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venerdì 4 marzo 2022

Avviso ai naviganti

Avviso ai naviganti:

data la situazione corrente di guerra in corso, residuo pandemico, il carico di lavoro e la mia personale condizione oncologica ed ontologica (non è un errore di battitura, mi hanno tolto un tumore al colon ad inizio anno ma non mi va di parlarne e ho troppo da fare, ma va bene scherzarci sopra) ho ridotto drasticamente lo spazio per la pazienza quindi:

1) cercherò di non entrare nel merito delle questioni geopolitiche e\o pandemiche e\o socio-economiche correnti, fattasi eccezione per l’uso, garantito dalla costituzione, di sana ironia e malcelato sarcasmo di fronte ad evidenti baggianate. Quindi non escludo innoqui perculamenti, che non significano necessariamente un giudizio morale negativo nei confronti del perculato.😎

2) ho pazienza limitata, chi non accetta il lazzo (che in italiano potrebbe essere tradotto come “scherzo”) e si offende o, analogamente, usa l’ingiuria e l’offesa per sostenere le sue posizioni nei miei confornti, potebbe finire bloccato. Non per colpa sua, ma per la mia lungimirante esigenza di proteggere le mie comunicazioni in periodo di scarsa pazienza.

3) le mie comunicazioni aperiodiche potrebbero essere ancora più aperiodiche del solito, abbiate pazienza.

4) ho comprato un ampli per chitarra nuovo, e quindi potrei decidere di impegnare un poco del mio poco tempo libero su cose ben piu importanti che dissertare sulle vicende del globoterraqueo.

5) ricordatevi che il mio approccio “non ti considero cretino per le cose che dici, ma considero che dici certe cose perchè sei cretino” vale sempre anche e sopratutto per me stesso, figuriamoci per gli altri.

6) se non mi conosci, non sai la mia storia o le mie esperienze prima di fare commenti almeno va a vedere la mia bio, che non riporta tutto ma almeno un minimo dovrebbe farti capire chi chi parli cosi risparmiamo entrambi tempo ed energie.

7) se pensi che mi possa sentire intimidito per il tuo ruolo o supponenza, magari ti stai sopravvalutando un poco troppo, ma non per te… è che ho ben altre cose più impellenti di cui preoccuparmi.

8) se ti ho già bloccato (successo 2 giorni fa l’ultimo caso) non vedrai questo messaggio, ma eventualmente chiedi a qualcuno di leggertelo 😂🤣

9) Se non riesco a rispondere a messaggi o post in tempi accettabili è a causa dei punti 1-8.😋

10) comunque sia voglio bene e rispetto la maggior parte di voi, anche se non tutti 🤣😂😋

ed anche oggi ho fatto un decalogo, spero che Alessandro apprezzi lo spirito evangelizzatore che mi pervade.

Notice to sailors:

given the current in-progress war situation, pandemic residue, the workload, and my personal oncological and ontological condition (it is not a typo, they removed a colon cancer at the beginning of the year, but I don’t want to talk about it, and I too much to do) I drastically reduced the space for patience so:

1) I will try not to enter into the merits of current geopolitical and/or pandemic and/or socio-economic issues, except for the use, guaranteed by the constitution, of healthy irony and ill-concealed sarcasm in the face of blatant nonsense. So I do not exclude harmless percolations, which do not necessarily mean a negative moral judgment towards the percolated

2) I have limited patience; those who do not accept the joke (which in Italian could be translated as “joke”) and are offended or, similarly, use insult and offense to support their positions against me could end up blocked. Not his fault, but my far-sighted need to protect my communications in times of lack of patience.

3) my aperiodic communications could be even more aperiodic than usual, be patient.

4) I bought a new guitar amp, and therefore I might decide to spend some of my little free time on things much more critical than disserting on the events of the globe.

5) remember that my approach, “I do not consider you stupid for the things you say, but I consider that you say certain things because you are stupid,” is always valid also and above all for myself, let alone for others.

6) if you do not know me, you do not know my history or my experiences before making comments. At least go and see my bio, which does not report everything. Still, at least a minimum should make you understand who you’re talking to so we both save time and energy.

7) if you think I may feel intimidated by your role or arrogance, maybe you are overestimating yourself a little too much, but not for you … it’s just that I have much more urgent things to worry about.

8) if I have already blocked you (it happened two days ago in the last case), you will not see this message, but possibly ask someone to read it to you 😂🤣

9) If I can’t reply to messages or posts at an acceptable time, it is because of points 1-8.😋

10) however it is, I love and respect most of you, even if not all 🤣😂😋

and even today, I made a decalogue; I hope Alessandro appreciates the evangelizing spirit that pervades me.

#vaccatadellasera #quellidelfascicolop

martedì 24 agosto 2021

bye bye 55, e da domani 56

E sono 56 – I reached 56

Ok, lo ammetto, oggi è il mio ultimo giorno da 55enne, da domani si sblocca il livello 56.

Se tra le cose buone di questo traguardo è che lo ho raggiunto, vi è anche il fatto di non essere obbligato a fare sunti o valutazioni della vita sin qui trascorsa, queste cose le lascio ai cinquantenni che ancora si credono giovani 🙂

Tra le cose cattive c’è che da domani, nei selettori dell’età delle ricerche online, sono definitivamente in area senior (di solito il limite superiore è 55) e quindi da domani mi devo aspettare marketing dedicato a montascale, dentiere, pannoloni e via dicorrendo.

L’unica cosa che probabilmente non cambierà è il phishing e lo spam a sfondo dating, che comunque da una certa soddisfazione visto il mumero di gente che mi vuol regalare soldi e il numero di donne che mi cercano e che abitano qui vicino (e dire che non me ne sono mai accorto).

Che cosa è cambiato tra questo compleanno ed il precedente

Sebbene non debba fare valutazioni viene spontaneo fare distinzioni tra il me a 55 ed il prossimo me a 56. E devo dire che non ci vedo differenze di sorta, non almeno sostanziali.

Certo la psoriasi è sempre li con effetti anche fastidiosi (leggasi fimosi, cisti ed altre amenità), il mal di schiena aumenta e, stranamente, non divento più atletico neanche dopo intense sedute sul divano di fronte a qualche sport.

Arrivo quindi a questo fine 55 con qualche difficoltà. A parte il fisico che non regge più come una volta (da lanciatore di coriandoli professionsita adesso al massimo posso essere hobbista) adesso dovrei iniziare a fare attività fisica dedicata, come dare una occhiata ai cantieri con le braccia dietro la schiena.

Raccolgo le info e mi reparo per gli allenamenti.

Ad onor del vero devo anche dire che lo snooker in TV non è proprio il massimo per incrementare la forma fisica, ma almeno vedere AEW e WWE mi ricorda i bei tempi quando mi divertivo anche attivamente. Ovviamente sempre seduti sul divano.

Dal punto di vista sportivo i 55 mi hanno regalato l’europeo, 40 medaglie alle olimpiadi, non che io abbia meriti di sorta, ma almento alcuni pezzi li ho potuti vedere in 4K, il che dovrebbe darmi un plus sugli allenament no? 🙂

Per il resto non ci sono state grandi cose, e non ho proiezioni particolari per i miei 56. Non vedo un aumento ne di intelligenza da parte dell’umanità ne di un aumento di tolleranza mia a fronte di affermazioni deliranti di “coloro che sanno”:

cosa penso di voi, si anche di te!
  • complottisti,
  • novax,
  • terrapiattisti,
  • ditttaturasanitaristi,
  • grenpassshoahisti,
  • nomascherinisti,
  • sinistristi,
  • destristi,
  • quellideipoterifortisti,
  • quelli che lo dice quel premio nobel e quindisti,
  • antiscientisti e scientisti,
  • virologisti,
  • allenatoristi,
  • epidemiologisti da tv o social

Un anno di pandemia, pandetua

La pandemia non ha aiutato la mia ricerca di relazioni sociali, ma devo dire che almento lo scorso 16 settembre ho festeggiato con #quellidelfascicolop il grido

se non sapete cosa si festeggi il 16 settembre non vi preoccupate, si tratta di una festa Messicana quindi non siete tenuti a saperlo, anche se il saperlo vi farebbe onore.

l’autore

Come tutti i momenti di crisi però la pandemia ha mostrato il peggio ed il meglio (ma sopratutto il peggio ma anche il meglio), delle persone.

1965 – Che annata ragazzi

Certo da immundi al vaccino che in(o)cula il chip che ci controlla via 5G di stupidate se ne sono sentite (e se ne sentono) in quantità paraindustriale, ma ho fatto voto di cercare di non intervenire quando leggo certi commenti, inutile cercare di dare senso storico, contesto o semplice matematica elementare.

E, chiariamoci, per uno come me che nella polemica ci sguazza come un paperottolo è stato uno sforzo notevole. Ma ogni tanto devo anche pensare a come gestire meglio le risorse limitae che possiedo, anche mentali.

Se devo farmi un augurio per il mio 56 anno, che non debba più leggere le cazzate stratosferiche legate al covid_19.

Ora non dico opinioni diverse, dico proprio le cazzate. Lo so chiedo troppo, ma sono un inguaribile sognatore.

Del resto questo anno di pandemia ha coinciso anche col ricovero di changuis in comunità, quindi ho avuto cose molto più serie di cui preoccuparmi.

Anzi visto che a settembre ci sarà il cambio a 18 anni, molte cose dovranno cambiare, e la cosa è semplicemente terrorizzante. vedremo i 56 cosa mi chiederanno di sopportare per supportare Changuis.

Per i curiosi si sono vaccinato (pfizer biontec) ed ho il greenpass, è stata una scelta consapevole dei rischi legati a questo vaccino che mi sono assunto liberamente con considerazioni che, permettetemelo, sono però mie e che mi tengo per me.

Lavoro ed Informatica

La fine di questi 55 sono costellati da momenti di pura ilarità nel campo della mia professione. Solo Agosto la PA ci ha donato la serie comica Magnum PA con i primi 3 episodi:

  • le disavventure della regione lazio: i misteri di broken backup,
  • le disavventure della regione lombardia: hot stuff,
  • della regione toscana: siamo in pandemia prendersi un virus è normale

non vedo l’ora di vedere le prossime puntate. E poi dicono che occuparsi di sicurezza informatica è noioso.

Certo se dovessi tirare un resoconto dei miei 55 ho avuto, purtroppo, la triste conferma che la tendenza di aprire la bocca in maniera disgiunta dal cervello non siaccompagna solo ai temi citati prima ma anche in questo che, in teoria, dovrebbe essere “tennico”.

Purtroppo la situazione familiare mi ha limitato molto nelle attività, a parte le mie scivolate linkediniane ho purtroppo dovuto limitare il tempo a disposizione per scrivere, ma spero di riuscire a riprendere tra un po. del resto questo è un primo tentativo (non scrivevo sul mio blog da un sacco di tempo).

Cercherò di essere più presente, per me ovvio 🙂

Che faccio domani:

Non cercatemi non garantisco risposte, ho preso il giorno di ferie e mi concedo un ristorante con la mia signora. non offendetevi quindi se non rispondo. nNon condivido il ristorante in anticipo perchè non amo firmare autografi, la fama è una croce lo so!

Ma poi magari dirò se mi sono trovato bene al ristorante.

Ultime considerazioni

Di Afghanistan, Information Security probabilmente scriverò più avanti. Di vaccini, pandemia e green pass invece no, mi rifiuto. Da un lato perchè ho le mie opinioni ma non sono un esperto (lo ammetto non sono un tuttologo) dall’altro perchè nel 99% delle cose che ho letto trovo che l’approccio sia (da tutti i lati) esattamente quello che ritengo non si dovrebbe mai fare: dare valori morali preconcetti, usare un metodo antiscentifico, usare riferimenti e citazioni “ad cazzum” (“a mentula canis” per i latinisti) e non confrontarsi mai sulla realtà ma su pezzettini parziali. Esattamente come politica, geopolitica, information security

RIP Gino

Vorrei terminare con un pensiero per Gino Strada.

Non c’entra col mio prossimo compleanno, ma centra molto con rispetto ed ammirazione.

Esiste gente che parla, e gente che fa. Gino era uno che faceva, ma nella logica delle contrapposizioni ideologiche non si può dare onore.

Purtroppo al solito il mondo social è riuscito a dare il peggio di se, e se non posso certo aspettarmi che soggetti come Gasparri mostrino dispiacere (sarebbe stato quantomeno imbarazzante ed ipocrita), certe grida di ammirazione pelose bipartisan ora sono per lo meno curiose da soggetti che non hanno mai dismostrato affinità alcuna con il suo lavoro.

Mah sicuramente loro avranno ragione, visto che io ho sicuramente torto.

Un saluto a tutti e a presto

Antonio "Puchi" Ieranò

mercoledì 26 agosto 2020

55 Il giorno dopo

Andiamo oggi è il 26 Agosto, dopo aver avuto il sito down per un paio di giorni a causa di una configurazione di network errata (il mio provider mi aveva omaggiato una CDN che non puntava a nulla) sono qui.

Sono 55, non che me li senta, e non per la incipiente sordità. Non mi ci strappo neanche i capelli, per ovvia calvizie 😂. Non me li sento perché sono quello che sono, nel bene e nel male.

Non sono arrivato ma non ho più l’anelito di arrivare. Trovo tenerezza per i carrieristi, non cerco più neanche soddisfazione nel lavoro, cerco soddisfazione in quello che mi da soddisfazione, si può fare la differenza in tanti modi, anche facendo sorridere qualcuno o facendolo pensare fuori dagli schemi, se poi questo verrà scordato…pazienza è stato.

Non ho la pretesa che il mondo capisca il mio punto, e se vedo tanti che il punto neanche sanno quale sia gli dedico un post o una risposta senza pensare che possa cambiargli il pensiero.

Ok talvolta, lo confesso, per amor di polemica gioco di sponda con gli incazzosi assolutisti, mentre loro si arrabbiano io mi diverto con ironia e sarcasmo. Ma non sono mai stato uno politically correct o accondiscendente.

Ma diciamo che due considerazioni giunti al primo millesimo della mia vita (no ho dipartite prossime in programma) sono doverose.

Ci sono cose che puoi dire, altre che non puoi dire in pubblico. Per fortuna un piccolo blog come il mio mi permette anche considerazioni personali, così se le leggi, o lettore, è colpa tua, non puoi dire che non ti ho avvertito.

Sono 55 anni che navigo tra voi mortali e ancora mi stupisco e non capisco. Navigo tra voi mortali non perchè io sia immortale, ma perchè la mortalità accompagna tutta la nostra esistenza, anche se vi credete immortali o anelate all’immortalità.

E persino se la vostra fama vi sopravvive, vorrei che fosse chiaro, sarete morti. Ora non entro nel merito di reincarnazioni, universi paralleli, paradisi, inferni e purgatori. Intendo che in questa realtà (almeno per come la percepiamo) saremo morti.

Per avere un ego che voglia travalicare la mortalità umana occorre essere o incredibilmente egocentrici o avere qualità divine o essere una AI a 8 bit. A parte gli ultimi due casi (di cui uno mi è familiare) l’egocentrismo che mi contraddistingue non è così esteso.

Ma qualcosa ai posteri si può lasciare, una casa, un debito, del valore o del disvalore. Questo anche se il mondo non si ricorderà di noi.

Mi sono trovato immerso in queste profonde elucubrazioni da vecchio 🧓 quando in TV è apparso il faccione cartonato di Donald Trump.

Ora voi mi direte che razza di compleanno fai? beh dopo grigliata e abbondante birra divano e tv sono d’obbligo :-).

Tornando a Trump e seguendo un poco la convention repubblicana mi sono trovato a chiedermi quanto grande è l’ego di quell’uomo. Come considerate uno che promuove il culto della propria persona, mette membri della propria famiglia al governo, parla solo di sé e di quanto sia eccezionale, da come tutto debba essere incentrato su di lui.

Per averne un’idea basta sentire la sua intervista quando parla del fratello morto. Le sue parole variano dal “non era invidioso di me” al “mi ammirava molto”. Eccheccazzo, possibile che anche la memoria del fratello ancora caldo debba essere incentrata su di lui? Ma neanche (forse) Lukashenko.

E ascoltando la convention la pletora di lacchè di cui si circonda è altrettanto imbarazzante, sapete chi mi ricorda?

Kim Yong Un, stesso stile, stesso gusto per lo sfarzo, stessi risultati oggettivi…

Sto divagando, come al solito.

Ma pensando a lui mi sono reso conto di quanto non vorrei che la mia impronta su questo mondo sia come la sua, e anche se non avrò un monumentale quanto inutile muro-monumento al confine di Vistarino, preferisco sapere di essere stato, in qualche modo, utile. Poi una volta dipartito anche se non si ricorderanno di me, non credo me ne farò un cruccio.

Ho sempre pensato che il culto della personalità funzioni o per i dittatori (in potenza o in atto) o per gli artisti (veri o presunti). Hanno cose in comune in quanto spesso fanno tesoro del culto, tutto da dimostrare, della loro indispensabilità verso il mondo. Oddio ci sono anche politici presenzialisti come il cazzaro verde” al secolo “il capitano” Salvini, che già nella scelta oculata del soprannome (lo ha scelto lui non nasce dal “popolo”) dimostra come il culto della personalità sia in diffusione allargata.

Ma ancora quello che mi da più fastidio sono i minions che li seguono acefalicamente. E questo indipendentemente da meriti che possano avere, anche se nei 3 soggetti politici non me ne sovvengono mentre lato artistico qualcuno poi in fondo ne riconosco.

Credo di essere sempre stato più o meno cosi, ma lo ho realizzato anni fa in una convention aziendale a Malta.

Alla cena aziendale erano tutti carini in giacca e cravatta grigio\nera, mentre io li guardavo mi dicevo che non avevo interesse a diventare così. Ero già vestito in bianco con pantaloni di cotone e camicia di fattura messicana, ma decisi che tutto sommato ero stufo di preoccuparmi e il giorno dopo, dopo aver fatto l’asino con una moto d’acqua in affitto per un poco, andai a comprarmi il primo anello, adesso ne ho per tutte le dita (mediamente 12).

SI me lo hanno fatto notare, come sia non professionale, “che poi i clienti si ricordano di te per gli anelli”, az ecco il culto della personalità post mortem.

Stream of consciousness? Potrei rubare a joyce la scusa di scrivere pensieri slegati, ok il suo era stile limpido per me sarebbe evitare di sistemare le cose in fila.

Non so che senso abbia questo post, ma forse un senso non lo deve avere.

Il prossimo vedremo.

55 Il giorno dopo

Andiamo oggi è il 26 Agosto, dopo aver avuto il sito down per un paio di giorni a causa di una configurazione di network errata (il mio provider mi aveva omaggiato una CDN che non puntava a nulla) sono qui.

Sono 55, non che me li senta, e non per la incipiente sordità. Non mi ci strappo neanche i capelli, per ovvia calvizie 😂. Non me li sento perché sono quello che sono, nel bene e nel male.

Non sono arrivato ma non ho più l’anelito di arrivare. Trovo tenerezza per i carrieristi, non cerco più neanche soddisfazione nel lavoro, cerco soddisfazione in quello che mi da soddisfazione, si può fare la differenza in tanti modi, anche facendo sorridere qualcuno o facendolo pensare fuori dagli schemi, se poi questo verrà scordato…pazienza è stato.

Non ho la pretesa che il mondo capisca il mio punto, e se vedo tanti che il punto neanche sanno quale sia gli dedico un post o una risposta senza pensare che possa cambiargli il pensiero.

Ok talvolta, lo confesso, per amor di polemica gioco di sponda con gli incazzosi assolutisti, mentre loro si arrabbiano io mi diverto con ironia e sarcasmo. Ma non sono mai stato uno politically correct o accondiscendente.

Ma diciamo che due considerazioni giunti al primo millesimo della mia vita (no ho dipartite prossime in programma) sono doverose.

Ci sono cose che puoi dire, altre che non puoi dire in pubblico. Per fortuna un piccolo blog come il mio mi permette anche considerazioni personali, così se le leggi, o lettore, è colpa tua, non puoi dire che non ti ho avvertito.

Sono 55 anni che navigo tra voi mortali e ancora mi stupisco e non capisco. Navigo tra voi mortali non perchè io sia immortale, ma perchè la mortalità accompagna tutta la nostra esistenza, anche se vi credete immortali o anelate all’immortalità.

E persino se la vostra fama vi sopravvive, vorrei che fosse chiaro, sarete morti. Ora non entro nel merito di reincarnazioni, universi paralleli, paradisi, inferni e purgatori. Intendo che in questa realtà (almeno per come la percepiamo) saremo morti.

Per avere un ego che voglia travalicare la mortalità umana occorre essere o incredibilmente egocentrici o avere qualità divine o essere una AI a 8 bit. A parte gli ultimi due casi (di cui uno mi è familiare) l’egocentrismo che mi contraddistingue non è così esteso.

Ma qualcosa ai posteri si può lasciare, una casa, un debito, del valore o del disvalore. Questo anche se il mondo non si ricorderà di noi.

Mi sono trovato immerso in queste profonde elucubrazioni da vecchio 🧓 quando in TV è apparso il faccione cartonato di Donald Trump.

Ora voi mi direte che razza di compleanno fai? beh dopo grigliata e abbondante birra divano e tv sono d’obbligo :-).

Tornando a Trump e seguendo un poco la convention repubblicana mi sono trovato a chiedermi quanto grande è l’ego di quell’uomo. Come considerate uno che promuove il culto della propria persona, mette membri della propria famiglia al governo, parla solo di sé e di quanto sia eccezionale, da come tutto debba essere incentrato su di lui.

Per averne un’idea basta sentire la sua intervista quando parla del fratello morto. Le sue parole variano dal “non era invidioso di me” al “mi ammirava molto”. Eccheccazzo, possibile che anche la memoria del fratello ancora caldo debba essere incentrata su di lui? Ma neanche (forse) Lukashenko.

E ascoltando la convention la pletora di lacchè di cui si circonda è altrettanto imbarazzante, sapete chi mi ricorda?

Kim Yong Un, stesso stile, stesso gusto per lo sfarzo, stessi risultati oggettivi…

Sto divagando, come al solito.

Ma pensando a lui mi sono reso conto di quanto non vorrei che la mia impronta su questo mondo sia come la sua, e anche se non avrò un monumentale quanto inutile muro-monumento al confine di Vistarino, preferisco sapere di essere stato, in qualche modo, utile. Poi una volta dipartito anche se non si ricorderanno di me, non credo me ne farò un cruccio.

Ho sempre pensato che il culto della personalità funzioni o per i dittatori (in potenza o in atto) o per gli artisti (veri o presunti). Hanno cose in comune in quanto spesso fanno tesoro del culto, tutto da dimostrare, della loro indispensabilità verso il mondo. Oddio ci sono anche politici presenzialisti come il cazzaro verde” al secolo “il capitano” Salvini, che già nella scelta oculata del soprannome (lo ha scelto lui non nasce dal “popolo”) dimostra come il culto della personalità sia in diffusione allargata.

Ma ancora quello che mi da più fastidio sono i minions che li seguono acefalicamente. E questo indipendentemente da meriti che possano avere, anche se nei 3 soggetti politici non me ne sovvengono mentre lato artistico qualcuno poi in fondo ne riconosco.

Credo di essere sempre stato più o meno cosi, ma lo ho realizzato anni fa in una convention aziendale a Malta.

Alla cena aziendale erano tutti carini in giacca e cravatta grigio\nera, mentre io li guardavo mi dicevo che non avevo interesse a diventare così. Ero già vestito in bianco con pantaloni di cotone e camicia di fattura messicana, ma decisi che tutto sommato ero stufo di preoccuparmi e il giorno dopo, dopo aver fatto l’asino con una moto d’acqua in affitto per un poco, andai a comprarmi il primo anello, adesso ne ho per tutte le dita (mediamente 12).

SI me lo hanno fatto notare, come sia non professionale, “che poi i clienti si ricordano di te per gli anelli”, az ecco il culto della personalità post mortem.

Stream of consciousness? Potrei rubare a joyce la scusa di scrivere pensieri slegati, ok il suo era stile limpido per me sarebbe evitare di sistemare le cose in fila.

Non so che senso abbia questo post, ma forse un senso non lo deve avere.

Il prossimo vedremo.