe aver modellato il nucleo fuso e la distribuzione delle masse terrestri durante la fase iniziale della formazione del pianeta rendendo la terra magneticamente attiva non come, ad esempio, Marte e Venere.

Immagine
Immagine della terra presa dalla superficie lunare dai rettiliani, nel centro visibile il riflesso della terra come appare alla stazione spaziale internazionale

Nei millenni, la struttura toroidale della Terra ha influenzato l’attività tettonica e vulcanica, portando alla formazione di catene montuose e vulcani. Questo ha avuto effetti sulle delle placche tettoniche e sulla formazione dei continenti non spiegabili dal #terrapiattismo e poco credibili se consideriamo la terra un geoide quasi sferico.

Questa teoria, annunciata negli anni 60 dal grande astrofisico Andrej A. Stokazof, non ha trovato però spazio nei canali di comunicazione ufficiali a causa della riottosa stolidità degli astrofisici tradizionali restii a mettere in discussione le loro teorie balzane a seguito del lauti compensi che la NASA ed il NWO fornivano loro per simulare eventi quali l’atterraggio sulla luna.

Foto originale scattata durante la preparazione dello “sbarco” sulla luna

venerdì 9 dicembre 2022

RIP Topis (2020-2022)

è morto oggi il nostro topino bianco.

E si io a 57 anni sto piangendo per un topolino. 3 anni sono tanti, era vecchio lo so, ma fa male comunque.

Riposa in pace e grazie per il tempo che hai speso con noi.

ci manchi.

ciao

mercoledì 19 ottobre 2022

Grafene

MI ero ripromesso niente politica neanche geo, niente polemiche pandemiche. ma oggi ho visto un video che parlava di #grafene e non ho resistito:

Sulle note di tristezza (immensa Ornella Vanoni) … la nuova hit Grafene 😂

https://www.youtube.com/watch?v=cVbK6CkDlTY

grafeneee 🎵
per favore vai viaa 🎶
iniettato a mia ziaaa 🎤
la trasformi in robot 🎙

se ti avvici al 5G puoi star sicuro 🎺
presto le antenne cresceran 🥁
non sei più umano 🎻
ma un soggetto triste e oscuro 🎹
che poi si vaccinerà 📯

la la la la,
la la la la la la la
la la al la la la
la la la la la la la
la la la la
la la la

giovedì 24 febbraio 2022

Ucraina Ukraine

Non sono un esperto di geopolitica, come non sono un esperto di pandemie e quindi mediamente mi asterrò dal fare commenti (pur avendo idee precise in merito) su quello che stà avvenendo in Ucraina cosi come non commento le vicende pandemiche.

Ma so che la guerra fa schifo, fa male e può anche ammazzarti, e so che farà soffrire persone che conosco e a cui voglio bene.

Non posso che sperare per il meglio.

I am not an expert in geopolitics, just as I am not on pandemics. Therefore, I will refrain from making comments (despite having precise ideas about it) on what is happening in Ukraine as I do not comment on the pandemic events.

But I know that war sucks, hurts, and can even kill you, and I know it will hurt people I know and love.

I can only hope for the best.

😔

#ucraina #ukraine #ukrainecrisis #ukraineconflict

giovedì 10 febbraio 2022

L'email security come tecnologia abilitante alla gestione del rischio

Accenture e Proofpoint ti invitano a partecipare al WEBINAR

L’email security come tecnologia abilitante alla gestione del rischio

Analisi delle esigenze tecnologiche, landscape e implementazione

25 febbraio dalle 10 alle 11.30 

Secondo il World Economic Forum, il 95% degli incidenti informatici è imputabili ad errori umani.

Il threat landscape corrente indica chiaramente come sia necessario indirizzare gli strumenti di sicurezza alla protezione degli individui. 

Per questo è indispensabile formare le persone e proteggere il primo vettore delle minacce, l’email.

Un’implementazione efficace richiede un supporto esperto che consenta di massimizzare i risultati dell’investimento.

Accenture e Proofpoint possono supportarvi fornendo la propria esperienza per creare un sistema sicuro.

REGISTRATI SUBITO

Dopo l’iscrizione, riceverai un’email di conferma con le informazioni necessarie per accedere al webinar.

AGENDA

  • Cosa significa difendersi
  • Proteggere il vettore numero 1 delle minacce
  • Email Security Overview
  • Security Awareness Training Overview

Antonio Ieranò – Evangelist-Cyber Security Strategy Proofpoint

  • Real Use cases and implementation: Email Security Gateway

Stefano Pacchioni – Cyber Security Consultant Accenture Security

  • Real Use cases and implementation: Security Awareness Training

Andrea Guerini – Security Associate Manager Accenture Security

  • Conclusioni

Salvatore Torrisi – Managing Director Accenture Security

  • Q&A

Ti aspettiamo!

martedì 8 febbraio 2022

Sicurezza ICT a Roma 16 Febbraio

Edizione particolare della mia newsletter aperiodica

Dopo quasi 2 anni finalmente riesco di nuovo a fare eventi non in remoto a Roma.

Se volete e se siete o passate a Roma magari ci si saluta di persona 😁.

📅 16 febbraio #SicurezzaICT22 🔒

#Roma e in #livestreaming

Implementare sistemi di #security che non comunichino tra loro significa implementare silos che disperdono #dati e non consentono di inquadrare l’esposizione al #rischio.

Vieni a parlarne con Antonio Ieranò, Evangelist-Cyber Security Strategy di Proofpoint e gli altri ospiti dell’evento #phygital dedicato a #dataprotection#privacy e #sicurezzaIT.

Scopri l’agenda completa della giornata ➡️ https://lnkd.in/dEzgPrJM

Ti aspettiamo in diretta!

#cybersecurity #intelligenzaartificiale #ransomware #business #compliance #cyberrisk #phygitalevent

Ciao

Meditate Gente Meditate

giovedì 3 febbraio 2022

SMART LAND Novellara

“autonomia non vuol dire anarchia”

“Accountability, le cose non si cambiano se nessuno prende l’onere del cambio”

ed altro

Grazie ad Energia Media per la finestra

martedì 1 febbraio 2022

Sicurezza ICT: Back to the future

16 Febbraio 2022 alle 09:00

Sicurezza ICT: Back to the Future

https://www.soiel.it/eventi/2022/sicurezza-2022-roma/area-visitatori/agenda/

Utenti e fornitori a confronto per accrescere la security, la compliance e la continuità operativa nell’era digitale

Evento FISICO+WEBINAR

https://www.soiel.it/eventi/2022/sicurezza-2022-roma/area-visitatori/agenda/

Il mio speech:

14.50 Threat Intelligence: la sicurezza come sistema integrato
Oggi implementare sistemi di sicurezza che non comunichino tra loro significa implementare silos che disperdono informazioni preziose e non consentono di inquadrare l’esposizione al rischio nel suo complesso.
Proofpoint propone un approccio olistico e integrato in cui la risorsa da proteggere è l’utente, e capirne l’esposizione al rischio è fondamentale.
Antonio Ieranò, Evangelist-Cyber Security Strategy – Proofpoint Italy

giovedì 27 gennaio 2022

SMART LAND NOVELLARA

Online il video integrale dell’evento realizzato nel Comune di Novellara, un progetto che proietta il territorio verso una Smart Land, che guarda con concretezza al futuro non solo della propria cittadina ma dell’intera area della Bassa Reggiana.

mi si vede al minuto 1 circa 🙂

sabato 24 ottobre 2020

USA presidential debate: perchè sono contento di non essere statunitense

I dibattiti politici per me sono sempre, mediamente, fonte di perplessità ed un poco noiosi, ma vedere i due contendenti alla presidenza degli Stati Uniti d’America in un dibattito è solitamente interessante per definire i contorni politici della contesa…fino a che non è arrivato Donald J Trump e noiosa politica si è trasformata in un gioioso show di nonsense alla Monty Python.

Ho assistito per curiosità al secondo dibattito, dopo aver visto clip e commenti dell’esilarante primo atto, e sono rimasto parzialmente deluso, Donald J Trump si è limitato, forse perchè gli spegnevano il microfono, e non ha dato fondo al suo solito repertorio di sopraffazione linguistica, pur mantenendosi solidamente sull’autocelebrazione, su numeri sparati a caso, sul evitare di rispondere nello specifico a quasiasi domanda in maniera chiara e via dicendo.

In via del tutto generale devo dire che fa sempre piacere vedere come negli USA i concetti di comunismo, socialismo o socialdemocrazia siano assolutamente territorio inesplorato nel reale significato e misinterpretato nel uso (eufemismo per non dire che non ci capiscono assolutamente nulla e li referenziano a mendula canis).

Parte della discussione portata avanti da Trump sulla “socializzazione” della sanità che sarebbe oggetto del progetto di Biden è stata assolutamente esilarante, sopratutto perchè non vivo in quel paese.

Ora da un lato Trump insisteva in un incomprensibile (per chiunque abbia una minima comprensione di cosa sia il socialismo, la sanità americana ed i piani di Biden) riferimento alla “socializzazione” della sanità come obiettivo di Biden, dall’altro sosteneva di avere il solito “beautiful” plan, “tremendous” plan che avrebbe magicamente risolto tutti i problemi lasciando “la botte piena e la moglie ubriaca”.

Ma questo è tipico dell’eloquio Trumpiano, dichiarazioni vuote di contenuto, velate minacce, insulti espliciti, promesse vuote … nulla di nuovo insomma.

Dall’altra parte Biden è riuscito non mandare a quel paese la sua controparte (io non ci sarei riuscito) mantenendo il solito stile un po dimesso e non sora le righe, insomma da politico normale e senziente.

La tragedia di valutare positivamente la “normalità” di Biden nei confronti dell’atteggiamento fuori dalla realtà di Trump rende bene la idea del tragico stato della situazione politica negli USA di oggi.

La polarizzazione che il presidente ha portato, alimentata da insulti, riferimenti a fantomatici scandali legati ad Obama, Clinton e Biden (tipo Bibiano?) promesse vuote, bugie inutili e ridicole (ci si ricordi la ridicola discussione sul numero di persone che avevano seguito il suo insediamento), la implicita approvazione di derive complottistiche come QAnon, i riferimenti di sostegno all’ultradestra ed al suprematismo bianco, ed un ego di dimensioni abnormi ha reso gli stati uniti un posto molto più oscuro di prima.

Del resto cosa aspettarsi da uno che sostiene di essere “la persona più umile che ci sia, nessuno è più umile di lui … (cercatelo lo ha detto davvero in una intervista).

La gestione della pandemia è stata oggettivamente carente, e il messaggio antisceintifico è stato sempre un cavallo di battaglia di questa amministrazione, ancora mi chiedo come Fauci non abbia cercto di strangolare la gente li in giro…

La discussione in merito è stata al solito apologetica lato Trump che ha affermato che nessuno avrebbe fatto meglio di lui (se non forse Gallera & Fontana) e che tanti leader mondiali lo chiamano per congratularsi… ora chi siano questi leader (a parte i succitati Fontana & Gallera), mentre Biden ha solo detto che si sarebbe riftto alla cienz e di usare le mascherine, che nell’america di Trump è un messaggio disruptive.

Altro argomento discusso, l’immigrazione, ha visto ancora una volta Biden concreto e addirittura capace di scusarsi per passate politiche errate, mentre dal lato di Trump ancora una volta si sono stati i soliti riferimenti a questi immigrati con basso IQ, ladri, violentatori etc etc… oltre a negare la faccenda dei 500 minori separti dai loro familiari rimandati oltre frontiera ed irrintracciabili lasciandoli virtualmente orfani, dicendo che erano entrati senza parenti portati da coyotes e trafficanti (falso) e che comunque sono trattati benissimo (come se avere vicino i genitori fosse un di cui). Anche su questo poi il dare la colpa alla precedente amministrazione per avere creato i centri di detenzione è stata la solita chicca, insomma la colpa è di chi ha fatto il martello, non di chi lo usa impropriamente.

Tra bassi e bassi le quasi due ore sono passate senza nessun acuto ma,in compenso, nessun abisso. Se eccettuiamo il momento di crisi di Trump quando Biden ha fatto esercizio di leggera ironia lasciando la controparte interdetta ed incapace di replicare.

Nella domanda finale del dibattito presidenziale, a Trump e Biden è stato chiesto di esprimere ciò che avrebbero detto il giorno dell’inaugurazione agli elettori che non sostenevano le loro candidature.

Trump ha concentrato le sue osservazioni sull’economia e ha pubblicizzato teoretici bassi tassi di disoccupazione in una varietà di dati demografici.

“Dobbiamo fare in modo che il nostro paese abbia un totale successo come lo era prima della peste che arriva dalla Cina”, ha detto.

Trump ha affermato che prima che la pandemia di coronavirus devastasse l’economia degli Stati Uniti, i democratici “volevano unirsi” (non so cosa volesse dire)

“Il successo ci unirà”, ha detto. “Siamo sulla strada del successo”.

Trump ha avvertito che se Biden verrà eletto, “ci sarà una depressione come non si è mai vista”.

Biden, nel frattempo, ha detto che sarà un presidente che rappresenta tutti gli americani, compresi quelli che non hanno votato per lui, e ha detto che metterà “la scienza davanti finzione” e “la speranza davanti alla paura”.

“Sceglieremo di andare avanti perché abbiamo enormi opportunità, enormi opportunità per migliorare le cose”, ha detto. “Possiamo far crescere questa economia, possiamo affrontare il razzismo sistemico e allo stesso tempo possiamo assicurarci che la nostra economia sia gestita, spostata e motivata dall’energia pulita che crea milioni di nuovi posti di lavoro. Questo è il fatto.”

Biden ha ribadito che il “carattere di questo paese” è al ballottaggio.

“Decenza, onore, rispetto, trattare le persone con dignità, assicurandomi che tutti abbiano una possibilità pari, e farò in modo che tu lo ottenga”, ha detto.

Insomma anche nei commenti finali si è marcata una differenza notevole, in particolare ancora una volta mentre Trump non rispondeva alla domanda o la “reinterpretava” in maniera , Biden indirizzava la risposta esattamente nei termini che la domanda richiedeva.

Sarò sincero, Biden non mi fa impazzire, non ha l”energia e l’eloquio di Obama, ma nei confronti di Trump è un momento di fresca tranuillità.

Quello che mi rimane alla fine è un dubbio, come ha fatto il GoP a ridursi cosi, che fine hanno fatto i valori che il partito repubblicano rappresentava? La “modernizzazione” estremistica che ha subito il partito repubblicano è francamente inquietante.

E lo dico da esterno che trovava nel partito repubblicano comunque una idea politica spesso sensata e coerente, sovente più che nel lato democratico (ovviamente tenendo presente che da europeo trovo che i nostri amici d’oltreoceano spesso siano assurdamente incomprensibili).

Non ho mai voluto essere americano, e giusto per chiarire, quando avrei potuto ho scelto con mia moglie l’europa e l’italia, e oggi come oggi l’idea di essere li mi terrorizzerebbe ben più di quanto mi preoccupi essere qui.

lunedì 7 settembre 2020

Vatti a fidare di quello che leggi.

Ennesima inesattezza della stampa sul covid? …

Inciampo in un tweet:

“All media in #Italy are reporting that the Oxford COVID19 vaccine trial will end in one month and that the vaccine will be distributed from November. Interesting as I’m working for this trial and this is complete news to me… “

estratto dal tweet di Andrea Mazzella

Opperbacco, vuoi dire che la notizia riportata qui potrebbe essere non esattissima?

Come dire che, ancora una volta, sembrerebbe esistere, ma è una ipotesi che non condivido, una certa distanza tra quello che si scrive ed i feedback relativi della realtà oggettiva.

Insomma non è che ultimamente i media nazionali diano luminosi esempi di precisione, per carità gli errori ci stanno tutti, ma su alcuni argomenti un poco più di attenzione non guasterebbe.

Ora capisco che se vi sono esigenze che chiedono voler girare la realtà percepita verso una sponda o l’altra dell’arco partitico ( – la politica è un’altra cosa -) ci può stare che una notizia non sia completamente vera, ma in linea di massima mi aspetterei che se c’è pioggia si riporti pioggia, a meno che non sia Trump a parlarne.

(se vedete nella affermazione una sottile vena di sarcasmo, non sbagliate, :-))

Ne abbiamo visto in questi ultimi tempi di tutte le fogge ed i colori: dai cani mangiati dai migranti musulmani scappati da un centro di accoglienza, alle malefatte del sindaco renzista di Bugliano le stupidate si moltiplicano.

E poco vale far notare che forse se uno sapesse quello che scrive saprebbe che la carne di cane è impura tanto quanto quella di maiale per i musulmani, e quindi la cosa è inverosimile, o che bugliano non esiste e quindi le azioni del fantomatico sindaco forse sono non veritiere.

Poi sia chiaro tutti sanno che i comunisti mangiano i bambini, e quindi sono ontologicamente colpevoli, Bibbiano ne è la dimostrazione, indipendentemente dalla realtà di come si sono svolte le cose.

https://www.wired.it/attualita/politica/2019/07/22/bibbiano-propaganda-destra-ossessione-pizzagate/

L’uso delle notizie non è nuovo a manipolazioni o semplici calcoli di vendita, ma un minimo di attinenza alla realtà non sarebbe poi da buttare via, o chiedo troppo?

Capisco che il mestiere del giornalista sia difficile, ma fare un controllo delle fonti sembra brutto? Voglio dire ci provo io nel mio blog o nei miei post su linkedin, tutto sommato è fattibile anche per un professionista della comunicazione.

A meno che il professionismo in termini giornalistici si estrinseca nello scrivere su argomenti di cui si sa poco o nulla e per i quali non occorre nessuna verifica, un minimo di presa di responsabilità dalla corporazione non guasterebbe (e magari qualche “mea culpa”)

Il sensazionalismo per vendere non è una novità, è sempre esistito, ma tra clandestini che mangiano i cani

prostatiti polmonari di noti imprenditori,

https://www.fanpage.it/attualita/briatore-santanche-fa-chiarezza-coronavirus-no-e-stato-ricoverato-per-prostatite/

scoop sul renzista sindaco di bugliano che ritira la chiave della città a Bocelli,

candeggine curative, e vaccini che escono a loro insaputa forse si crea più confusione che altro.

Di ‘sto passo mi sdoganano negazionisti, terrapiattisti, novax e QAnon

Se serve a vendere buon per loro, ma il giornalismo è cambiato?

Creative concept of manipulation with coronavirus. Hand holds strings for manipulation. The hand controls the Covid19 miniature with strings on a dark foggy background. Selective focus

Sui vaccini invece forse avrebbe più senso leggere, ma lo so non è un giornale, è una università, robe tipo questa:

https://ilbolive.unipd.it/index.php/it/news/pericolosa-corsa-verso-vaccino

So che non fa bello sentirsi dire che la corsa al vaccino sta presentando dei rischi e che la fretta non è figlia della precisione. Ma, salvo voler essere contemporaneamente novax, antiscienza e sostenitori del vaccino anti-covid, forse in questo ambito un minimo di coerenza sarebbe salutare.

Ora chi si occupa della cosa tecnicamente, i professoroni, gli scienziatoni, gli intellettualoni direbbe qualcuno, sostiene che i trial di fase 3 siano fondamentali al bilancio rischi benefici del vaccino e che quindi occorre aspettare nonostante sparate politiche e giornalistiche che dicano che il miracolo è dietro l’angolo.

Per altro continuano ad uscire notizie sul fatto che i paesi si spiano mutuamente per il vaccino, indice chiaro di dubbi su una risoluzione rapida. Se il vaccino fosse pronto lo spionaggio non avrebbe senso, a meno che la fretta sia foriera di vaccini non sicuri…

A già sto facendo un legame tra eventi, non si fa, non è educato, poi sembra che la realtà debba essere analizzata nella sua complessità.

Chiedo scusa.

Insomma se il mondo dei media facesse del fact check e del controllo delle fonti un esercizio standard forse vedremmo meno minkiate scritte, ma fino a che l’uso strumentale della notizia serve a contentare la platea o sostenere le vendite può essere che la cosa continui.

E gli esempi potrebbero continuare, dalle assurdità pro “immuni” la app che miracolosamente con la sola imposizione delle mani sa chi è infetto e chi no anche senza test medici, a distanze di sicurezza variabili in funzione delle esigenze di logistica il bestiario è lunghissimo. E i media rilanciano spesso acriticamente.

Certo che se ci può consolare non è che altrove le cose siano messe meglio, Da politica di destra e sinistra, a media piu o meno schierati l’outlook non è proprio dei migliori.

Nel frattempo Erdogan affossa la sua economia ma mette i carrarmati al confine con la Grecia (per gli amanti dell’uomo forte al podere, giusto per vedere i risultati dell’approccio)

Mal comune…

yahoheho

martedì 18 agosto 2020

Certe elezioni spaventano più di altre.

Immaginatevi un paese moderno dove il presidente a ridosso delle elezioni inizia a dire che

  1. non riconoscerà la vittoria dell’antagonista
  2. mette in discussione con largo anticipo l’eventuale risultato se l’elezione si basa su un meccanismo che renderebbe i votanti della controparte più propensi a votare
  3. nonostante lo sviluppo incontrollato della pandemia continua a dire che va tutto bene
  4. a fronte di milioni di contagiati se la prende con app internet
  5. da la colpa di tutto o ad un paese orientale o al presidente che lo ha preceduto.
  6. dichiara pubblicamente che non chiederà scusa mai anche se in torto perchè non la sua tecnica negoziale…
  7. derubrica proteste e tensioni popolari come una attività di lazzaroni e criminali
  8. ….

Di che paese si tratta? Mi direte chiaramente la Bielorussia di Lucashenko…l’ultimo dittatore europeo.

Invece no, si tratta del presidente dello stato più armato ed economicamente più potente del mondo Donald J Trump.

Le prossime elezioni presidenziali stanno già producendo distorsioni alla tradizione democratica degli stati uniti che saranno difficilmente riducibili a breve, ed i danni provocati alla immagine del paese, ed alla rule of law internazionale rimarranno per parecchio.

Pur non essendo elezioni del mio paese, mi spaventano per pe possibili ripercussioni globali, e le tensioni che esploderanno a breve.

La ricerca spasmodica di un approccio tattico che mascheri le evidenti mancanze della amministrazione americana, quantomeno sul fronte covid ha portato gli Stati Uniti a cercare una narrativa in cui la Cina è la fonte di ogni male.

La dinamica politica Americana ha sempre avuto bisogno del cattivo di turno, non essendoci più la USSR a disposizione nel tempo si è usata Cuba, per poi passare allo scacchiere medio-orientale e ai movimenti fondamentalisti islamici, per non mancare l’Iran ed, ovviamente la Cina. Il tutto condito spesso, per l’appetito dell’opinione pubblica, con assunzioni abbastanza fantasiose. Si pensi alle accuse di lungo corso verso l’Iran (sciita) di fomentare e finanziare il terrorismo sunnita.

Sotto elezioni è normale che un atteggiamento tattico legato alle dinamiche politiche interne prenda piede, ma i 4 anni dell’amministrazione Trump sono stati dedicati, in larga parte, a tatticismi di breve respiro orientati a tenere in piedi una infinita campagna elettorale i cui capisaldi sono stati:

la demonizzazione della amministrazione precedente

la demonizzazione di qualsiasi forma di critica, anche interna.

la retorica della grandezza indipendentemente dalla realtà

A questo si aggiunge un culto della personalità che non si era ancora visto negli stati uniti e che ricorda certi comportamenti latinoamericani.

Del resto sin dall’inizio la presidenza Trump ha significato una modalità di comunicazione particolare:

Dalla folla inesistente alla sua inaugurazione al sole che è apparso quando lui ha iniziato a parlare gli aneddoti sono infiniti.

E le sue interviste epiche sotto molti aspetti sono state oggetto di dibattito (ed ironia) da parte di molti detrattori. L’ultima che mi viene in mente effettuata da Jonathan Swan per Axios è terrificante, considerando il potere del soggetto di cui parliamo.

https://www.youtube.com/watch?v=YR-e2NHiFTU

Dati forniti casualmente, riferimenti sbagliati, statistiche insensate e risposte non congruenti ne sono stati il leitmotiv. 

Ma qualsiasi fact check sulla sua figura viene considerato dai suoi sostenitori un affronto.

Ora non ho dubbi che il lettore che si senta apparentato a quello specifico movimento político si sentirà indignato e pronto all’insulto, e non è certo a loro che rivolgo il mio pensiero, sarebbe fatica sprecata.

Il motivo del mio timore però è legato non tanto agli attacchi tattici contro TikTok o il sostenere che tra i suprematisti bianchi vi siano anche brave persone. Sono questioni su cui si può opinare politicamente certo ma non mi spaventano. Il punto principale è la ricerca da parte della destra Trumpsta di una ragione di scontro che giustifichi eventuali azioni di forza in funzione di una possibile sconfitta elettorale o di proteste a seguito di una vittoria.

Le rivolte legate alla morte di George Floyd sono state un banco di prova interessante, per la prima volta sul suolo statunitense si sono visti agenti federali senza riconoscimenti ed insegne effettuare arresti arbitrari largamente documentati (e negati o minimizzati dalla amministrazione). Una cosa del genere ce la aspettiamo in molti paesi latinoamericani, o in Bielorussia ma non sul suolo degli Stati Uniti.

La radicalizzazione dello scontro e l’uso della forza diventa preoccupante se si analizza un contesto dove assistiamo al sistematico attacco verso le modalità di voto che tengano conto delle difficoltà legate al covid19. Non occorre essere un genio per capirne i due sostegni prncipali:

Da un lato è allineato alla narrazione anticovid della amministrazione (non è il solo,da Bolsonaro a Lukashenko i negazionisti abbondano da tutte le parti) dall’altro è una operazione che va a colpire la fascia di popolazione più cauta sulla pandemia che, guardacaso, è principalmente non trampista.

l’attacco corrente verso il mail ballot e, contestualmente, il servizio postale americano ne sono una chiara dimostrazione.

é evidentemente una mossa tattica, cpol completo disinteresse delle conseguenze a medio e lungo termine, e al contempo apre scenari preoccupanti.

  1. Supponiamo che Trump non vinca le elezioni effettuate col mail ballot in grande quantità: la polemica costruita in questo momento contro il mail ballot gli darebbe adito a gridare ai brogli come conferma di quanto sosteneva prima delle elezioni. Se la sua reazione fosse di non riconoscere l’esito una deriva violenta è uno scenario non secondario. La domanda sarebbe dove si pongono le forze armate (ed in particolare la guardia nazionale) di fronte ad un confronto tra un presidente eletto e un 2ex” che non ne riconosce l’esito.
  2. Supponiamo ora che Trump vinca le elezioni effettuate col Mail Ballot, alla luce degli attacchi al servizio postale non è improbabile che una fetta della popolazione si senta defraudata ed esacerbi la protesta, che verrebbe probabilmente sedata con la forza. Non esistono precedenti che ci indichino che Trump sia disponibile a negoziare sulla sua assolutezza.
  3. Supponiamo quindi che Trump non vinca le elezioni senza mail ballot, in questo scenario persino per Trump sarebbe difficile giustificare il non riconoscimento del vincitore. Con un ma, in passato Trump ha espresso più volte teorie cospirazioniste secondo cui i democratici avevano barato facendo votare cadaveri, clandestini, spostando gente da contea a contea per votare più volte e via dicendo. Ovvio il tutto senza uno straccio di prova, evidenza o risultanza statistica, ma questi sono elementi che non interessano ne a Trump ne al suo elettorato.
  4. Supponiamo infine che Trump vinca le elezioni senza mail ballot, siamo in una situazione simile al punto 2, ma con tensioni estremamente più forti dal momento che la controparte potrebbe realmente sentirsi in uno scenario di tipo Venezuelano. n questo caso la violenza bipartisan sarebbe estremamente probabile.

Questa situazione negli Stati Uniti non ha precedenti, questo livello di radicalizzazione e il disprezzo delle regole della convivenza civile mostrati da Trump ed il suo entourage sono unici.

Purtroppo fare previsioni è difficile, anche perchè non è semplicissimo decifrare cosa vuole o dice trump, per capirlo guardatevi questo video

https://www.youtube.com/watch?v=1FSqOtGz5vI

Spero che il tutto si svolga nel migliore dei modi, ovviamente, ma al momento l’outlook non è proprio dei più rosei.

mercoledì 12 agosto 2020

Analfabetismo di ritorno, funzionale o semplice ignoranza delle basi?

Allora metti caso che ti imbatti in un articolo di giornale che parla di concorsi con domande impossibili per dirigenti:

https://torino.corriere.it/cronaca/20_agosto_11/concorso-dirigenticon-domande-erratepassano-47-700-6acef890-db34-11ea-b256-984eb17d7773.shtml

di cui un paragrafo mi balza all’occhio:

«Domande formulate in maniera errata»

La gara parlava di 100 ammessi, e invece ne sono passati solo 34: questo perché, comunque, c’era una soglia minima di 36 risposte giuste. I preselezionati, poi, sono diventati 47, quando la società che si è occupata del bando ha ammesso uno spiacevole errore: «Molte domande erano formulate in maniera errata». E così, sul sito del Comune è riapparsa una nuova graduatoria nata seguendo una logica difficile da comprendere: ogni quesito scritto in modo sbagliato è stato «abbonato» ai partecipanti, come se avessero risposto in modo giusto.

Ti chiedi giustamente come sia possibile costruire un concorso in questa maniera, che rende impossibile l’accesso ai più.

Ovvio pensi male di chi a creato il formulario del concorso.

Poi mi imbatto in un thread su twitter interessante:

si parla della cosa mettendo in luce le domande sbagliate…e li mi parte lo sconforto.

Aspetta la domanda delle mucche e le galline diventa un problema irrisolvibile?

Considerando che quasi tutti dovrebbero sapere che le galline di zampe ne hanno 2 e le mucche 4 e che il totale delle bestie è 60 ed il numero di zampe è 172 non mi sembra proprio irrisolvibile.

Così ad occhio si richiedono competenze da terza media.

Per altro la soluzione era presente in un pool di risposte ed almeno una era ovviamente impossibile:

Quindi alla peggio facevi 2 prove (3 se proprio sei a zero) per trovare il risultato persino senza saper fare un sistema di equazioni di primo grado a 2 variabili.

Capisco come la difficoltà fosse estrema, non tutti hanno familiarità con polli e mucche.

Probabile immagine di gallina nella testa di alcuni aspiranti dirigenti della PA.

Non pago l’estensore di questo difficilissimo test pone una questione di, udite udite, fisica.

Ora non ho idea di quale fosse la domanda impossibile di informatica, ma quello di fisica ancora una volta mi stravolge per la complessità. Insomma trasformare metri in centimetri è lavoro da fine ingegnere meccanico. sigh.

E poi diciamocelo in un atto ufficiale una parola come fulcro… ma l’educazione dove è finita? Il turpiloquio è stato sdoganato così senza colpo ferire?

La domanda che mi pongo, da profano, è se queste possono essere considerate questioni da considerare come elementi di conoscenza generale.

Matematica e fisica da terza media evidentemente non lo sono, ma il sospetto è che non siano considerati elementi di cultura generale proprio la matematica e la fisica.

Mi chiederei allora cosa sia la cultura generale…perchè ho l’impressione che se si facessero domande sulla nostra costituzione i risultati non sarebbero poi diversi.

Paradossalmente il problema del test avrebbe punto essere il fatto che ci fossero 60 domande in 60 minuti, se vogliamo anche contestare che non c’era un foglio bianco per conti o note. Ma pensare che quei quesiti siano difficili mi spaventa.

Ecco un evento come questo esemplifica cosa vogliano dire analfabetismo funzionale e di ritorno. Spesso sembrano parole vuote o marketing político salvo poi vedere nei fatti cosa significhi, possibile che così tanti candidati abbiano trovato due domande di una banalità sconcertante (parliamo il livello tecnico richiesto per passare la terza media) un ostacolo?

Stiamo parlando di dirigenti, gente che dovrebbe essere responsabile, capace di pensiero critico, problem solving… o forse il compito di un dirigente è altro?

mi posso preoccupare.

sabato 14 dicembre 2019

Piazze, Sardine, Sinistra, Salvini e Salviniani

People gather in St. John at the Lateran Square for a demonstration of the “Sardines”, an Italian grass-roots movement against right-wing populism, in central Rome, Saturday, Dec. 14, 2019. (ANSA/AP Photo/Gregorio Borgia) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.]

La manifestazione in piazza San Giovanni a Roma ha raccolto, secondo la questura, 200.000 presenze.

Una notevole quantità di gente per una serie di manifestazioni che stanno, pacificamente, invadendo le piazze italiane, una volta tanto senza eccessi, insulti gratuiti e violenze varie.

Sono oramai poco attento alla politica di oggi, principalmente per due motvi:

  1. non mi ci riconosco
  2. non vedo nei vari rappresentanti il senso politico della loro esistenza se non il mero controllo del potere.

Ma confesso che il movimento delle sardine mi incuriosisce, e trovo particolarmente divertente poi lo scambio di acredini spesso senza senso che si sviluppa al seguito su twitter

Non nascondo che la parte genericamente più divertente è legata ai commenti acidi, cattivi, se non volgari di coloro che a questo movimento associano quanto di peggio possa esistere: l’essere anti-Salvini come se fosse un reato di lesa maestà.

Pensandoci bene le sardine fanno del male più alla sinistra che alla lega, i cui sostenitori sono impervi a qualsiasi commento critico partendo dall’assunto che se non la pensi ESATTAMENTE come loro sei di sinistra, quindi comunista (sic!) e quindi, come lessi recentemente su un thread su Linkedin cui ho partecipato, tutti coloro che si riconoscono nella sinistra sono intrinsecamente estremisti e folli.

(PS: ovviamente invece a destra, sosteneva la mia controparte, si era concreti ed il numero di estremisti era una risibile minoranza)

La “destra” attuale di Salvini e Meloni, per intenderci, ha un approccio pragmatico alla realtà della comunicazione: si dice cosa serve per acquisire il potere indipendentemente da eventuali costrizioni etiche o morali. E fanno uso di tutti i costrutti linguistici e comunicativi classici per muovere le masse.

Che poi molti discorsi siano antiscientifici (tipo la negazione del global warming) anti economici (mescolando cause ed effetti, millantando miracoli tutti da dimostrare come oggetti consolidati) e orientati a trovare un nemico cattivo per definizione (la trinità demoniaca: Sinistra, Europa, Migranti) poco importa. Non rientra nei parametri di una corretta comunicazione o di un pensiero politico lineare l’esigenza di muovere le masse.

Del resto mentire su dati o usare fantasiose reinterpretazioni della realtà (ricordo un thread secondo cui lo stato del Mose è colpa di Cacciari) non è un problema, di conseguenza qualsiasi mezzo è lecito; si veda la saga di Salvini e la Nutella, ovvero come rimettersi in cima alle liste di preferenza social indipendentemente dal contenuto espresso. La visibilità è potere, da qui la ricerca costante ed assoluta, in barba a qualsiasi eticità del contenuto.

Ma per quanto vuoti, disprezzabili, spesso alieni alla costituzione (di cui Salvini ha spesso dimostrato una non conoscenza che confina con la noncuranza, persino durante i suoi ruoli istituzionali) siano i contenuti espressi dalla destra sono contenuti.

Di fronte a contenuti discutibili la sinistra ha opposto il nulla, un nulla che viene però da un problema profondo: la completa assenza di una idea politica alla base.

Matteo Renzi, volpone astuto, lo aveva capito e aveva, all’inizio, fatto per la sinistra quello che Salvini fa per la lega, svuotare i contenuti e apparire. Alla fine in un paese che ha i più alti tassi di analfabetismo funzionale e di ritorno di europa parlare sui contenuti è inutile.

Vuoi mettere presentare il MES come un tentativo di rendere l’italia schiava delle banche tedesche e proporlo al voto popolare? Il popolo è sovrano anche quando non ha idea di cosa sta votando e se obietti che forse sarebbe opportuno sapere concretamente su cosa si vota sei antidemocratico, comunista, anti-italiano etc etc. etc..

Ma Renzi è l’espressione di una sinistra vuota di idee se non generiche affermazioni di principio che poi non trovano sponda in nulla di concreto. Non mi stupisco quindi del suo spostamento a destra per raccogliere la bandiera caduta di Forza Italia.

E l’oblio sembra essere la sorte di Forza Italia, che una volta privata della istrionica verve di Berlusconi (che sapeva come apparire, come far la vittima,come presentarsi a volte come il santo ed a volte come il diavolo a seconda della opportunità) non trova appeal sul grande pubblico, mica possono parlare di cose concrete come progetti o gestione della res publica.

Nella vuota assenza di idee una volta sparito il faro, ci si consegna all’oblio.

Le sardine dovrebbero essere il campanello di allarme per una classe politica di destra e di sinistra (come in parte lo fu il movimento 5stelle prima delle derive parlamentari) priva di idee e contenuti.

Le sardine non sono l’anticorpo a chi, in possesso di verità assolute e quindi indiscutibili come molti leghisti pensano di avere, è impermeabile al confronto (se non in termini di forma di sicuro in termini di sostanza, tutti si dicono democratici senza poi spesso sapere di cosa stanno parlando) ma a quella classe politica che facendo dichiarazioni di appartenenza di parte (ed in particolare la sinistra) evita però di dire quale sia la parte cui appartiene per poter non esprimere contenuti ed idee.

Il risultato di questo è che alla fine chi si avvantaggia di più sarà chi “urlerà” di piu, ed in questo Salvoni è un maestro.

Non ho, purtroppo, dubbi che alle prossime elezioni finirà con una vittoria di Salvini/Meloni, non sono sicuro che sia un bene per l’italia ma incomincio a pensare che sia quello che gli italiani si meritano. Sarà la vittoria della destra? Non di sicuro una destra democratica, libertaria, laica e pluritaria quindi non saprei categorizzarla.

Speriamo che le sardine sopravvivano per ridarci una boccata di ossigeno.

venerdì 30 marzo 2018

Buona Pasqua - Happy Easter

Buona Pasqua a tutti

Happy Easter to you all

giovedì 19 maggio 2016

Ciao Marco!

E' morto Marco Pannella. Aveva 86 anni. Renzi: "Leone della libertà". Vaticano: "Stima per il suo impegno generoso"

Qualche volta bisogna ammetterlo, certi personaggi non sono come gli altri, hanno la capacità di segnare la cultura di un paese in maniera indelebile. Marco pannella è deceduto oggi. Un combattente, uno che ci credeva fino in fondo.

Magari potevi non essere d’accordo con le sue battaglie, ma credo che in pochi abbiano il coraggio dimostrato da questo leone della politica. Uno che si è speso senza tregua fino alla fine per le sue idee; idee di libertà, giustizia ed uguaglianza, non dimentichiamolo.

Verrà forse ricordato per la sua battaglia vittoriosa per il divorzio, o per le mille battaglie successive, ha meritato il rispetto di amici e nemici, preferisco ricordarlo come esempio di onestà intellettuale, coraggio ed onore.

Ciao Marco, grazie.