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lunedì 7 settembre 2020

Vatti a fidare di quello che leggi.

Ennesima inesattezza della stampa sul covid? …

Inciampo in un tweet:

“All media in #Italy are reporting that the Oxford COVID19 vaccine trial will end in one month and that the vaccine will be distributed from November. Interesting as I’m working for this trial and this is complete news to me… “

estratto dal tweet di Andrea Mazzella

Opperbacco, vuoi dire che la notizia riportata qui potrebbe essere non esattissima?

Come dire che, ancora una volta, sembrerebbe esistere, ma è una ipotesi che non condivido, una certa distanza tra quello che si scrive ed i feedback relativi della realtà oggettiva.

Insomma non è che ultimamente i media nazionali diano luminosi esempi di precisione, per carità gli errori ci stanno tutti, ma su alcuni argomenti un poco più di attenzione non guasterebbe.

Ora capisco che se vi sono esigenze che chiedono voler girare la realtà percepita verso una sponda o l’altra dell’arco partitico ( – la politica è un’altra cosa -) ci può stare che una notizia non sia completamente vera, ma in linea di massima mi aspetterei che se c’è pioggia si riporti pioggia, a meno che non sia Trump a parlarne.

(se vedete nella affermazione una sottile vena di sarcasmo, non sbagliate, :-))

Ne abbiamo visto in questi ultimi tempi di tutte le fogge ed i colori: dai cani mangiati dai migranti musulmani scappati da un centro di accoglienza, alle malefatte del sindaco renzista di Bugliano le stupidate si moltiplicano.

E poco vale far notare che forse se uno sapesse quello che scrive saprebbe che la carne di cane è impura tanto quanto quella di maiale per i musulmani, e quindi la cosa è inverosimile, o che bugliano non esiste e quindi le azioni del fantomatico sindaco forse sono non veritiere.

Poi sia chiaro tutti sanno che i comunisti mangiano i bambini, e quindi sono ontologicamente colpevoli, Bibbiano ne è la dimostrazione, indipendentemente dalla realtà di come si sono svolte le cose.

https://www.wired.it/attualita/politica/2019/07/22/bibbiano-propaganda-destra-ossessione-pizzagate/

L’uso delle notizie non è nuovo a manipolazioni o semplici calcoli di vendita, ma un minimo di attinenza alla realtà non sarebbe poi da buttare via, o chiedo troppo?

Capisco che il mestiere del giornalista sia difficile, ma fare un controllo delle fonti sembra brutto? Voglio dire ci provo io nel mio blog o nei miei post su linkedin, tutto sommato è fattibile anche per un professionista della comunicazione.

A meno che il professionismo in termini giornalistici si estrinseca nello scrivere su argomenti di cui si sa poco o nulla e per i quali non occorre nessuna verifica, un minimo di presa di responsabilità dalla corporazione non guasterebbe (e magari qualche “mea culpa”)

Il sensazionalismo per vendere non è una novità, è sempre esistito, ma tra clandestini che mangiano i cani

prostatiti polmonari di noti imprenditori,

https://www.fanpage.it/attualita/briatore-santanche-fa-chiarezza-coronavirus-no-e-stato-ricoverato-per-prostatite/

scoop sul renzista sindaco di bugliano che ritira la chiave della città a Bocelli,

candeggine curative, e vaccini che escono a loro insaputa forse si crea più confusione che altro.

Di ‘sto passo mi sdoganano negazionisti, terrapiattisti, novax e QAnon

Se serve a vendere buon per loro, ma il giornalismo è cambiato?

Creative concept of manipulation with coronavirus. Hand holds strings for manipulation. The hand controls the Covid19 miniature with strings on a dark foggy background. Selective focus

Sui vaccini invece forse avrebbe più senso leggere, ma lo so non è un giornale, è una università, robe tipo questa:

https://ilbolive.unipd.it/index.php/it/news/pericolosa-corsa-verso-vaccino

So che non fa bello sentirsi dire che la corsa al vaccino sta presentando dei rischi e che la fretta non è figlia della precisione. Ma, salvo voler essere contemporaneamente novax, antiscienza e sostenitori del vaccino anti-covid, forse in questo ambito un minimo di coerenza sarebbe salutare.

Ora chi si occupa della cosa tecnicamente, i professoroni, gli scienziatoni, gli intellettualoni direbbe qualcuno, sostiene che i trial di fase 3 siano fondamentali al bilancio rischi benefici del vaccino e che quindi occorre aspettare nonostante sparate politiche e giornalistiche che dicano che il miracolo è dietro l’angolo.

Per altro continuano ad uscire notizie sul fatto che i paesi si spiano mutuamente per il vaccino, indice chiaro di dubbi su una risoluzione rapida. Se il vaccino fosse pronto lo spionaggio non avrebbe senso, a meno che la fretta sia foriera di vaccini non sicuri…

A già sto facendo un legame tra eventi, non si fa, non è educato, poi sembra che la realtà debba essere analizzata nella sua complessità.

Chiedo scusa.

Insomma se il mondo dei media facesse del fact check e del controllo delle fonti un esercizio standard forse vedremmo meno minkiate scritte, ma fino a che l’uso strumentale della notizia serve a contentare la platea o sostenere le vendite può essere che la cosa continui.

E gli esempi potrebbero continuare, dalle assurdità pro “immuni” la app che miracolosamente con la sola imposizione delle mani sa chi è infetto e chi no anche senza test medici, a distanze di sicurezza variabili in funzione delle esigenze di logistica il bestiario è lunghissimo. E i media rilanciano spesso acriticamente.

Certo che se ci può consolare non è che altrove le cose siano messe meglio, Da politica di destra e sinistra, a media piu o meno schierati l’outlook non è proprio dei migliori.

Nel frattempo Erdogan affossa la sua economia ma mette i carrarmati al confine con la Grecia (per gli amanti dell’uomo forte al podere, giusto per vedere i risultati dell’approccio)

Mal comune…

yahoheho

Vatti a fidare di quello che leggi.

Ennesima inesattezza della stampa sul covid? …

Inciampo in un tweet:

“All media in #Italy are reporting that the Oxford COVID19 vaccine trial will end in one month and that the vaccine will be distributed from November. Interesting as I’m working for this trial and this is complete news to me… “

estratto dal tweet di Andrea Mazzella

Opperbacco, vuoi dire che la notizia riportata qui potrebbe essere non esattissima?

Come dire che, ancora una volta, sembrerebbe esistere, ma è una ipotesi che non condivido, una certa distanza tra quello che si scrive ed i feedback relativi della realtà oggettiva.

Insomma non è che ultimamente i media nazionali diano luminosi esempi di precisione, per carità gli errori ci stanno tutti, ma su alcuni argomenti un poco più di attenzione non guasterebbe.

Ora capisco che se vi sono esigenze che chiedono voler girare la realtà percepita verso una sponda o l’altra dell’arco partitico ( – la politica è un’altra cosa -) ci può stare che una notizia non sia completamente vera, ma in linea di massima mi aspetterei che se c’è pioggia si riporti pioggia, a meno che non sia Trump a parlarne.

(se vedete nella affermazione una sottile vena di sarcasmo, non sbagliate, :-))

Ne abbiamo visto in questi ultimi tempi di tutte le fogge ed i colori: dai cani mangiati dai migranti musulmani scappati da un centro di accoglienza, alle malefatte del sindaco renzista di Bugliano le stupidate si moltiplicano.

E poco vale far notare che forse se uno sapesse quello che scrive saprebbe che la carne di cane è impura tanto quanto quella di maiale per i musulmani, e quindi la cosa è inverosimile, o che bugliano non esiste e quindi le azioni del fantomatico sindaco forse sono non veritiere.

Poi sia chiaro tutti sanno che i comunisti mangiano i bambini, e quindi sono ontologicamente colpevoli, Bibbiano ne è la dimostrazione, indipendentemente dalla realtà di come si sono svolte le cose.

https://www.wired.it/attualita/politica/2019/07/22/bibbiano-propaganda-destra-ossessione-pizzagate/

L’uso delle notizie non è nuovo a manipolazioni o semplici calcoli di vendita, ma un minimo di attinenza alla realtà non sarebbe poi da buttare via, o chiedo troppo?

Capisco che il mestiere del giornalista sia difficile, ma fare un controllo delle fonti sembra brutto? Voglio dire ci provo io nel mio blog o nei miei post su linkedin, tutto sommato è fattibile anche per un professionista della comunicazione.

A meno che il professionismo in termini giornalistici si estrinseca nello scrivere su argomenti di cui si sa poco o nulla e per i quali non occorre nessuna verifica, un minimo di presa di responsabilità dalla corporazione non guasterebbe (e magari qualche “mea culpa”)

Il sensazionalismo per vendere non è una novità, è sempre esistito, ma tra clandestini che mangiano i cani

prostatiti polmonari di noti imprenditori,

https://www.fanpage.it/attualita/briatore-santanche-fa-chiarezza-coronavirus-no-e-stato-ricoverato-per-prostatite/

scoop sul renzista sindaco di bugliano che ritira la chiave della città a Bocelli,

candeggine curative, e vaccini che escono a loro insaputa forse si crea più confusione che altro.

Di ‘sto passo mi sdoganano negazionisti, terrapiattisti, novax e QAnon

Se serve a vendere buon per loro, ma il giornalismo è cambiato?

Creative concept of manipulation with coronavirus. Hand holds strings for manipulation. The hand controls the Covid19 miniature with strings on a dark foggy background. Selective focus

Sui vaccini invece forse avrebbe più senso leggere, ma lo so non è un giornale, è una università, robe tipo questa:

https://ilbolive.unipd.it/index.php/it/news/pericolosa-corsa-verso-vaccino

So che non fa bello sentirsi dire che la corsa al vaccino sta presentando dei rischi e che la fretta non è figlia della precisione. Ma, salvo voler essere contemporaneamente novax, antiscienza e sostenitori del vaccino anti-covid, forse in questo ambito un minimo di coerenza sarebbe salutare.

Ora chi si occupa della cosa tecnicamente, i professoroni, gli scienziatoni, gli intellettualoni direbbe qualcuno, sostiene che i trial di fase 3 siano fondamentali al bilancio rischi benefici del vaccino e che quindi occorre aspettare nonostante sparate politiche e giornalistiche che dicano che il miracolo è dietro l’angolo.

Per altro continuano ad uscire notizie sul fatto che i paesi si spiano mutuamente per il vaccino, indice chiaro di dubbi su una risoluzione rapida. Se il vaccino fosse pronto lo spionaggio non avrebbe senso, a meno che la fretta sia foriera di vaccini non sicuri…

A già sto facendo un legame tra eventi, non si fa, non è educato, poi sembra che la realtà debba essere analizzata nella sua complessità.

Chiedo scusa.

Insomma se il mondo dei media facesse del fact check e del controllo delle fonti un esercizio standard forse vedremmo meno minkiate scritte, ma fino a che l’uso strumentale della notizia serve a contentare la platea o sostenere le vendite può essere che la cosa continui.

E gli esempi potrebbero continuare, dalle assurdità pro “immuni” la app che miracolosamente con la sola imposizione delle mani sa chi è infetto e chi no anche senza test medici, a distanze di sicurezza variabili in funzione delle esigenze di logistica il bestiario è lunghissimo. E i media rilanciano spesso acriticamente.

Certo che se ci può consolare non è che altrove le cose siano messe meglio, Da politica di destra e sinistra, a media piu o meno schierati l’outlook non è proprio dei migliori.

Nel frattempo Erdogan affossa la sua economia ma mette i carrarmati al confine con la Grecia (per gli amanti dell’uomo forte al podere, giusto per vedere i risultati dell’approccio)

Mal comune…

yahoheho

lunedì 20 luglio 2020

Covid-19 e le teorie complottiste

Diciamolo, Il covid-19 è terreno fertile per le teorie complottiste, durante una pandemia occorre prendersela con qualcuno, non ci si può certo arrendere alla ineluttabile fragilità delle nostre società di fronte a un coso così piccolo.

Solitamente ho un approccio duale alle teorie complottiste, o mi incuriosiscono per il mostrare componenti che alimentano un dubbio fondato (credere o non credere sono,per lo più, atti di fede razionale, come scrivevo in un mio vecchio articolo, in cui se la fonte viene considerata credibile si crede alla cosa, se la fonte perde credibilità non vi si crede) o le relego al mondo della fantasia para-pseudo-a-scientifica e le trovo risibili.

Tra le prime e le seconde, di solito, esiste anche una differenza di presentazione, le prime cercano di oggettivare con dati storici e scientifici terzi e comprovabili le teorie, le seconde invece si fondano su assoluti indiscutibili.

area 51 su google map

Le teorie complottiste non sono, quindi, tutte uguali. E nel passato teorie apparentemente complottiste si sono rivelate fondate nel tempo (dai test militari sulla popolazione, alla esistenza della area 51…), altre sono rimaste tali, (ad esempio come chi fosse colpevole della diffusione di varie letali epidemie peste bubbonica, spagnola, aids e via discorrendo) alcune infine (principalmente quelle legate a profezie) sono morte di morte naturale di fronte ad evidenze difficilmente discutibili (il mondo non è finito nel 2000) o sono diventate religioni.

Il fenomeno delle teorie del complotto è variegato ma difficilmente porta a reali problemi, se non a causa di qualche squilibrato che, probabilmente, avrebbe trovato altre strade per squilibrarsi 🙂

Insomma se i terrapiattisti sostengono che la terra è piatta e che tutti gli scienziati del mondo e i politici hanno messo in piedi questa cospirazione (chissà perchè) alla fine danneggiano solo il loro senso critico. Alla peggio usano il GPS senza sapere come funziona (no, non funziona se la terra è piatta), del resto quanti sanno come funziona il GPS (o fatto un volo extraorbitale se per quello)?

Ma, e c’è un ma, alcune teorie invece sono intrinsecamente pericolose, soprattutto quando rigurgiti a-scientifici o para-scientifici indirizzano il mondo della medicina. E lo stiamo vivendo in tempi di covid-19.

La questione mi tocca personalmente, avendo famiglia al di la dell’oceano proprio negli hot spot del corona virus di oggi (Arizona, Texas, Florida, Messico) e quindi sono più sensibile del solito.

John Oliver con la solita intelligenza e britannica bastardaggine ha meravigliosamente indirizzato il punto in questo video.

Purtroppo tra i sostenitori che le mascherine facciano male, che ci si possa curare con vari prodotti a base di cloro, o che la pandemia ed il covid non esistono il rischio è che poi la gente ci muoia.

E se non muori di covid ma per aver ingerito candeggina non è che faccia differenza…aspetta si forse la candeggina potevi evitartela.

Sono sensibile da questo punto di vista, ho un profondo senso di ribrezzo per chi sostiene teorie a-scientifiche che mettono in serio pericolo la vita di sprovveduti che vi cadono. Se già non provio una grande stima per i No Vax meno la provo per chi indirizza un problema come quello attuale sospendendo il senso critico e seguendo pericolose teorie tipo quelle di assumere prodotti chimici potenzialmente dannosi. Anche se a proporle sono Presidenti di grandi paesi.

Purtroppo lo ho visto di persona, e visto le balzane teorie che certi “guru” propongono come medicina alternativa, ed in molti casi gli strumenti di diffusione di queste teorie sono persone inconsapevoli del danno che stanno causando. L’atto di fede di credere ad una costruzione ben fatta e le limitate competenze e senso critico sono spesso armi letali.

Capiamoci nel momento in cui si comincia a diffondere l’idea che il virus viene inculato dal 5G (idea bizzarra per chiunque abbia idea di cosa sia il 5G, il virus e la realtà), si implicitamente suggerisce che il problema non sia di tipo naturale, e quindi spegnere il telefono, distruggere le antenne dovrebbe essere più efficace che il social distancing o usare la mascherina.

Questo induce una idea pericolosa che abbassare le difese nei confronti del virus sia la soluzione.

Ancora peggio suggerire un “medicinale miracoloso” a base di cloro (biossido di cloro viene offerto in molti paesi latinoamericani come farmaco miracoloso che, a parte la intrinseca pericolosità, richiede anche di sospendere i trattamenti in corso perchè altrimenti si overmedica…sigh.

Buffo alcune teorie o fake news fanno riferimento all’italia, come quella che dice che i medici italiani suggeriscono di curare il coronavirus con aspirina e succo di limone (almeno non è cloro, candeggina).

Certo sentire David Icke da tutto un altro sapore alla pandemia, del resto lui è passato dal complotto dei rettiliani a quello del covid, se volete crederci fatelo, ma se si tratta di medicina forse ha ancora senso credere a fonti un poco più solide e fondate.

Cosi come le mascherine, sulla cui utilità si dibatte spesso per i motivi più assurdi: violazione della propria libertà, pericolose per la salute, pericolose per l’ordine pubblico

Non solo in america vi sono queste deliranti discussioni, anche da noi (potrei citare i gilet arancioni in casa nostra).

Se è vero che il virus è più piccolo della capacità di filtro della mascherina (su questo non ci sono dubbi è oggettivo) è anche vero che la mascherina serve non per evitare che il virus ti infetti, ma che tu infetti altri col virus.

Chiariamoci una volta per tutte, la mascherina serve per senso civico, il virus non vola da solo, e spesso il media su cui si diffonde è le particelle di saliva che emettiamo, la mascherina quelle indirizza. La idea è diminuire la gittata utile così da rendere meno probabile la trasmissione. Se poi la usano in più la diminuzione del rischio è duplice, diminuisci la gittata e diminuisci la probabilità di accesso alle via aeree in ingresso.

Ovvio che vanno cambiate (o lavate, o disinfettate) e se si usa sempre la stessa senza cura serve sempre a meno, ma non ci vuole uno scienziato di chiara fama mondiale per convenire che meno rischio è meglio che più rischio.

Quanto alla limitazione delle libertà individuali che dire, in macchina devi mettere la cintura di sicurezza, non puoi andare in giro nudo, non puoi lasciare le tue deiezioni in pubblico,anche queste sono limitazioni della libertà individuale largamente accettate, non vedo come la mascherina sia peggio.

Ci sono stati in questo periodo, ne convengo, messaggi contrastanti persino sull’uso delle mascherine, ci sono stati messaggi contrastanti, ed errori, provenienti anche da fonti che dovrebbero essere il centro della autorevolezza (WHO e ISS ne hanno e ne faranno), detto questo l’esercizio del raziocinio in momenti di rischio reale suggerirebbe un approccio conservativo che porti ad abbassare il rischio piuttosto che aumentarlo. Così se vuoi spegnere il tuo cellulare 5G spegnilo pure (così magari eviti anche di seguire teorie complottiste sui social) ma la candeggina evitala, e la mascherina mettila se sei in un luogo pubblico chiuso con gente che non sai se possa essere o meno positiva, e di loro di metterla. Alla fine con la mascherina alla peggio non vedi se l’altro ti sorride, ma alla fine magari salvate entrambi la pelle.

Covid-19 e le teorie complottiste

Diciamolo, Il covid-19 è terreno fertile per le teorie complottiste, durante una pandemia occorre prendersela con qualcuno, non ci si può certo arrendere alla ineluttabile fragilità delle nostre società di fronte a un coso così piccolo.

Solitamente ho un approccio duale alle teorie complottiste, o mi incuriosiscono per il mostrare componenti che alimentano un dubbio fondato (credere o non credere sono,per lo più, atti di fede razionale, come scrivevo in un mio vecchio articolo, in cui se la fonte viene considerata credibile si crede alla cosa, se la fonte perde credibilità non vi si crede) o le relego al mondo della fantasia para-pseudo-a-scientifica e le trovo risibili.

Tra le prime e le seconde, di solito, esiste anche una differenza di presentazione, le prime cercano di oggettivare con dati storici e scientifici terzi e comprovabili le teorie, le seconde invece si fondano su assoluti indiscutibili.

area 51 su google map

Le teorie complottiste non sono, quindi, tutte uguali. E nel passato teorie apparentemente complottiste si sono rivelate fondate nel tempo (dai test militari sulla popolazione, alla esistenza della area 51…), altre sono rimaste tali, (ad esempio come chi fosse colpevole della diffusione di varie letali epidemie peste bubbonica, spagnola, aids e via discorrendo) alcune infine (principalmente quelle legate a profezie) sono morte di morte naturale di fronte ad evidenze difficilmente discutibili (il mondo non è finito nel 2000) o sono diventate religioni.

Il fenomeno delle teorie del complotto è variegato ma difficilmente porta a reali problemi, se non a causa di qualche squilibrato che, probabilmente, avrebbe trovato altre strade per squilibrarsi 🙂

Insomma se i terrapiattisti sostengono che la terra è piatta e che tutti gli scienziati del mondo e i politici hanno messo in piedi questa cospirazione (chissà perchè) alla fine danneggiano solo il loro senso critico. Alla peggio usano il GPS senza sapere come funziona (no, non funziona se la terra è piatta), del resto quanti sanno come funziona il GPS (o fatto un volo extraorbitale se per quello)?

Ma, e c’è un ma, alcune teorie invece sono intrinsecamente pericolose, soprattutto quando rigurgiti a-scientifici o para-scientifici indirizzano il mondo della medicina. E lo stiamo vivendo in tempi di covid-19.

La questione mi tocca personalmente, avendo famiglia al di la dell’oceano proprio negli hot spot del corona virus di oggi (Arizona, Texas, Florida, Messico) e quindi sono più sensibile del solito.

John Oliver con la solita intelligenza e britannica bastardaggine ha meravigliosamente indirizzato il punto in questo video.

Purtroppo tra i sostenitori che le mascherine facciano male, che ci si possa curare con vari prodotti a base di cloro, o che la pandemia ed il covid non esistono il rischio è che poi la gente ci muoia.

E se non muori di covid ma per aver ingerito candeggina non è che faccia differenza…aspetta si forse la candeggina potevi evitartela.

Sono sensibile da questo punto di vista, ho un profondo senso di ribrezzo per chi sostiene teorie a-scientifiche che mettono in serio pericolo la vita di sprovveduti che vi cadono. Se già non provio una grande stima per i No Vax meno la provo per chi indirizza un problema come quello attuale sospendendo il senso critico e seguendo pericolose teorie tipo quelle di assumere prodotti chimici potenzialmente dannosi. Anche se a proporle sono Presidenti di grandi paesi.

Purtroppo lo ho visto di persona, e visto le balzane teorie che certi “guru” propongono come medicina alternativa, ed in molti casi gli strumenti di diffusione di queste teorie sono persone inconsapevoli del danno che stanno causando. L’atto di fede di credere ad una costruzione ben fatta e le limitate competenze e senso critico sono spesso armi letali.

Capiamoci nel momento in cui si comincia a diffondere l’idea che il virus viene inculato dal 5G (idea bizzarra per chiunque abbia idea di cosa sia il 5G, il virus e la realtà), si implicitamente suggerisce che il problema non sia di tipo naturale, e quindi spegnere il telefono, distruggere le antenne dovrebbe essere più efficace che il social distancing o usare la mascherina.

Questo induce una idea pericolosa che abbassare le difese nei confronti del virus sia la soluzione.

Ancora peggio suggerire un “medicinale miracoloso” a base di cloro (biossido di cloro viene offerto in molti paesi latinoamericani come farmaco miracoloso che, a parte la intrinseca pericolosità, richiede anche di sospendere i trattamenti in corso perchè altrimenti si overmedica…sigh.

Buffo alcune teorie o fake news fanno riferimento all’italia, come quella che dice che i medici italiani suggeriscono di curare il coronavirus con aspirina e succo di limone (almeno non è cloro, candeggina).

Certo sentire David Icke da tutto un altro sapore alla pandemia, del resto lui è passato dal complotto dei rettiliani a quello del covid, se volete crederci fatelo, ma se si tratta di medicina forse ha ancora senso credere a fonti un poco più solide e fondate.

Cosi come le mascherine, sulla cui utilità si dibatte spesso per i motivi più assurdi: violazione della propria libertà, pericolose per la salute, pericolose per l’ordine pubblico

Non solo in america vi sono queste deliranti discussioni, anche da noi (potrei citare i gilet arancioni in casa nostra).

Se è vero che il virus è più piccolo della capacità di filtro della mascherina (su questo non ci sono dubbi è oggettivo) è anche vero che la mascherina serve non per evitare che il virus ti infetti, ma che tu infetti altri col virus.

Chiariamoci una volta per tutte, la mascherina serve per senso civico, il virus non vola da solo, e spesso il media su cui si diffonde è le particelle di saliva che emettiamo, la mascherina quelle indirizza. La idea è diminuire la gittata utile così da rendere meno probabile la trasmissione. Se poi la usano in più la diminuzione del rischio è duplice, diminuisci la gittata e diminuisci la probabilità di accesso alle via aeree in ingresso.

Ovvio che vanno cambiate (o lavate, o disinfettate) e se si usa sempre la stessa senza cura serve sempre a meno, ma non ci vuole uno scienziato di chiara fama mondiale per convenire che meno rischio è meglio che più rischio.

Quanto alla limitazione delle libertà individuali che dire, in macchina devi mettere la cintura di sicurezza, non puoi andare in giro nudo, non puoi lasciare le tue deiezioni in pubblico,anche queste sono limitazioni della libertà individuale largamente accettate, non vedo come la mascherina sia peggio.

Ci sono stati in questo periodo, ne convengo, messaggi contrastanti persino sull’uso delle mascherine, ci sono stati messaggi contrastanti, ed errori, provenienti anche da fonti che dovrebbero essere il centro della autorevolezza (WHO e ISS ne hanno e ne faranno), detto questo l’esercizio del raziocinio in momenti di rischio reale suggerirebbe un approccio conservativo che porti ad abbassare il rischio piuttosto che aumentarlo. Così se vuoi spegnere il tuo cellulare 5G spegnilo pure (così magari eviti anche di seguire teorie complottiste sui social) ma la candeggina evitala, e la mascherina mettila se sei in un luogo pubblico chiuso con gente che non sai se possa essere o meno positiva, e di loro di metterla. Alla fine con la mascherina alla peggio non vedi se l’altro ti sorride, ma alla fine magari salvate entrambi la pelle.