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mercoledì 7 gennaio 2015

Aspettando il festival ICT 2015

beh visto che mi era arrivato il link con le foto, ed avendo partecipato come oratore mi sembra giusto postare  almeno le mie foto 🙂 linkando la sorgente originale.

Grande affluenza, grande pubblico

peccato non ci sia l’audio, sopratutto nel momento in cui dalle casse usciva lo speech della sala vicina, il momento più apprezzato dal mio pubblico, lol 🙂

aspettando il festival ICT1015 potete dare una occhiata alle foto messe sulla pagina facebook e agli altri link che ha mandato l’organizzazione.

 

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Qui sto facendo un classico gioco di magia: sim sala bim…..

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Quella davanti non è pancia, ma l’altoparlante (ci provo non si sa mai che qualcuno ci creda)

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Quasi quasi sembro un cantante neomelodico …. altro che ICT 🙂

 

Le videointerviste del festival ICT 2014

Ti informiamo che nel nostro canale Youtube  sono disponibili le videointerviste, svolte dal nostro staff, agli Sponsor Platinum e Gold del festival ICT 2014.

Le interviste hanno l’obiettivo di informare, chi non ha potuto partecipare all’evento, sui temi discussi durante la ricchissima giornata d’evento  e sulle novità che le singole aziende stanno portando avanti nel mercato ICT italiano e non solo.

Con l’occasione ti invitiamo a guardare il video trailer dell’evento . E’ estremamente utile per riassumere tutta la giornata, constatare l’affluenza di pubblico, il layout espositivo e tanti altri aspetti dell’evento.

Ti invitiamo anche a leggere il comunicato post-evento . Nella nostra pagina Facebook, inoltre, ci sono centinaia di foto fatte all’evento .

lunedì 24 novembre 2014

4G sarebbe bello ma....

http://gty.im/185238738

Okay

Tutti abbiamo visto le meraviglie del 4G nelle pubblicità,  velocità stratosferiche…. (insomma)

Ma qualcuno lo sta usando? Intendo riesce ad usarlo al di fuori di Milano? Per il 4G occorrono 2 elementi base: COPERTURA e UN DEVICE COMPATIBILE.

Sul secondo elemento, basta verificare le caratteristiche del vostro telefono o tablet. Il fatto che sia 3G non comporta il fatto che vada in 4G. I nuovi telefonini lo sono quasi tutti, ma già se lo avete comprato un anno fa potreste aver preso uno non compatibile con lo standard in questione.

Sul primo elemento devo confessare tutto il mio disappunto.  Abito in provincia di Pavia, apparentemente capitale de digital divide italiano. E qui avere copertura 3G è gia difficile, e non di rado finisci in hedge senza neanche rendertene conto, a parte forse per batteria e conto telefonico. Fuori da milano, nell’interland le aree di copertura sono a macchia di leopardo. Da un rapido check con amici e colleghi sembra non ci siano sostanziali differenze tra vodafone telecom italia ancora una volta mi viene da chiedere quale sia il reale stato di copertura dei servizi millantati.

Le statistiche ufficiali riportano sempre le famose coperture del tipo 80% del territorio, 90% della popolazione….allora come mai ol ki trovo sempre nella parte sbagliata del paese?

 

Mi dite la vostra esperienza al riguardo?

giovedì 20 novembre 2014

1830 morti in prescrizione

http://gty.im/94245984

Cancellata la pena di 18 anni per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, accusato di disastro ambientale, che dice: “Nel processo diritti violati, a Torino teoria del complotto”. Ma il pm Guariniello rilancia: “Non è un’assoluzione, adesso apriamo il capitolo omicidi”. In fumo tutte le provvisionali I familiari delle vittime in Aula gridano: “Vergogna”. Chiamparino: “Profonda indignazione”

Voglio andare controcorrente, la sentenza non mi scandalizza, al contrario la trovo coerente col disastrato impianto generale della giustizia in Italia.

Disastro ambientale, una accusa che meriterebbe un giudizio invero assai più rapido di quello che abbiamo avuto.

Lo scandalo è nel fatto che questa vicenda si trascina dal 1986 (siamo alla fine del 2014, parliamo di 28 anni) e il problema non è di mero abbruttimento di una zona, ma di contaminazione con una sostanza altamente cancerogena che, ad oggi, ha provocato solo a casale monferrato 1830 morti, per un totale di oltre 3000 nel nostro paese.

Non ho letto il dispositivo della sentenza, ne credo che lo leggerò, ma se le motivazioni date dalla cassazione sono legate, come sembra, al termine dei termini di prescrizione si tratta della ennesima sconfitta del nostro sistema giudiziario.

Personalmente trovo più corretto in questi casi dividere la attività giudiziaria in 2 tronconi: il disastro ambientale da un lato, e la strage dall’altro, perchè 3000 vittime non possono essere non considerate strage.

Ma trovo francamente ridicolo che nel 2014 si inizi a parlare di possibile causa per omicidio, non perchè non si debba fare, ma perchè andava fatto molto prima.

Ancora una volta non ci saranno colpevoli, ma solo vittime ( persino Stephan Schmidheiny si atteggia a vittima di un sistema giudiziario che lo ha, in realtà, salvato grazie alle sue inefficienze), ancora una volta non ci saranno responsabili ne dal punto di vista etico ne da quello morale, perchè i dirigenti legati alla vicenda eternit non credo si sentano in alcun modo responsabili, e Schmidheiny ha chiaramente espresso il suo pensiero in tal senso. Anzi secondo lui un risarcimento andrebbe dato alla sua società vittima di accanimento giudiziario.

Casale è una deliziosa cittadina, la conosco, mia figlia ci andava a studiare danza, una deliziosa cittadina che non ha finito di pagare il suo tributo di morti per questa vicenda, una vicenda che non ha visto ad oggi una degna conclusione ma solo il fomentare per l’ennesima volta dolore e costernazione di fronte ad un sistema Italia che continua a cadere a pezzi di fronte ai nostri occhi.

E non si tratta di rivedere i termini di prescrizione, si tratta del fatto che non si possono costringere delle persone ad aspettare 28 anni per avere una parvenza di giustizia per poi sentirsi dire: abbiamo scherzato, è passato troppo tempo e quindi non possiamo giudicare.

28 anni sono la vera cifra di questa vergogna, e anche se cosi non sarà, vorrei che nella sentenza della cassazione fosse spiegato perchè e per colpa di chi ci sono voluti 28 anni per arrivare ad un nulla di fatto, mentre la gente continua a morire.

Antonio

 

sabato 8 novembre 2014

Legale vs Etico vs Morale

Negli ultimi giorni ho avuto piu di un motivo per riflettere sul rapporto tra legalità, etica e morale. Eventi pubblici, si pensi al caso Cucchi piuttosto che alle cartelle esattoriali arrivate agli alluvionati genovesi in italia o al caso junker in europa, o fatti più personali, dal licenziamento di un amico ad una dolorosa vicenda di divorzio di una amica mi hanno mostrato la difficile relazione tra queste tre dimensioni della nostra vita.

Non è la prima volta che parlo dell’argomento, e recentemente ho avuto modo di scrivere sulla cosa in merito al motivo per cui i Tedeschi ed gli altri paesi nord-europei hanno tante difficoltà a fidarsi di noi. Pur sembrando argomenti astratti, questi sono in realtà molto più pesanti sulle nostre esistenze di quello che solitamente si creda.

Torno quindi sull’argomento per approfondirlo ulteriormente.

La prima osservazione che mi viene in mente è che Legalità, Etica e Morale viaggiano su canali diversi, non vi è identità tra i tre termini seppur spesso siano correlati.

Ho notato, per esperienza personale, che spesso si fa confusione tra i 3 ruoli, a volte sinceramente ed altre in maniera più opportunistica.

La legalità attiene alla sfera delle leggi, potrebbe apparire elementare capire ciò che è legale e ciò che non lo è. Purtroppo questo meccanismo non è di tipo booleano ma soggetto ad un notevole livello di arbitrarietà. Mi siano di conforto gli amici avvocati, non è forse detto comune che:

“non importa se tu hai o meno ragione, importa se il giudice te la da la ragione”

Esiste una evidente relazione tra etica e legalità, ma non è detto che ciò che è legale sia comunque etico. La legge non può coprire tutti gli aspetti e tutte le possibilità, ed esiste sempre un margine legato alla interpretazione. Un po la differenza che riconosciamo tra la lettera e lo spirito della legge.

Comportamenti legali ma difficilmente riconducibili all’etica li troviamo tutti i giorni, al di la degli aspetti legali è lecito chiedersi se farsi scudo di regolamenti e procedure giustifica, ad esempio, la volontaria lesione della controparte.

La cosa appare evidente in alcuni ambiti, è etico che a persone gia messe in ginocchio da una alluvione venga notificata con insolita solerzia una cartella esattoriale?

Eppure probabilmente i solerti impiegati di equitalia hanno agito secondo le regole. Il punto in questo caso è chiedersi se esistano, all’interno delle maglie di leggi e regolamenti, possibilità di agire altrimenti? Se no allora la loro azione è etica, ancorchè presenta dubbi di moralità,  se invece esistono elementi di discrezionalità la scelta è, o può essere considerata,  non etica anche se legale.

Del resto la legge offre letture diverse, la lettera e lo spirito di essa non coincidono sempre, non fosse altro perchè non è possibile definire per legge tutto lo spettro delle possibili combinazioni legate ad un evento e quindi è, per forza di cose, una “semplificazione” o “modellizzazione”. Non me ne vogliano gli esperti di giurisprudenza, ma non è forse vero che è proprio la giurisprudenza ad occuparsi del difficile rapporto tra spirito e lettera?

giurisprudenza In senso ampio, la conoscenza e la scienza del diritto, con riferimento originario al diritto romano, esteso poi anche al mondo moderno. In senso più ristretto e tecnico, l’insieme delle sentenze e delle decisioni attraverso cui gli organi giudicanti di uno Stato interpretano le leggi applicandole ai casi concreti che si presentano loro.

Tre elementi strettamente legati, quindi che non rappresentano però una identità.

Il fatto che una azione possa avere una copertura legale non ne definisce quindi ne la eticità ne la moralità. Il fine ed i mezzi sono allora legati da questi elementi, e un atto “illegale” può persino essere etico e morale, si pensi alla ribellione da un regime opressivo e dittatoriale o alla obiezione di coscenza di fronte ad atti che il soggetto considera inaccettabili.

Legalità, etica e morale cambiano di stato in stato ed è variabile col passare del tempo, non è quindi possibile o estremamente difficile, da un punti di vista laico, settare valori assoluti.

Difficile ad esempio trovare da noi giustificazione alla pena di morte (sicuramente non compatibile con l’etica e la morale cattolica) che invece viene accettata in paesi considerati civili ed etici come gli Stati Uniti d’America. In questo caso un medico che si presti a dare assistenza ad una sentenza di pena capitale stà violando l’etica cui dovrebbero attenersi i medici? NOn so se il giuramento di ippocrate vale anche per i medici americani, o in quale forma, ma se fosse vi sarebbe un stridente contrasto tra l’azione di sopprimere un individuo non per sua scelta o volontà (lo dico per lasciare aperta la questione più difficile legata all’eutanasia) e la professione medica derivante dalla adesione morale al giuramento di Ippocrate:

« Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro:

  • di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento;

  • di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;

  • di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;

  • di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona;

  • di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico;

  • di promuovere l’alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l’arte medica;

  • di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;

  • di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina;

  • di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali;

  • di evitare, anche al di fuori dell’esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;

  • di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;

  • di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico;

  • di prestare assistenza d’urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell’autorità competente;

  • di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;

  • di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione»

Si osservi come nel giuramento l’ultimo punto esplicitamente osservi che vi può essere un contrasto tra gli scopi della professione e le norme giuridiche e deontologiche.

Senza andare troppo lontano esempi di contrasto si possono trovare in casa nostra con esempi abbastanza noti, mi viene in mente, ad esempio la famosa registrazione dell’onorevole Razzi in parlamento.

L’episodio è interessante perchè ci permette di analizzare due comportamenti particolari.  da un lato abbiamo un onorevole, Franco Barbato,  che registra di nascosto una conversazione privata tra lui e l’onorevole Antonio Razzi, dall’altro abbiamo le imbarazzanti dichiarazioni dell’onorevole Razzi.

Vediamo i due punti, chi ha effettuato la registrazione ha sicuramente violato l’etica parlamentare, procedendo ad una registrazione di nascosto di un “collega” e rendendo il risultato pubblico. Non etico e quindi immorale? Sul peso morale della azione invece si aprono scenari molteplici, se l’intento fosse voler porre l’accento sul bisogno di moralizzare un luogo ove si decidono le sorti del paese, ebbene difficile dire che la azione sia stata immorale, se invece lo scopo fosse stato lo sbarazzarsi di un avversario politico valutazioni morali diverse potrebbero essere sollevate.

Dal punto di vista dell’onorevole Razzi invece è indubbio che le sue dichiarazioni alzino perplessità su l’eticità e moralità dei suoi comportamenti, anche se non vi è stata la violazione di regolamenti o leggi. (andate a cercarvi su internet le famose dichiarazioni dell’onorevole Razzi se non sapete di cosa stia parlando).

Esempi del genere nella nostra politica sono abbondanti, ma ne troviamo anche nella vita comune. Mi vengono in mente stridenti conflitti che ho visto personalmente e che, per ragioni di discrezione nei confronti delle persone coinvolte, non descrivo in dettaglio ma cito perchè per certi versi esemplari:

Il partner che si appropria, usando dei tecnicismi e abusando della fiducia della controparte, di beni che erano stati raccolti con l’idea di essere comuni e che a seguito della separazione sono diventati “suoi”, questo usando la copertura tecnica di firme concesse in fiducia (col senno di poi mal riposta) è un classico esempio di come un atto legale sia profondamente immorale. Difficile la posizione degli avvocati in questo caso, è etico seguire il proprio assistito indipendentemente da azioni che sono al limite della legalità? (si va da intercettazioni di comunicazioni, a sottrazione di documenti, per non parlare della pressione sulla prole).

Ma anche il dirigente allontanato nonostante abbia fatto  ciò che gli era stato richiesto o nonostante avesse sempre raggiunto gli obiettivi: forse che chi ha fatto la scelta è scevro da possibili censure morali?

Probabilmente queste osservazioni, che attengono ai rapporti tra leggi, etica e morale, sono più adatti ad un filosofo che ad un semplice cittadino ma trovo che esprimere una opinione in merito o almeno effettuare una riflessione su questi aspetti sia un dovere di ogni persona, non fosse altro che la presa di coscienza di questi aspetti è elemento fondamentale per formularsi una opinione

 

 

 

 

sabato 1 novembre 2014

Expo 2015 MiIano: e se poi ce la facciamo?

Deutsch: Logo Expo 2015
Logo Expo 2015 (Photo credit: Wikipedia)

Si, si ce la facciamo. Riusciremo a finire tutto per l’expo 2015, tralasciando al massimo qualche piccolo ammenicolo o particolare.

Se si ce la facciamo sono sicuro, nonostante gli scandali, nonostante l’andrangheta, nonostante le ruberie e la corruttela.

Si si ce la facciamo, nonostante tutto.

Ma la cosa non è ragione di soddisfazione o di italico orgoglio, anzi, secondo me se alla fine ce la facciamo ci sarebbero ottimi motivi per essere seccati, per dirla in maniera elegante.

Perchè?

Proprio perchè si sono superate tutte le vergognose magagne di cui sopra, ed alla fine si è fatto tutto ancora una volta in emergenza, con costi non chiari e responsabilità che, a dire poco, danno perplessità.

l’Expo 2015 è l’ennesima dimostrazione dei disfunzionamenti del sistema italiano nel suo complesso., e la dimostrazione sarà ancora più stridente se si riuscirà a finire tutto per tempo, perchè significa che realmente buttiamo via capacità per la insulsa connivenza con malaffare, malapolitica e stolido menefreghismo.

Se davvero tutto sarà finito per tempo allora significa che tutto poteva essere fatto in tempi e modi  molto piu comodi e, probabilmente, con costi più bassi. Altro che esempio delle grandi capacità italiane, un esempio dello scempio che in Italia si fa del lavoro e delle professionalità pur esistenti, in nome di una vergognosa inettitudine gestionale e insensibilità colpevole della popolazione, cioè di tutti noi.

Rimangono aperte su Expo altre domande… finita la struttura sapremo gestirla? e cosa succederà alla fine di expo, l’ennesima cattedrale nel deserto? Milano saprà dare una immagine di se che non sia quella di una triste e grigia città industriale? E quanti episodi imbarazzanti dovremo contare, dai prezzi gonfiati a ristoranti e negozi, ai taxi che richiedono cifre esorbitanti…( andiamo tutte cose già viste in passato, e non solo in presenza di eventi, basta essere stranieri).

Nulla di positivo quindi? Spero di no, magari alla fine come la fenice risorge dalle ceneri riusciremo a imparare un poco della lezione ed iniziare a cambiare in meglio.

Comunque io come visitatore ci sarò, perchè come direbbe l’Onorevole Crozza-Razzi l’Expo è bello 🙂

mercoledì 29 ottobre 2014

Festival ICT

Ciao,

Giovedì 6 Novembre parteciperò come Relatore al festival ICT 2014 (http://www.festivalict.com) al comodo Mediolanum Forum di Assago.

Ti invito ad ascoltarmi. Farò un intervento dal titolo: Advanced Persistent Threat: come muoversi tra il marketing e la realtà?

SALA 9. ore 9:25-10:05

Su  trovi l’abstract del mio intervento, oltre che gli altri 69 interventi disponibili oltre al mio.

La partecipazione è gratuita e ci si iscrive su 

Ti aspetto.

Ciao e grazie

ict

 

martedì 21 ottobre 2014

Il prossimo avvocato che parla di privacy a sproposito lo mordo...

Ok l’argomento è ostico, lo so, e le leggi italiane che hanno a che fare sulla privacy sono tutto fuor che chiare e comprensibili. Scritte in un limbo che si trova tra il non capire l’argomento, non avere le corrette referenze tecniche informatiche, e una area nuova anche dal punto di vista della tecnica legale, soffrono di uni problema di diffusione, comprensione ed interpretazione.

Ma a fronte di taluni esperti che sanno di che cosa si parla, spesso mi trovo di fronte ad imbarazzanti affermazione da parte di soggetti che la questione dovrebbero conoscerla almeno in maniera minima: avvocati e magistrati.

L’ultima terreno di contesa è stato la questione della registrazione delle telefonate. come molti sanno oggi sono disponibili sul mercato molte app, android, iOS o Windows che consentono di registrare le telefonate in uscita ed in entrata dal proprio smartphone.

L’oggetto del contendere è la liceità dell’uso di tali applicazioni. Una superficiale linea di pensiero, comune purtroppo anche presso molti che operano nel settore legale, associa l’atto di registrare la propria telefonata (in ingresso o in uscita) alle famigerate intercettazioni telefoniche.

Questa interpretazione è non solo sbagliata dal punto di vista tecnico, ma anche abbastanza curiosa. Nel concetto di intercettazione vi è la attività di un terzo che si appropria del contenuto di una comunicazione, mentre la registrazione effettuata da una delle due parti non implica la presenza di terzi.

E qui stà proprio la grande differenza, se durante lo scambio tra due controparti dirette vi è da parte di una delle due parti l’intenzione di registrare o in qualche modo memorizzare il contenuto della comunicazione questi non stà effettuando una “intercettazione” in quanto non è lemento terzo allo scambio di informazioni, ma parte in causa diretta. Non si può invocare, parimenti, la violazione della privacy, dal momento che il contenuto stesso della comunicazione è direttamente riservato ad entrambi le controparti.

Dal punti di vista tecnico informatico la cosa è anche più evidente se si considerano sistemi di comunicazione “asincroni” o con streaming via proxy. traducendo in linguaggio imano, se comunichiamo con sistemi che gestiscono i dati col meccanismo dello “store and forward” , tipico ad esempio di molte soluzioni Voip o di messenging, la registrazione della cominicazioneavvviene comunque persono durante la trasmissione per motivi strettamente tecnici (cache, performance, ottimizzazione e compressione …).  La registrazione e lo store dei dati di comunicazione è, ad esempio, obbligatorio nella trasmissione della mail. ma ricevere una mail da qualcuno non è “intercettarla” anche se rimane salvata sui client di posta e sui server.

Registrare una telefonata rientra nella stessa casistica. Non può essere considerato in alcun modo una violazione della privacy. Dobbiamo eventualmente chiederci quali siano i limiti di uso di tali registrazioni.

In questo caso la questione si fa più delicata, in effetti potremmo dover distinguere diverse casistiche, dovendo tenere in considerazione se l’oggetto della comunicazione può essere sottoposto a vincoli di uso perchè, ad esempio, contiene dati sensibili, o se vi è stato in precedenza un agreement sulle modalità di uso di tali dati tra le controparti, se le controparti sono civili o unaa o entrambe sono società….

In linea di massima si può dire che la registrazione può essere effettuata, quanto alla sua divulgazione dipende dalla natura delle informazioni scambiate. Ma questo è vero per qualsiasi modalità di comunicazione diretta o indiretta, la registrazione non ne altera lo status.

Altro punto da tenere presente è che la registrazione può essere comunque utilizzata, ad esempio, in sede legale tanto quanto sms o mail, persino se ci sono vincoli di non divulgazione.

Quindi il prossimo avvocato che mi dice che le registrare le telefonate non è legale, lo MORDO 🙂

PS1: in caso qualche avvocato\magistrato legga il post; ovviamente la ultima affermazione va intesa come scherzo e non vuole essere, in alcun modo, una minaccia rivolta ad alcun individuo specifico o categoria di lavoratori. Qualsiasi interpretazione diversa dal tono scherzoso è quindi da considerarsi arbitraria, fallace e, alla luce della presente dichiarazione, mendace.

PS2: in caso che qualche magistrato\avvocato legga il post: il post è presente su un blog che non può essere in alcun modo associato alla legge sulla pubblicazione a mezzo stampa ancorchè digitale sia a causa della aperiodicità del medesimo, sia per la natura personale dei contenuti, Va inoltre osservato che dominio e locazione dei server contenenti i post di questo blog sono situati al di fuori del territorio della comunità europea e quindi nessun provider europeo può essere considerato corresponsabile per la distribuzione di tali contenuti.

PS3: In caso che qualche magistrato\avvocato\giudice legga il post: si stò giocando (ma conoscendo la gens italica mettiamo comunque le mani avanti, che non si sa mai) 🙂

 

ciao

Antonio

 

 

giovedì 16 ottobre 2014

Seminario V-Valley: Sicurezza informatica nell'ambito della legislazione italiana

 

Mercoledì 22 Ottobre 2014  presso la sede ESPRINET –  Via Energy Park 20 – Vimercate 
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“Sicurezza informatica nell’ambito della legislazione italiana. Le soluzioni di RSA.” 

Relatori:

Antonio Ieranò – Security Advisor

Fabrizio Banfi – RSA Distribution Manager Italia

Agenda:
09:30 – 10:00   Registrazione
10:00 – 11:00   Cybercryme, leggi e responsabilità civili e penali–  Ilquadronormativo:leggi,norme edinterpretazioni-  Lo status del Cybercrime: vittime e complici inconsapevoli (ma complici)
11:00 – 11:00   La legge Italiana e le responsabilità dell’IT
12:00 – 12:45   Requisiti minimi per stare tranquilli: Rete, Dati, Utenti
12.45 – 14.00   Le soluzioni di RSA: Authentication Manager, Identity & Access Management……..e DLP
14.00 – 15:00   Pranzo presso l’agriturismo “La Camilla” – Concorezzo
Obiettivo del seminarioL’obiettivo del seminario è quello di chiarire alcuni aspetti che legano il mondo dell’IT alla legislazione Italiana e suggerire possibili soluzioni implementative che alcuni vendor, come RSA,possanooffrire venireincontro aspecificheesigenze. Inparticolareverràposta l’attenzione alleproblematiche digestionedegliutenti, primoveropuntodeboledellestruttureinformatiche. 

Struttura del seminario

Nel corso del seminario si otterremo indicazioni su quali sono i vincoli che leggi e regolamenti impongono a chi implementa o gestisce una struttura Informatica. Verranno presentati esempi concreti di come una soluzione, tecnologia o prodotto può aiutare un amministratore IT a rimanere “Compliant” rispetto ai requisiti di legge ed evitare quindi eventuali conseguenze di carattere civilistico o penale.

 

Presentazione del Seminario
Quando si parla di informatica ed in particolare di sicurezza informatica, non si può prescindere dai vincoli e dalle indicazioni che vengono offerte dal quadro legislativo del paese di riferimento. Esistono, infatti, tutta una serie di normative specifiche sia a livello italiano che a livello europeo che vincolano le strutture IT al rispetto di certi parametri “minimi”.Il peso specifico dell’informatica è al giorno d’oggi così importante che non è possibile, ad esempio, prescindere da conseguenze di carattere civilistico o penale in caso di danni provocati a terzi dalle nostre strutture informatiche o dai processi ad esse inerenti. Lapervasivitàtotale dell’informatica copre tuttigliaspetti dellanostra vita, non solo la partelegata al business, maanchequellapersonale,sociale efamiliare. Chesianosmartphone, tablet, email, social network, blog,domotica oaltro, l’informatica nonpuò nontenerecontodelleconseguenzelegali dell’uso edeventualeabuso diquestistrumenti.Termini come privacy, dati sensibili, email sono entrati nel lessico comune anche del mondo giuridico oltre che di quello civile. Occorre però osservare che non sempre il lessico e la tecnologia informatica si accordano con il mondo giuridico, e viceversa. Incomprensioni e errori sono abbastanza comuni in un campo che è “relativamente” nuovo e i cui sviluppi sono ancora abbastanza imprevedibili.

 

Considerato la natura degli argomenti trattati, la partecipazione gratuita al seminario è limitata ai primi 15 iscritti.
PER PARTECIPARE CLICCHI QUI: ISCRIZIONE EVENTO
CONTATTI:
V-Valley S.r.l. società con socio unico – Sede legale Via Energy Park, 20 – 20871 Vimercate(MB)
Registro Imprese di Monza e Brianza, Codice Fiscale e Partita IVA 07064570968 Rea MB-1872131

 

lunedì 13 ottobre 2014

Piove, governo ladro!

è successo ancora a Genova, distruzione e morte a causa di un fiume (torrente?) esondato per le piogge. Ed ancora siamo qui a parlare di dissesto idrogeologico, di danni mai sanati e cose del genere.

 

Mi fa male vedere ancora una volta come siamo capaci di fare scempio di noi stessi, sentire gente disperata perchè colpita da una pioggia autunnale. Come sia possibile questo nel 2014 in un paese che dovrebbe essere considerato civile è difficile da spiegare, da spiegarsi.

Bene fa il cardinal Bagnasco a ricordare l’importanza della assunzione di responsabilità a tutti livelli, una responsabilità che prima ancora che civile o penale dovrebbe essere personale morale ed etica.

Ma ancora una volta abbiamo assistito al solito balletto dei rimbalzi, del non sapevo, del non potevamo, del non ci hanno detto, fatto, dato, preso….

Bene iniziamo a dire le cose come stanno allora

La vita seguendo le emergenze.

l’Italia è il paese delle emergenze, mai pianificazione, mai manutenzione. Per giustificare dubbi risparmi prima, si spende di solito male, più e peggio dopo, quando è troppo tardi. Salvo poi aprire processi farsa e pro forma dove la prescrizione è il risultato ovvio data la ridicola lentezza del nostro sistema.

L’esempio Genovese è fin troppo eclatante.nel 2010 vengono stanziati dei soldi, prima della alluvione del 2011 che causò ben 7 morti. dove sono finiti questi soldi? Bloccati in pastoie giuridico-legali di cui, come al solito, nessuno è colpevole, se non per il fatto che adesso nessuno si prende un minimo di responsabilità  (casomai incassa 40000€ in premi per il lavoro svolto sulla protezione dal dissesto idrogeologico, sic).

certo

può essere ritenuto colpevole chi ha fatto ricorso considerandosi parte lesa e bloccando di fatto i lavori? ovviamente no

può essere ritenuto colpevole chi, all’interno della macchina giudiziaria, giudici magistrati avvocati, ha seguito le regole e tra corsi e ricorsi non ha ancora emesso sentenza? ovviamente no

può essere ritenuto colpevole chi, a fronte del blocco di tali opere, non ha fatto altro che aspettare che l’ennesima tragedia accadesse? ovviamente no

può essere ….

e se… invece …. dicessimo di si?

che sia colpevole, non penalmente, non civilmente, non eticamente ma almeno moralmente chi non ha fatto di tutto per evitare questa tragedia ma ha pensato solo ed esclusivamente al proprio legittimo interesse?

Se magari vinti e vincitori dell’appalto si fossero confrontati mettendo oltre al profitto anche le vite umane perse e le quelle disperate per la perdita di beni materiali e morali sul piatto della bilancia? Certo si può obiettare che non era compito loro, ma forse non dice la nostra costituzione che ognuno deve contribuire al progresso sella società in funzione delle proprie capacità?…

Se i giudici, gli avvocati avessero dato la loro priorità per sbloccare una questione che solo un cretino non avrebbe potuto considerare di vita o di morte arrivando al giudizio prima mettendoci del loro, anche a dispetto delle regole? certo se hanno seguito la lettera della legge nulla gli si può rinfacciare, ma non è forse nello spirito della legge servire la giustizia e dare il supporto per evitare che una tragedia avvenga? un dovere che un servo dello stato deve avere persino più solido e saldo di un comune cittadino.

Se gli amministratori avessero messo le priorità di fronte al loro interesse e si fossero, ad esempio, dimessi in massa, o denunziato un comportamento che garantiva nel tempo un disastro annunziato? Magari rinunciando prima a premi che ora suonano francamente ridicoli e devolvendo queste somme ad un fondo per la prossima annunziata catastrofe? Certo con quei soldi non potevano risolvere nulla, ma a volte una presa di posizione onesta potrebbe essere un indizio di presa responsabilità.

Perchè, signori miei, in autunno piove, e il fatto che possa piovere tanto è nell’ordine delle cose, e se il dissesto rimane tale le cose difficilmente prendono un corso diverso. Non si tratta di un evento imprevedibile, non si tratta di una cosa che avviene una volta in un millennio, non si tratta di una sfortunata serie di incredibili coincidenze. Ad Ottobre piove, e la stagione è appena iniziata. E le previsioni del tempo non sono uno strumento assoluto e certo, ci si può anche sbagliare perchè i modelli previsionali danno previsioni probabili non certezze assolute.

Forse non ci sono responsabilità civili, forse non ce ne sono penali e forse neppure etiche, ma credetemi quando dico che esiste una responsabilità morale che TUTTI questi signori non possono non portarsi dietro.

Certo che essere sordi alla propria coscenza è più facile che prendersi una responsabilità scomoda, e sono sicuro che nel profondo del loro cuore vi sia la certezza granitica che loro non sono colpevoli di niente perchè la colpa è del fatto che piove e del governo ladro.

E cosi la prossima volta ci diremo le stesse cose, e nessuno avrà ancora la colpa di nulla, se non forse quei signori che si ostinano a vivere a Genova e magari a morire per una pioggia troppo forte.

Esiste una responsabilità che va oltre la legge ed i regolamenti e che, anche se facciamo finta di nulla, ci portiamo appresso volenti o nolenti, una responsabilità che è legata a quello che facciamo o che non facciamo per nostra scelta, perchè alla fine di scelte si tratta.

Possiamo raccontarcela come vogliamo; giustificarla tecnicamente, giuridicamente e pesino eticamente se vogliamo, sino alla prossima alluvione quando tutti saranno colti di sorpresa, di nuovo.

Piove! Governo ladro

 

mercoledì 1 ottobre 2014

Happy Birthday Xiadani!!!!

Oggi Xiadani compie 11 anni, Today Xiadani turns 11 years old, Hoy Xiadani cumple 11 años, Heute dreht sich Xiadani 11 Jahren, 今日Xiadaniは11歳になるnani11

Happy Birthday, Buon compleanno, Feliz Cumpleano

io

giovedì 31 luglio 2014

Buone Ferie a Tutti!

buone-vacanze

Visto che siamo alla fine di Luglio, ed inizia il mese delle ferie auguro:

a tutti coloro che se ne vanno in ferie il massimo del divertimento 🙂

a coloro che già ci sono di continuare a divertirsi e non pensare al ritorno

a coloro che le hanno già fatte di gioire dei bei ricordi e approfittare del mese di agosto per lavorare serenamente

ed infine a coloro che come me non ci vanno, forza sarà per l’anno prossimo 😉

 

ciao a tutti

Antonio

 

mercoledì 18 giugno 2014

Uber a Roma

Roma (Photo credit: Moyan_Brenn DeLight (back again))

Diciamocelo uber è un grande problema per I tassisti. In particolare in città notoriamente problematiche come Roma uber è una valida sostituzione ai classici taxi, infatti oggi che avevo bisogno disperato di un passaggio rapido per roma tiburtina da cinecittà uber ha sostituito egregiamente i famigerati taxi romani. Esattamente come per i taxi non vi era l’ombra di una macchina nera e esattamente come se avessi preso un taxi ho perso il treno.

Insoma uber e taxi sono uguali…sic! Ma come mai Roma non si riesce mai a trovare un taxi quando ti serve? Prossima volta chiamo l’enterprise e mi faccio teletrasportare da scotty

venerdì 23 maggio 2014

Le soluzioni Enterprise Dell e APC: approfondimenti e dimostrazioni dal vivo grazie al V-Truck

Dell Intel Italy - Padova 28 May 2014 (Esprinet)
BenvenutoLe soluzioni Enterprise Dell e APC: approfondimenti e dimostrazioni dal vivo grazie al V-Truck 

Il workshop si terrà il 28 Maggio 2014 a Padova in Villa Borromeo (Via della Provvidenza, 61 – 35030 Sarmeola di Rubano) e rappresenta un’opportunità per assistere alle presentazioni di Dell, Intel e APC sui trend di mercato, per migliorare ulteriormente la propria posizione all’interno della rete degli operatori del settore enterprise e per provare gli ultimi prodotti durante le dimostrazioni dal vivo.

 

Dettagli dell’evento

Il workshop inizierà alle 14:30 del 28 Maggio 2014 con un Welcome Coffee e terminerà alle 18.00. Seguirà degustazione di vini tipici alla presenza di un Sommelier qualificato, Cliccate qui per un menu completo.

 

Iscriviti ora

Compila il modulo di iscrizione online entro il 22 Maggio 2014. I posti disponibili al workshop sono limitati, pertanto l’accesso sarà confermato in base all’ordine di arrivo delle iscrizioni. Ti raccomandiamo di iscriverti appena possibile per assicurarti un posto all’evento.

Per qualsiasi domanda o per ricevere supporto in fase di iscrizione contatta il Team V-Valley Dell Enterprise

Evento V-Valley con MICROSOFT-JUNIPER-PLANTRONICS

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“MICROSOFT-JUNIPER-PLANTRONICS ….
UNA SOLUZIONE END TO END CHE MIGLIORA LA COMUNICAZIONE E LA COLLABORAZIONE IN AZIENDA”

5 Giugno 2014 – Microsoft Italia, Via Lombardia, 2
20068 Peschiera Borromeo Milano

Agenda:
09.30 Registrazione
10.00 – 10.45 Microsoft LyncSkype: la piattaforma di comunicazione senza confini
10.45 – 11.30 Juniper: soluzioni di rete integrate e convergenti per UC&C
11.30 -12.00 Plantronics: La User Experience al centro del progetto UC
12.00 – 12.30 V-Valley: un’azienda al servizio del cliente
12.30 – 13.30 Pranzo
14.00 visita al TRUCK V-VALLEY con possibilità di toccare con mano le soluzioni presenti

Vieni a vedere come queste soluzioni permettono di cambiare
il modo di lavorare!!!!

MICROSOFT LYNC è una piattaforma di comunicazioni integrata che consente un’esperienza di lavoro innovativa con grandi vantaggi
per le imprese e i dipendenti. Lync accorcia le distanze tra le persone e ne migliora la collaborazione, rendendo le aziende più efficienti e consentendo la riduzione di costi di infrastruttura e di telefonia.
Microsoft Lync raggruppa presenza, messaggistica istantanea, conferenza audio video e telefonia in un singolo client, è utilizzabile da diversi dispositivi quali Windows PC, Windows Phone, iOS e Android, il tutto attraverso un’esperienza semplice e intuitiva, un’esperienza che si estende oltre l’impresa, ai partner, ai fornitori e ai clienti.

L’adozione di Lync all’interno di un’azienda deve basarsi su un’adeguata infrastruttura di networking e sulla qualità dell’endpoint di comunicazione, per questo è fondamentale avvalersi di un importante ecosistema di partner come Juniper e Plantronics che permettono il successo del progetto poiché garantiscono un’affidabilità delle rete e dell’infrastruttura e una migliore User experience.

In un contesto di Unified Communication di nuova generazione ed evoluto, come quello in cui si colloca Microsoft Lync e nel quale convivono diverse tipologie di traffico quali video, voce, messaggistica e conferencing, è necessario disporre di una infrastruttura di rete IP che sia unica, convergente, intelligente e in grado di supportare un’ampia gamma di servizi e applicazioni UC&C in maniera trasparente e indipendente dalla tipologia di accesso, sia esso cablato o wireless.

La missione di JUNIPER è quella di fornire una soluzione che possa rispondere a tutte queste esigenze garantendo allo stesso tempo i livelli di affidabilità, sicurezza e qualità del servizio necessari per una perfetta user experience e per implementare una collaboration che sia realmente al servizio delle aziende.

PLANTRONICS costruisce grandi prodotti che vanno al di là della semplice ricezione e dell’invio delle comunicazioni audio. Questi dispositivi possono raccogliere e fornire informazioni sul mondo dell’utente in modo intelligente e interagiscono perfettamente con la piattaforma Lync. L’esperienza d’uso dell’utente diventa quindi molto semplice con un miglioramento dell’efficienza e della soddisfazione dello stesso.

V-VALLEY presenta il V-Truck, il Demo Truck di ultima generazione, espressamente progettato e costruito utilizzando le tecnologie hardware più all’avanguardia e dotato degli ambienti operativi e dei middleware dei più importanti ISV.
Ti piacerebbe….

  • … fare attività di Channel Enablement per le tue Soluzioni Data Center e/o per le tue Soluzioni Applicative?
  • … formare i tecnici dei tuoi Clienti Finali con Hands-On sulle soluzioni più avanzate?
  •  … testare le tecnologie Data Center di ultima generazione dei produttori leader di mercato?
  •  … mostrare ai tuoi Clienti Finali come le tue Soluzioni possono supportare la crescita del loro business?
  •  … mostrare ai Decision Makers dei tuoi Clienti Finali come le tue Soluzioni possono risolvere le loro problematiche?
  •  … organizzare un evento IT completo e di impatto per i tuoi migliori Clienti?

presso la tua sede o presso quella dei tuoi clienti
senza preoccuparti di nulla!!!

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